Politik | Pensioni d’oro

È passata la mini-riforma dei vitalizi

La maggioranza si è piegata per evitare l’ostruzionismo: vitalizio anche a 60 anni con una minima riduzione dell'importo. Le opposizioni denunciano: “tagli ridotti”.

La legge è stata approvata nel corso della notte, alle 4 e un quarto per l’esattezza. La maggioranza ha esultato, mentre le opposizioni hanno gridato allo scandalo. 

Di fatto l’attesa riforma è stata letteralmente sconvolta nel suo impianto e le sue sezioni 'più incisive' sono state in definitiva di molto ridimensionate
In particolare per evitare soprattutto il forte ostruzionismo messo in atto da Andreas Pöder nella legge è stata inserita una clausola che abbassa l’età pensionabile a soli 60 anni rispetto ai previsti 66, con una minima riduzione del vitalizio del 10 e 12% per chi ha totalizzato rispettivamente 3 o 4 legislature. Niente anticipo dell’età pensionabile invece per chi ha fatto ‘solo’ 2 legislature. 
La nuova norma è un passo indietro rispetto alla vecchia riforma che prevedeva un taglio del 3% nel vitalizio per ogni anno scalato nell’età pensionabile. L'accordo finale sottoscritto dalla sola maggioranza è anche una vittoria per Veronika Stirner Brantsch che per settimane ha rappresentato i malumori di un ampio gruppo di consiglieri Svp che hanno alle spalle numerose legislature. Non solo Svp: in realtà Pöder, che alla fine ha ritirato tutti i suoi emendamenti, sarà uno dei consiglieri che maggiormente beneficeranno di questo comma della nuova legge, perché ha anch'egli all’attivo 4 legislature. 

La Svp e il presidente della giunta provinciale di Trento Ugo Rossi hanno manifestato soddisfazione per il risultato raggiunto. 
In un comunicato congiunto Philipp Achammer e Arno Kompatscher hanno scritto: "Nach zähen Verhandlungen ist es uns heute gelungen, die angekündigte Rentenregelung im Regionalrat zu verabschieden, wobei eine Einigung zu einigen Kompromisspunkten notwendig war".

Riccardo Dello Sbarba dei Verdi nel corso della notte su Facebook ha invece manifestato tutta la sua contrarietà rispetto ad una legge definita uno ‘scandaloso mercato delle vacche’ ed una ‘schifezza’, attendendosi in ogni caso dei ricorsi. Per il consigliere regionale “la legge tradisce le promesse e perfino i pareri legali degli esperti Nogler e Falcon, mentre i giovani pagheranno i privilegi dei più vecchi”

Dello Sbarba ha anche indirettamente polemizzato contro il ‘nuovo stile’ inaugurato dei nuovi presidenti di Trento e Bolzano, “che quando arriva al dunque si volatilizza”.
Dal canto suo Brigitte Foppa ha scelto, nel corso della note, di esprimere proprio qui nella sezione blog di Salto tutta la sua amarezza. 

Si attende ora la reazione di tutti coloro che nei mesi scorsi avevano manifestato, anche in maniera clamorosa, per i costi della politica.
Che con questa riforma-compromesso sono stati oggettivamente minimi. 

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Willy Pöder Fr., 04.07.2014 - 15:48

Politrenten: Il Consiglio Regionale nella sua maggioranza ha perso l'ultima spiaggia per salvare il salvabile di una situazione estremamente pesante per quanto essa riguarda la credibilità dell'organo e dei suoi componenti. La peste dei privilegi non è stata vinta. Un'altra occasione persa - un'altra sconfitta. Che peccato!

Fr., 04.07.2014 - 15:48 Permalink