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"Politica, non solo amministrazione"

Il consigliere provinciale del PD Sandro Repetto traccia un bilancio della legislatura all'opposizione di SVP e Lega: "FdI? Cucciolo da addomesticare".
Sandro Repetto
Foto: SALTO

Sono cinque anni deludenti per la maggioranza SVP-Lega. Hanno fatto amministrazione, non politica. Noi, invece, abbiamo fatto politica dall’opposizione: ci siamo occupati di Bolzano, di sanità, sociale e scuola, di diritto alla casa e Ipes, di bilinguismo, di areale e urbanistica, di biomasse, A22 e Alperia”. Questo il bilancio di fine legislatura per il consigliere provinciale Sandro Repetto, unico esponente del Partito Democratico in Landtag. Sono 179 le interrogazioni presentate dal PD in 5 anni, di cui 58 di attualità. 59 le mozioni, 5 i documenti voto, un disegno di legge presentato.

 

Dal bilinguismo...

 

Repetto cita con particolare orgoglio “l’interrogazione sulla cava di San Floriano, sulla Scuola Alberghiera di Merano, sulle condizioni del Conservatorio, sulle case Ipes di Pineta e sulla riqualificazione di Aslago, sul tedesco alla scuola dell’infanzia, insegnato ai bambini italiani di Bolzano da una cooperativa di Trento. Abbiamo proposto di aumentare le tempistiche per il conseguimento del patentino al personale sanitario, abbassando di una categoria. Proposta bocciata dalla maggioranza, salvo farla propria poche settimane dopo con una delibera di Giunta”. Secondo l’esponente dem, un bilinguismo diffuso non c’è, “i genitori mandano i loro figli all’estero”. Per il plurilinguismo “noi proponiamo il modello ladino senza toccare lo Statuto d’autonomia - sebbene una manutenzione dello Statuto sia assolutamente necessaria, perché dal 1972 ad oggi la realtà è cambiata e l’allargamento delle competenze deve andare a favore di tutti i gruppi linguistici”.

 

..alla casa

 

Rispetto al tema dell’abitare “non si vogliono riconoscere le peculiarità di un’area rurale rispetto a una urbana, che invece vanno differenziate: tra Ponte Roma e ponte Resia vivono 80mila persone, quante vivono in val Venosta”. La Legge provinciale paesaggio e territorio “è un guazzabuglio”, ma “siamo riusciti con un emendamento a ottenere il cambio di destinazione d’uso degli uffici in abitazioni”. Il concetto dell’affitto, secondo Repetto, deve superare quello della proprietà. Infine, ricorda ancora Repetto, “abbiamo dato una spinta affinché il ricordo di Alcide Berloffa fosse degno del suo ruolo di padre dell’autonomia e chiesto lumi sui NEET che in questa provincia non vengono monitorati a dovere e sugli insegnanti di sostegno”. E, infine, “l’approvazione a maggioranza del nostro documento voto sull’Iran, volto a dichiarare terroristi internazionali i Pasdaran”

Dando un occhio al futuro, per Sandro Repetto la sensazione è negativa, "confermata dal libro Freunde im Edelweiß e dagli scandali che hanno costellato questa legislatura, dalla delegittimazione da parte dell’ex Assessore Widmann verso il Presidente e dalla vendetta di quest’ultimo, consumata fredda, non lasciano presagire nulla di buono”. Le “carezze istituzionali fatte dalla SVP” attraverso le approvazioni di mozioni presentate da Fratelli d’Italia “lascia pensare che anche lo storico nemico, si stia trasformando in un cucciolo da addomesticare”.

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Gianguido Piani Sa., 02.09.2023 - 10:41

Caro Repetto, i giornali iniziano a scrivere della scelta dei candidati alle europee
https://www.corriere.it/politica/23_settembre_02/lucia-annunciata-parti…

Se Lei ha il telefonino di Elly Schlein potrebbe segnalarle una semplice proposta che e' meglio provenga proprio dall'Alto Adige. Criterio imprescindibile per entrare in lista dovrebbe essere la conoscenza piena di almeno due lingue oltre all'italiano. Senza se e senza ma. Criterio aggiuntivo, dimostrare di avere vissuto almeno in due Regioni diverse in Italia e, ancor meglio, avere trascorso come minimo un anno all'estero.
Lo so, sarebbe una strage di candidati e non solo per il PD. Ma a Bruxelles si va per tirare uno stipendio o evitare che l'Europa prenda decisioni delle quali l'Italia poi andrebbe a lamentarsi?

Sa., 02.09.2023 - 10:41 Permalink
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pérvasion Sa., 02.09.2023 - 20:41

Leider unterscheiden sich die Forderungen des PD in Sachen Zweisprachigkeitspflicht, Militär, Regierungskommissariat, neue Zuständigkeiten, Ortsnamen, Geschichtsaufarbeitung, Sprachpolitik, Minderheitenschutz, Zentralismus/Nationalismus uvm. kaum von denen der italienischen Rechten, was es letzteren und der SVP nicht schwer macht, ihre gemeinsamen Bündnisse zu rechtfertigen.

Sa., 02.09.2023 - 20:41 Permalink
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Christian I Sa., 02.09.2023 - 22:53

Antwort auf von pérvasion

È già da molto tempo che non ha più senso parlare di destra e di sinistra. Ormai sui grandi temi che contano non ci sono più grandi differenze, anche perchè a decidere sono Washington e Bruxelles, non certo Roma! (e questa cosa lo si è visto perfettamente con la "sovranista" Meloni e i suoi Fratelli d'AMERICA)

Sa., 02.09.2023 - 22:53 Permalink