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BiciBox fa rima con Brixen

Inaugurate a Bressanone le prime 18 “bicibox”, ne verranno realizzate altre 600 in tutta la provincia. L'assessore Alfreider: “A Bolzano mancato l'obiettivo”.
bicibox
Foto: Salto.bz

Chi vuole parcheggiare la propria bici in stazione in modo sicuro e a un prezzo ragionevole - per poi poter prendere l'autobus o il treno - ora ha la possibilità di farlo in appositi “bicibox” coperti e chiusi a chiave, prenotabili in anticipo tramite sull'app altoadigemobilità. A metterle in funzione stamane (24 agosto) a Bressanone, l’assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreider, insieme al sindaco Peter Brunner e ai tecnici della STA: il direttore generale Joachim Dejaco e il capoprogetto Alessandro Xausa.

 

bicibox

Le bicibox individuali si aggiungono ai mille posti bici “custoditi” (tra video-sorveglianza e 180 posti nei box collettivi interrati, ad accesso controllato con tornelli) già presenti nella stazione di Bressanone. La tariffa per l’utilizzo dei box individuali è 2 euro al giorno, 10 al mese e massimo 60 l’anno, “più si utilizza, meno si paga”. Per quelli collettivi già presenti, invece, il costo è inferiore (1 al giorno, 5 al mese, 30 l’anno). Da qui al 2027 i bicibox saranno installati in una ventina di altri siti distribuiti su tutto il territorio per un totale di 600 posti per le bici. Tali bicibox saranno finanziati attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR).

 

bici box collettivi

bicibox collettivo

 

Un progetto giudicato “fondamentale”, all’interno del Piano della mobilità integrata della Provincia. L’appello dell’assessore Alfreider è dunque di usare l’AltoAdige Pass: “Il Südtirol Pass non vale solo per il bus e il treno, è una carta di mobilità onnicomprensiva che tutti dovrebbero avere. Ora abbiamo pure tolto i costi di attivazione”, sottolinea. A Bressanone “siamo davanti a qualcosa di tangibile per migliorare la mobilità - e la sicurezza. Purtroppo non in tutti i Comuni siamo riusciti a realizzare l'obiettivo che ci eravamo posti”, aggiunge.

 

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La messa in funzione dei box per biciclette presso il Centro di Mobilità di Bressanone: Alessandro Xausa (capo progetto del settore Green Mobility di Sta), il sindaco Peter Brunner, un ciclista di passaggio, l'assessore alla mobilità Daniel Alfreider e il direttore generale della STA Joachim Dejaco.

 

Il riferimento è alla bike-station a Bolzano. “Vorrei ricordare che queste postazioni devono essere gestite come centri di mobilità, da mantenere sicuri e soprattutto puliti. Se non stiamo attenti, queste infrastrutture cadono nel degrado totale. Assieme al Comune di Bolzano stiamo parlando con RFI, ma da tre-quattro anni sul tavolo ci sono progetti molto belli, come la bellissima proposta presentata dal privato dal Waltherpark, con 4mila posti. Ma ci sono difficoltà a livello amministrativo e non siamo riusciti a concretizzare”. L’assessore alla mobilità lancia un secondo appello a “fare di più, perché Bolzano ha un potenziale: servono minimo 5mila posti, sono convinto riusciremo a farli”.

 

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L’importanza del progetto è ribadita dal sindaco (uscente) di Bressanone Peter Brunner: “Con il nuovo Centro di mobilità, la città ha aperto un nuovo capitolo sul tema della mobilità”, afferma. “Cerchiamo da anni di potenziare la mobilità ciclabile attraverso il ‘Piano della mobilità sostenibile’ e il bici-plan: ma per incentivare ancora di più l'uso della bicicletta, c’è bisogno di infrastrutture potenziate. Perciò c'è ancora potenziale in questa direzione lavorando tra STA, Comuni e Provincia”.