Chronik | Corte dei conti

Circoncisioni "in nero": danno erariale

L'operazione veniva addebitata al sistema sanitario come "terapeutica" ma era in realtà "rituale". Dopo i guai penali ora la Corte dei conti chiede al medico 114.000 euro

In Italia la circoncisione terapeutica viene praticata a carico del Sistema sanitario in regime di ricovero, mentre non rientra nei Livelli essenziali di assistenza la "circoncisione religiosa e culturale-rituale". Nel 2019 il chirurgo dell’ospedale di Bolzano, Paolo Girardi, oggi 69enne, fu posto agli arresti domiciliari con l'accusa di aver effettuato diverse operazioni di circoncisione rituale, facendole passare per terapeutiche, incassando migliaia di euro “fuori busta”.  Ora la corte dei Conti di Bolzano ha emesso un invito a dedurre nei confronti del medico, contestando   un danno per il Servizio Sanitario pari a euro 114.819,26, quale somma del “danno patrimoniale in senso stretto, danno da disservizio e danno d’immagine”.

Il medico era stato arrestato in quanto ritenuto responsabile di peculato e truffa in danno della Pubblica Amministrazione, poichè, falsificando sistematicamente le diagnosi nei confronti di svariate decine di minori di origine musulmana, eseguiva operazioni di “circoncisione” per motivi religiosi - con oneri a carico del S.S.P. - pretendendo per tali prestazioni il pagamento da parte dei genitori, spesso poco abbienti, di una somma in contanti i denaro - mediamente compresa tra 200 e 400 euro - che l’uomo versava direttamente sul proprio conto corrente. Per la circoncisione rituale sarebbe previsto solo un ricovero in Day Surgery ed oneri a carico del paziente con un contributo di 897,00 euro. Secondo le indagini, coordinate dalla Procura, il medico, a partire dal 2015, avrebbe attestato falsamente che l'intervento chirurgico fosse necessario a seguito di diagnosi di “fimosi serrata” ovvero “prepuzio esuberante e fimosi”, facendosi poi consegnare soldi direttamente dai paziente. Gli inquirenti all’epoca sentirono numerosi genitori dei pazienti sottoposti a tale operazione, e 14 di loro confermavano l'assenza di patologie.

Il 30 giugno 2022 Girardi è stato condannato ad 1 anno e 5 mesi di reclusione, con la confisca del profitto del reato calcolato in 11.145 euro. A quattro anni di distanza dall’arresto arriva ora la richiesta da parte della Corte dei conti.

 

Con questo commento mi faccio certamente pochi amici.
Se persone straniere scelgono di vivere in Europa o in Italia vuoi per motivi economici vuoi di liberta' politica o religiosa questa e' una scelta accettabile. Sono poi diverse istanze a decidere i dettagli.
Quello che e' assolutamente intollerabile e' abusare del nostro sistema a causa di pratiche della propria cultura di origine. Nel caso specifico dell'articolo, la famiglia straniera che vuole l'operazione dovrebbe pagare il SSN. Oppure vi rinuncia, dato che non c'e' pericolo di vita o di salute. Nel pagare in nero commette un reato e aiuta un altro a commetterlo. Qualsiasi abuso va contrastato con tutta la forza della legge, giungendo all'espulsione di chi commette reati e non ha un diritto automatico, ad es. la cittadinanza, per restare nel paese. Se ci mostriamo deboli gia' a questo livello, via crescendo si giunge all'assassinio di Novellara.
Purtroppo mettere in chiaro queste cose non e' "politically correct".
In Austria lo hanno fatto, con una semplice brochure, qui disponibile in diverse lingue http://www.refugee-guide.at/start.html

Do., 17.08.2023 - 19:54 Permalink

"Nel pagare in nero commette un reato e aiuta un altro a commetterlo. Qualsiasi abuso va contrastato con tutta la forza della legge, giungendo all'espulsione di chi commette reati e non ha un diritto automatico, ad es. la cittadinanza, per restare nel paese."
Visto che Lei sembra una persona ultra-corretta e visto che, secondo la costituzione, le leggi valgono per tutti:
Se questa severa punizione da Lei proposta contro di chi fa un pagamento "in nero", verrebbe applicata a tutti gli Italiani - allora l'Italia sarebbe spopolata di brutto!

Do., 17.08.2023 - 23:01 Permalink

Non suggerivo punizioni per chi fa pagamenti in nero ma piuttosto che chi viene da fuori e cerca di integrarsi non deve in alcun caso orientarsi alle pratiche negative del paese.

