Umwelt | la legge

Biodiversità: modello Baviera

Quattro anni fa la regione germanica votò l'importante legge di iniziativa popolare "Volksbegehren Artenvielfalt – Rettet die Bienen". Che risultati ha prodotto?
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Foto: ©Oswald Stimpfl

11 febbraio 2019 in Baviera, Germania: due giorni prima dello scadere del termine per la sottoscrizione, la proposta di legge di iniziativa popolare sulla tutela della biodiversità “Volksbegehren Artenvielfalt – Rettet die Bienen”, di cui le api selvatiche sono diventate il simbolo, è già stata firmata da oltre il dieci per cento degli aventi diritto. La votazione, apertasi il 31 gennaio nelle 7 circoscrizioni amministrative (Regierungsbezirke) e nei 71 distretti (Landkreise) bavaresi, si chiude il 13 febbraio con una partecipazione del 18,4%: il maggior successo di sempre in Baviera per una proposta di legge popolare. 1.745.383 cittadini vi hanno partecipato, superando le aspettative dei promotori e andando ben oltre il quorum necessario del 10%. Il risultato è un chiaro messaggio a favore della tutela della biodiversità, che diventa così vincolante e prevede una stretta collaborazione con il settore agricolo. E, naturalmente, questo successo invia un chiaro segnale a Markus Söder, Primo Ministro bavarese, sulla necessità di imprimere una svolta alla politica attuata finora in materia. Un’iniziativa che ha molto da dire anche all’Alto Adige dove regna la monocoltura “spinta” della mela e fatica ad imporsi l’agricoltura biologica.

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(Grafik: Ismaele Pianciola)

 

Il successo dell’iniziativa è testimoniato non solo dall'elevata partecipazione, bensì anche dall'ampia coalizione trasversale dei suoi sostenitori, tra cui figurano diverse associazioni e oltre 170 organizzazioni provenienti dai settori più disparati della società.

Per poter dare l’avvio al processo referendario in materia di tutela della biodiversità si era resa innanzi tutto necessaria la raccolta di 100.000 firme. Nell’ottobre 2018 la proposta, promossa dai partiti Ökologisch Demokratische Partei Bayern (ÖDP) e Bündnis 90/Die Grünen, dal Landesbund für Vogelschutz in Bayern (LBV) e dalla sezione bavarese del Bund Naturschutz, aveva ottenuto l’approvazione del Ministero dell’Interno.

Con il pacchetto di misure da attuare, la proposta di legge si è data un obiettivo ambizioso: l’introduzione di una chiara e definita regolamentazione nella legge a tutela dell’ambiente e della biodiversità.

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Markus Soeder   L'esito del voto ha indicato al premier la direzione (Foto Wikipedia)

 

Le principali misure previste sono:

- la costituzione di una rete estesa a tutta la Baviera che colleghi gli spazi vitali per gli animali selvatici, consentendo passaggi sicuri nel corso degli spostamenti sul territorio;

- il mantenimento di arbusti, alberi e pozze d’acqua sui terreni destinati ad uso agricolo;

- la conservazione e la creazione di lembi di terra fioriti e non coltivati lungo torrenti e fossati;

- il significativo potenziamento dell’agricoltura biologica;

- la diffusione dei fiori selvatici e spontanei su una superficie dei prati pari al 10%;

l- a rinuncia all’uso di pesticidi nella coltivazione dei terreni di proprietà dello Sato e, infine,

- l’inserimento della tutela della natura quale materia di studio nel percorso di formazione degli addetti al settore agricolo e forestale.

L’applicazione simultanea di tutte queste misure è fondamentale, perché solo in questo modo è possibile offrire alle specie animali e vegetali a rischio una possibilità di sopravvivenza.

Studi scientifici hanno infatti dimostrato che in Baviera un numero crescente di specie animali e vegetali è a rischio di estinzione, mentre molte si sono già estinte. Ad essere particolarmente minacciati sono gli insetti, responsabili dell’impollinazione di piante vitali per la nostra stessa sopravvivenza. In Germania il 50% delle api selvatiche sono scomparse o sono a rischio di estinzione, il 75% degli insetti alati sono spariti, così come le farfalle, in alcune zone della Baviera decimate addirittura del 70-90%. A causa della diminuzione del numero degli insetti è stato appurato che anche il numero degli uccelli risulta dimezzato rispetto a solo una trentina di anni fa. La situazione appare grave e la domanda che sorge spontanea è: qual è lo stato della biodiversità in Baviera oggi, a distanza di quattro anni dalla proposta di legge di cui sopra?

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(Grafik: Ismaele Pianciola)

 

Il Ministero dell’ambiente bavarese (Bayerisches Umweltministerium) ha reso pubblici undici indicatori volti a dare un quadro dello stato della natura in Baviera. In applicazione della legge derivata dall’iniziativa popolare, la pubblicazione dei dati in materia è obbligatoria almeno una volta nel corso di una legislatura. Secondo i promotori di allora, tra cui i partiti ÖDP e Bündnis 90/Die Grünen e la sezione bavarese del Landesbund für Vogelschutz, gli indicatori presentati, quali lo stato di pericolo delle specie animali e vegetali o i dati sulla qualità delle aree agricole, costituiscono dei parametri adeguati per stilare un bilancio generale. Anche se i dati attualmente disponibili non coprono tutti gli undici indicatori, è tuttavia possibile presentare una prima analisi parziale.

