Nello sconcerto generale per la nascita di una Giunta iperreazionaria composta da partiti italiani e tedeschi di estrema destra, un personaggio che ne farà parte è rimasto fin’ora ai margini della critica. Si tratta di Angelo Gennaccaro.
Fin dal primo giorno dopo le elezioni, ha dichiarato la disponibilità a sostenere la nuova Giunta qualsiasi coalizione di partiti l’avesse composta. Definendosi orgogliosamente post-ideologico, passare dal centrosinistra della giunta Caramaschi all’estrema destra di FdI (arriva la denuncia?) e Freiheitliche risulta naturale come bere un bicchier d’acqua. Quando si porrà la questione se concentrare i migranti irregolari in un bel CPR con tanto di filo spinato e agenti in tenuta antisommossa, lo Zelig bolzanino non batterà ciglio, nel nome del pragmatismo e della stabilità di governo. Per quanto incarnino l’ideologia più ripugnante mai concepita, i fascisti dichiarati hanno almeno il pregio di affermare i loro principi senza equivoci e ipocrisie. Gennaccaro, per una poltrona, si alleerebbe con chiunque. Se CasaPound prendesse il 20 % dei voti, troverebbe in lui un interlocutore dialogante?
"Gennaccaro, per una poltrona, si alleerebbe con chiunque."
Tra qualche giorno sapremo se questo personaggio diventerà assessore o perfino vicepresidente della Giunta provinciale. Alleandosi con Gozzilla, potrebbe ambire financo alla carica di Primo Ministro giapponese.