"Reperiremo ulteriore personale"
“Da parte dell’amministrazione competente, tenuta a tutelare il diritto allo studio, non si sono intraprese iniziative volte a migliorare una situazione assolutamente fuori controllo e fortemente lesiva del diritto allo studio degli studenti disabili, nonostante i rilievi espressi in passato da parte nostra”, scrive in una lettera l’Associazione genitori di persone in situazione di handicap (AEB).
Troppi pochi insegnanti
Da qualche settimana, infatti – scrive la Presidente Angelika Stampfl – sono stati approvati gli organici per il prossimo anno scolastico riferiti alla scuola in madrelingua italiana. Per questo l’associazione desidera sottolineare alcune riflessioni: dallo studio emerge chiaramente che il numero di alunni con sostegno è sproporzionato al numero di insegnati per alunno. Secondo l’indicazione nazionale la media di alunni per insegnante dovrebbe essere di 1,6, nei casi virtuosi, e 2,2 in quelli meno virtuosi. Gli insegnanti di sostegno della scuola in lingua italiana devono farsi carico, in media, di 6,51 alunni per docente, evidenzia l’Associazione. Inoltre, tra le altre cose, i genitori chiedono le motivazioni circa la mancata organizzazione di corsi per insegnanti di sostegno in nessuna delle due lingue d’insegnamento e di permettere la frequenza della quarta e quinta classe delle scuole professionali provinciali agli studenti disabili al fine di poter ottenere maggiori competenze lavorative, al pari degli altri alunni. Per questo, scrivono: “Chiediamo un incontro a settembre per capire come si intenda ovviare a tale carenza di organico, ricordando che dietro ad ogni disabile non ci sono solo difficoltà del diretto interessato, ma sacrifici e avvilimento di famiglie intere”.
I numeri riportati dalla AEB non possono essere considerati definitivi
Non c’è stato bisogno di aspettare la fine dell’estate per ottenere dei chiarimenti in merito. L’Assessore Giuliano Vettorato ha risposto alle preoccupazioni dell’Associazione “sottolineando – si legge nella nota – l’importanza di una comunità educativa coesa e l’impegno per la formazione specializzata”. Per l’Assessore i numeri riportati dalla Associazione non tengono conto del contributo fondamentale dei collaboratori all'integrazione. Questi ultimi sono assegnati ai singoli alunni tutelati dalla L104/92, in numero cospicuo di ore. La situazione locale, dunque, non è comparabile con i dati nazionali. Per quanto riguarda le figure professionali di personale specializzato, l'Assessore Vettorato ricorda “la Provincia di Bolzano beneficia di educatori FSE, tutor di sportello per le consulenze sull'inclusione e assistenti alla comunicazione.” Inoltre, dice: “Sto definendo risorse aggiuntive e il monte ore del personale specializzato assegnato; considerato quindi il mio impegno nel reperire ulteriore personale, nel senso auspicato da AEB e da noi tutti, i numeri riportati dalla AEB non possono quindi essere considerati definitivi”. In merito alla frequenza delle classi delle scuole professionali provinciali, l'Assessore Vettorato assicura che tale opportunità è sempre garantita, se prevista dal percorso personalizzato.
Nelle prossime settimane – conclude nella nota - è previsto un nuovo confronto con i dati aggiornati sugli alunni con bisogni educativi speciali (BES), considerando la diagnosi 104 scolastica, il numero di docenti di sostegno, dei collaboratori all'integrazione, degli educatori e degli assistenti alla comunicazione.
Ma qualcuno potrebbe spiegare
Ma qualcuno potrebbe spiegare a Vettorato la differenza tra un insegnante e un babysitter?
Da parte mia ho risposto a quelli di AEB con una lettera, se a qualcuno interessa è sulla mia pagina.
Ho sempre sostenuto che in
Ho sempre sostenuto che in primis ci sono i ragazzi e le famiglie, ma anche tra docenti ci vuole uguaglianza. Ho letto con interesse la lettera.