L’evasione fiscale ci costa 920 milioni
L’evasione fiscale colpisce anche le province autonome più ricche d’Italia: nel 2022 sono stati stimati circa 850 milioni di euro a Trento e circa 920 milioni di euro a Bolzano sottratti alle casse della comunità, portando il tasso del cosiddetto sommerso attorno al 10%.
A rivelarlo è l’ultimo report della CGIA, l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese, che ha pubblicato recentemente i dati sull’evasione fiscale riferiti allo scorso anno. Per quanto la situazione sia nettamente migliore rispetto al panorama nazionale, la situazione necessita di un miglioramento.
Si sta parlando di quasi due miliardi di euro in meno nelle casse pubbliche, soprattutto locali, considerando che le due Provincie Autonome trattengono i 9/10 delle imposte riscosse sul territorio regionale.
Secondo la FLP “Federazione Lavoratori Pubblici”, il modo per contrastare efficacemente l’evasione fiscale è quello di mettere a disposizione dell’Agenzia delle Entrate risorse umane e materiali adeguate per combattere il fenomeno. Solamente pochi giorni fa, la direzione Generale dell’Agenzia delle Entrate ha pubblicato due bandi di concorso per assumere 4.500 Funzionari in tutta Italia, ma solamente 50 sono quelli destinati alla Regione, di cui 20 a Trento e 30 a Bolzano. Secondo la FLP queste nuovi assunzioni basteranno a malapena a coprire i pensionamenti.
Ad oggi sono in sevizio 274 dipendenti a Trento e 179 a Bolzano che operano negli Uffici Territoriali di Trento, Rovereto, Riva del Garda, Tione, Cles, Borgo Valsugana, Cavalese, Bolzano, Merano, Brunico, Bressanone.
La Direzione Provinciale di Bolzano mostra segnali di estrema difficoltà in tutti settori, denuncia la FLP, risentendo particolarmente della carenza di organico, ben al di sotto di Trento. A Verona, per esempio, gli impiegati sono attualmente 330.
Solamente il 12,29% (22 persone su 179) del personale in servizio a Bolzano si occupa di attività di controllo di grandi imprese, imprese minori, persone fisiche e lavoratori autonomi. Tutto il resto si occupa di attività di autogoverno, assistenza, servizi al contribuente, rimborsi e contenziosi. A Trento la percentuale degli addetti ai controlli è invece del 22,63% (62 persone su 274). A peggiorare la situazione è la nuova nomuna del Direttore Provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Bolzano, Egon Sanin, incaricato lo scorso 17 luglio della Direzione Regionale del Friuli Venezia Giulia, mantenendo l’interim con quella di Bolzano.
“Altro punto di preoccupazione – affermano i segretari regionali Giuseppe Vetrone e Carmelo Urgesi – che registriamo in questo ultimo periodo all’interno dell’Agenzia è una vera e propria fuga del personale in servizio. In pratica, anche a causa della grave carenza di personale, delle grosse responsabilità che ricadono su ognuno, dello stress lavorativo accumulato in capo ai pochi dipendenti in servizio, nonché alla gestione dello stesso, non sempre appropriata da parte dirigenziale, chi può, lascia l’Agenzia. O anticipando la pensione o presentando le dimissioni. E di questi casi, purtroppo, ce ne sono già alcuni. Cosa che negli anni scorsi non sarebbe mai avvenuta perché avere un posto fisso in Agenzia era motivo di vanto e soddisfazione”.
Vielleicht sollte auch der
Vielleicht sollte auch der Generalverdacht auf Kategorien von Steuerzahlern aufgeschlüsselt werden.
....der gesamte
....der gesamte Tourismussektor ist an der Steuerhinterziehung in keiner Weise beteiligt, denn dort wurde alles gemeldet und versteuert! Sogar die jetzt nachgemeldeten 17.000 Betten wurden immer gemeldet und versteuert, so zumindest behauptet der HGV Präsident Pinzger. "Glauben macht selig", es genügt fest, ganz fest zu glauben, dann wird es schon stimmen und alle sind selig!