Da molto tempo si affronta il nodo cruciale del traffico veicolare eccessivo che scorre sulle strade dell’Alto Adige, in particolare in prossimità dei passi e delle località turistiche più rinomate. La funivia di Tires, finanziata con 11,3 milioni di Euro di fondi pubblici (pari al 75% dei costi), è stata costruita in mezzo a forti polemiche che politici e proprietari hanno tentato di annacquare barricandosi dietro al principio di una presunta e mai dimostrata sostenibilità. Dopo il taglio degli alberi lungo il tracciato, la costruzione di nuovi parcheggi per fronteggiare l’arrivo delle auto dei turisti e la realizzazione della stazione a valle più grande di quanto ammesso dal progetto (un clamoroso abuso edilizio sanato per concessione della Provincia), oggi l’Heimatpflegeverband denuncia che sulla strada del Passo Nigra il trasporto pubblico è stato ridotto al minimo per incentivare l’utilizzo della funivia privata fino a Malga Frommer, alla cifra di circa venti euro a tratta (16 la sola andata, 22 compreso il ritorno). L’ennesimo incentivo finanziario. La società privata, lo ricordiamo, è guidata dall'assessore comunale al turismo di Tires, Damian Martin, che oltre a rivestire la carica di presidente del consiglio di amministrazione ed essere uno dei principali azionisti, è il proprietario del resort Cyprianerhof, che sorge proprio di fronte alla stazione a valle.

La funivia di Tires: Uno scandalo dietro l'altro (Foto: Ivan Goller )

Negli ultimi anni, infatti, era possibile arrivare direttamente da Bolzano a Malga Frommer ogni ora e senza cambi e, soprattutto, al prezzo massimo di 4,50 euro. Ora, denuncia l’organizzazione ambientalista, la tratta è fortemente penalizzata, con la possibilità effettiva di due soli collegamenti al mattino. Oggi la linea 185 arriva solo fino a San Cipriano, neanche a dirlo, di fronte alla stazione a valle della funivia. Se si perdono i due autobus al mattino l'alternativa sarà solo la funivia, oltre che la propria automobile.

"Qui si vuole far intendere che la funivia Tires-Malga Frommer faccia parte del sistema di trasporto pubblico locale – commenta Claudia Plaikner, presidente dell'Heimatpflegeverband –. Se così fosse, dovrebbe almeno adeguarsi a un sistema tariffario socialmente accettabile. Non è ammissibile che escursionisti e visitatori siano costretti a passare a una costosa funivia privata o all'utilizzo dell’auto a causa della soppressione dei collegamenti pubblici. Una funivia privata non è un mezzo di trasporto pubblico".
 

Claudia Plaikner, presidente dell'Heimatpflegeverband: "Non è ammissibile che escursionisti e visitatori siano costretti a passare a una costosa funivia privata o all'utilizzo dell’auto a causa della soppressione dei collegamenti pubblici". (Foto: Othmar Seehauser)

Per l'Heimatpflegeverband è necessario lavorare a un sistema di trasporto pubblico facilmente accessibile e a prezzi contenuti, soprattutto nelle regioni montane. Solo così, dice l’associazione, si potrà davvero fare a meno dell’auto. Lo stesso concetto è stato ribadito durante l’iniziativa a Passo Sella, in cui si è sottolineato che l’urbanizzazione dell’ambiente montano non può spingersi oltre.

“Non si può permettere che la funivia Tires-Malga Frommer, che già si trova su un terreno giuridicamente difficile e che già è stata ampiamente finanziata con 11 milioni di Euro di denaro dei contribuenti, riceva un nuovo slancio dai tagli alle linee di autobus pubblico –. conclude l’organizzazione –. Smettere di sovvenzionare gli impianti di risalita privati in maniera esagerata, con contributi fino al 75%, come è stato fatto in questo caso, sarebbe un primo passo importante”.