Widmann tende la mano
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Ultimo giro di consultazioni in via Brennero. Con due ex eccellenti, protagonisti della campagna elettorale coi loro rispettivi partiti personali che hanno ottenuto risultati opposti: Thomas Widmann, l’unico eletto della lista nata con la fuoriuscita dalla Volkspartei dell’ex assessore alla sanità, e Jürgen Wirth Anderlan, l’ex comandante degli Schützen e capo-popolo no-vax al suo debutto in Consiglio provinciale con due eletti. Widmann è tornato per la prima volta dopo la rottura nella sede della SVP. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher e l’Obmann Philipp Achammer però lo fanno attendere cinque minuti: sono entrambi ancora al ristorante. “È stato un incontro cordiale e costruttivo", dirà in ogni caso Widmann all’uscita dal colloquio. “Siamo disposti a sostenere la maggioranza, da dentro, perché il nostro Land chiede stabilità e noi possiamo contribuire a garantirla come partito di centro cristiano-democratico”. Widmann tende la mano al partito nel quale ha militato per decenni, senza chiedere un assessorato: “Siamo solo all’inizio, ma vogliamo essere coinvolti a pieno titolo nella maggioranza, ovvero nel programma di coalizione e nei vertici di maggioranza”. Altre condizioni, al momento, Tommy Widmann non le pone. Ma sa che il suo singolo voto potrebbe tornare utile a rafforzare qualsiasi maggioranza andrà a comporre la nuova Giunta provinciale.
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Fine delle consultazioni vis-à-vis
Niente governo, invece, per il barbuto già capo degli Schützen. Ma il solito momento di cabaret, con alle spalle il collega di Landtag Andreas Colli che resta a guardare lo show. “Oggi almeno potevo finire di parlare e nessuno ha riso”, dichiara caustico Jürgen Wirth Anderlan, insolitamente in giacca e camicia. “La vedremo in maggioranza?”, domandano i giornalisti. “Sì”, risponde. “Davvero?” “No, restiamo all’opposizione”. Anderlan chiede una commissione d’inchiesta sulla pandemia “anche perché siamo già di fronte alla prossima pandemia: la crisi climatica”. Su questo, fa sapere, la SVP si è mostrata disponibile.
Quali i prossimi passi per la formazione del governo? “Come già programmato, lunedì riferiremo al partito”, spiega Arno Kompatscher al termine delle consultazioni. “I colloqui sono stati costruttivi. Se serviranno approfondimenti con singoli o vari gruppi, li faremo informalmente anche per telefono, per poter arrivare poi la settimana successiva alla scelta di coloro con cui tenteremo un accordo di coalizione. Qualche passaggio interlocutorio servirà ancora, e poi non siamo i soli a decidere, anche gli altri partiti hanno le loro strutture”.
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