Riguardo i pagamenti in nero, sarebbe bene distinguere quelli voluti allo scopo di evitare imposte e quelli obbligati in casi dove il diritto fiscale e' troppo complicato o impone carichi assurdi. Un esempio banale. La legge permette di ricevere fino a 5000 EUR/anno per "prestazioni occasionali". Prendiamo un esperto nel suo settore gia' in pensione cui viene chiesta una consulenza negli USA, in una sola occasione, e gli si offrano 15,000 dollari. Per rispettare la legge deve aprire una partita IVA, commercialista, gestione separata ecc. ecc. Meta' o piu' del compenso evapora in partenza. Dopodiche', se chiude subito la Partita IVA dopo avere ricevuto il pagamento entra nel mirino della Guardia di Finanza che sospetta frodi fiscali o truffe di qualche tipo. Se non li ha gia' deve anche fare SPID e PEC. Un sistema-paese intelligente direbbe invece. Ricevi 15,000 USD convertiti in Euro. Mettili in coda alla dichiarazione dei redditi, paga il dovuto e tieni il resto. Anzi, se fai piu' consulenze sei bravo e fai piacere anche a noi. Ma nessun politico affronta questi aspetti pratici, terra-terra, nel dibattito sulla fiscalita' e l'evasione fiscale. Avevamo i voucher, sistema semplice e pratico per compensare e mettere in regola piccoli lavori. I sindacati ne hanno voluto l'abolizione!

Fr., 18.08.2023 - 07:50 Permalink
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gorgias

Die Beschneidung von Jungen aus nicht medizinischen Gründen ist ein barbarischer Akt, der das Recht auf körperliche Unversehrtheit verletzt.
Der eigentliche Skandal ist, dass diese Barbarei von unserer Gesellschaft toleriert wird.

Fr., 18.08.2023 - 01:56 Permalink

Mit dem gewaltigen Unterschied dass jene die an minderjährige Mädchen durchgeführt wird in Europa strafrechtlich geahndet wird, während die an Jungen in gewissen Lāndern wie Deutschland nicht nur geduldet, sondern ausdrücklich gesetzlich erlaubt ist.
Ihre Bemerkung ist an dieser Stelle deplatziert, da sie höchstens dazu dient diesen Aspekt unter dem Tisch fallen zu lassen.

Sa., 19.08.2023 - 11:45 Permalink

"das Recht auf körperliche Unversehrtheit"
Darüber sollten nicht die Eltern entscheiden, sondern der/die Betroffene beim Erreichen der Volljährigkeit. Vom Anfang an wäre es gut zu klären, welche Traditionen erlaubt sind, und welche nicht. Die Österreicher haben mit dem verklinkten Merkblatt (siehe mein Kommentar oben) einen ersten Schritt getan. Hierüber sollte volle Klarheit herrschen.

Fr., 18.08.2023 - 07:37 Permalink

Un tema sono i pagamenti in nero e non si limitano certo agli interventi di circoncisione. Un altro tema decisivo è invece quello della pratica stessa della circoncisione, diffusa tra le persone di religione musulmana ed ebraica, le quali la praticano liberamente in tutto il mondo. E' il caso di prendere atto che tale pratica sia legittimamente presente anche in provincia di Bolzano. E' necessario prevedere quali siano le modalità per garantire ai cittadini interessati questo loro diritto.

Fr., 18.08.2023 - 08:20 Permalink

Io consiglierei a tutti di evitare troppe emozioni su temi sanitari senza essere minimamente coinvolto nella loro gestione.
Ha ragione Alberto Stenico, la circoscrizione rituale religiosa non è vietata in Italia. Condivido con il signor Gorgias, che molte culture sottovalutano il potenziale impatto negativo sulla psiche dei bambini di questa pratica. Ma questo tema riguarda il mondo musulmano ed ebraico. Non credo che questa battaglia, seppur nobile, debba è possa essere vinta in occidente.
Personalmente sono convinto che la salute e l'incolumità del minore sia il valore a cui orientarsi. Ci sono già stati casi di cronaca con la morte per emorragia di bambini di pochi mesi. Pertanto sarebbe giusto che la circoscrizione per motivi religiosi faccia parte dei Lea e sia pertanto gratis per i residenti.

Mo., 21.08.2023 - 23:27 Permalink