Agnes Becker, a capo dell’ÖDP, sostiene che i campi e le superfici non coltivate presentano a tutt’oggi una biodiversità piuttosto povera. Allo scopo di arricchirla è importante imprimere un’accelerazione ai processi tesi al raggiungimento del 30% delle aree coltivate secondo i principi dell’agricoltura biologica.

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Agnes Becker La leader ecologista sostiene che le superfici coltivate abbiano ancora una biodiversità povera (Foto Oedp)

 

Il dottor Norbert Schäffer, presidente dell’LBV, ritiene che l’implementazione delle misure previste dalla legge di iniziativa popolare abbia fatto registrare alcuni progressi nella protezione delle aree forestali e delle zone in cui crescono alberi da frutto ad alto fusto. Questi ultimi offrono un habitat a uccelli e altri animali selvatici su due livelli, quello della chioma dell’albero e quello del terreno. Inoltre, nella coltivazione della frutta si rinuncia completamente all’uso di pesticidi e di concimi. Per questo motivo la ripopolazione di prati e pascoli con alberi da frutto ad alto fusto risulta particolarmente importante. Il dottor Schäffer riconosce che in questo campo sono stati fatti dei passi avanti. Tuttavia, se si considera la drammaticità dell’avvenuta estinzione di 1.000 specie tra animali e vegetali e il fatto che più della metà delle specie locali sono minacciate, si capisce la necessità di accelerare ulteriormente il processo di attuazione delle misure della legge.

Lo sguardo di Ludwig Hartmann, presidente della frazione Bündnis 90/Die Grünen nel parlamento bavarese, è rivolto alla tutela dei terreni paludosi, ad esempio attraverso l’esondazione. Queste aree, diffuse in tutta la Baviera, coprono una superficie complessiva di oltre 220.000 ettari e costituiscono un habitat naturale eccezionale per diverse specie animali e vegetali. La loro tutela è di fondamentale importanza e finora troppo poco è stato fatto in questo senso. Hartmann critica inoltre lo stanziamento di fondi per il potenziamento della rete stradale bavarese che, già adesso superiore alla media nazionale, andrebbe piuttosto ridotta. Una fitta rete stradale taglia infatti quella di comunicazione tra i biotopi e le zone abitate da animali selvatici, che invece è importante salvaguardare e potenziare.

La proposta di legge di iniziativa popolare del 2019 costituisce una pietra miliare nella materia di cui è stata oggetto: ha introdotto misure di fondamentale importanza e ha stupito per la partecipazione e l’interesse dimostrato dalla popolazione. Gli aventi diritto al voto si sono mossi in massa, facendo lunghe code al freddo davanti ai municipi dislocati in ogni angolo della Baviera per far sentire la propria voce. Il lavoro da fare rimane però ancora molto, anche sul fronte della collaborazione con i coltivatori che praticano l’agricoltura convenzionale e tendono a percepire le norme legislative in materia di tutela dell’ambiente come un pericolo. La sfida per il futuro sarà anche quella di creare una sinergia di intenti a tutti i livelli, politico, economico e della società civile, per porre le basi di una salvaguardia della biodiversità per le generazioni future. Un esempio anche perl'Alto Adige?

 

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Josef Fulterer Di., 11.07.2023 - 05:45

Als vor 60 Jahren noch nicht das aller-letzte Würmchen von der Chemie-Dusche getroffen wurde, war nach einer längeren Fahrt mit dem Auto, die Windschutzscheibe, die Scheinwerfer und die Frontpartie mit aufgeklatschten toten Insekten verdreckt.

Di., 11.07.2023 - 05:45 Permalink
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Karl Trojer Di., 11.07.2023 - 11:48

Die Biodiversität, inbesondere die Bienen, gilt es auch in Südtirol durch ein angemessenes Landesgesetz zu schützen !

Di., 11.07.2023 - 11:48 Permalink
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Hanspeter Staffler Di., 11.07.2023 - 17:44

Pochissimi s’erano resi conto, un anno fa c'è stata un'iniziativa popolare che ha elaborato una legge per la tutela della biodiversità e degli habitat naturali in Alto Adige per le specie rare e minacciate della flora e della fauna locali. Quindi "Salviamo le api" per Sudtirolo. L'iniziativa popolare è stata presentata alla presidenza del Consiglio provinciale, che l'ha sottoposta alla commissione dei giudici. Quest'ultima ha ritenuto inammissibile la richiesta del comitato promotore di indire un referendum. L'iniziativa popolare è stata bloccata sul nascere dalla commissione dei giudici, composta da tre membri che furono nominati dalla Giunta provinciale.

Di., 11.07.2023 - 17:44 Permalink