Politik | Nuova Giunta

“Un patto con gli anti-antifascisti”

“No excuses”, in mille a Bolzano alla manifestazione contro l’alleanza SVP-destre. Röck: “Un passo verso l’orbanizzazione”. Pürgstaller: “Negate le radici antifasciste”.
No excuses
Foto: SALTO/Val
  • Al grido di “Siamo tutt* antifascist*!” e cantando “Bella Ciao”, un migliaio di persone è sfilato in corteo ieri (23 dicembre) per le vie di Bolzano, dal Museion a Piazza Magnago, per ribadire la contrarietà all'alleanza della Südtiroler Volkspartei con Fratelli d'Italia, Lega e Freiheitlichen. È la terza manifestazione promossa dal movimento “No Excuses” in poche settimane, a valle dei numerosi appelli firmati dalla società civile sudtirolese e rivolti in particolare ad Arno Kompatscher, reo di aver “deluso” sostenitori e simpatizzanti convinti delle buone intenzioni progressiste del Landeshauptmann. In piazza anche una bara con la scritta “SVP” e due grandi volti di Benito Mussolini e Achille Starace coperti da una maschera (foto in basso).

  • Foto: Seehauserfoto
  • “Siamo qui per manifestare per una coalizione che sia per un futuro giusto per tutte e tutti” grida al microfono Ivan Gufler, già esponente dei Fridays for Future (foto in basso). “È una giornata di resistenza e di lotta. Combattiamo in primis contro un elemento che ha distrutto altre strutture democratiche: l'indifferenza. E' l'indifferenza che fa la differenza e noi non saremo indifferenti”. Gufler, in piedi sulla bara della SVP,  non risparmia critiche alla Sammelpartei: “L'autonomia è nata per proteggere le minoranze, dopo che cento anni fa nessuno se ne interessò — e abbiamo visto cosa accadde. Perciò è ipocrita oggi che il partito di raccolta delle minoranze di lingua tedesca e ladina, che ne dovrebbe rappresentare gli interessi, si coalizzi con chi discrimina le minoranze, solo perché stavolta le minoranze non siamo noi e quindi ce ne freghiamo”. 

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  •  “Il governo Meloni, tra le altre cose, ha alzato l’Iva sui prodotti mestruali” aggiunge Barbara Plagg (foto in basso) a nome delle SUSI-Südtirols Sisters, denunciando l’incoerenza della Volkspartei: “Abbiamo bisogno di una nuova Klimapolitik, ma non è possibile con questa SVP e con questi partner. Non si può fare una politica della ‘Mitte’, ed è miope pensare che il discorso non vada a destra, sdoganando il discorso di destra. Non basta un accordo di coalizione. Loro scriveranno la storia, dice Galateo di FdI, ma è una storia che non vogliamo scrivere. Noi vogliamo scriverla ecologica, inclusiva, sociale. Wir sind hier, wir sind laut, wisst ihr noch, woran ihr glaubt?”.

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  • Molto appassionato (e accompagnato da applausi) anche il discorso tenuto in piazza Magnago da David Röck, portavoce del movimento “No excuses”. Röck ricorda i “punti di non ritorno” raggiunti da democrazie europee quali l’Ungheria e la Polonia: “Arno Kompatscher sostiene che non dovremmo fare come se già domani avessimo il fascismo alle porte. Noi però non diciamo questo. Magari il punto di ritorno ci sarà in futuro, o — speriamo — non ci arriveremo mai, ma una cosa è certa: questa decisione della SVP non è certo un freno, bensì un passo deciso in quella direzione”. Il Sudtirolo non è l'ombelico del mondo, prosegue Röck, “ma non è nemmeno una provincia alpina isolata da tutto il resto. Abbiamo una responsabilità non solo verso la nostra terra, ma anche verso l'Italia e il resto del mondo. Bisogna fare molta attenzione a pensare solo all'Autonomia e non ad altre questioni. Se la SVP continua a sdoganare e legittimare forze di destra, anche a livello nazionale si fa un passo in avanti verso la orbanizzazione del paese. Non si può difendere i propri valori e al contempo legittimare quelli della destra”. 

  • Foto: SALTO/Val
  • Infuocato infine l’intervento dell'ex sindaco di Bressanone Albert Pürgstaller (foto in alto), che rivolge parole durissime al suo ex partito di appartenenza: “Partecipo a questa manifestazione perché la SVP, cui ho fatto parte per 50 anni, si è allontanata dalle sue radici antifasciste e anti-nazionalsocialiste”. “L'articolo 3 della Costituzione italiana dice già tutto”, ricorda il fu esponente dell’ala sociale, “andrebbe riletto più volte da noi tutti, dovrebbe essere imparato a memoria e insegnato ai nostri ragazzi - e mi pare anche ai politici neo-eletti: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. Ma quello che dobbiamo chiederci, è se queste richieste si rispecchiano nella nostra azione politica giornaliera e se siamo davvero sinceri. Dovremmo avere dei seri dubbi su questo”. Pürgstaller non intende relativizzare il termine “fascismo”, definendo “fascista” Fratelli d’Italia, “ma una cosa è certa: loro sono anti-antifascisti”. E alla SVP, l’ex primo cittadino ricorda: “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. È una sveglia, la nostra, non siamo solo una ewiggestrige Linke”.

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  • “La società civile sudtirolese è qui, pronta a difendere la democrazia liberale, i diritti umani, per la solidarietà e l'uguaglianza, per frenare la crisi climatica” dice David Röck rivolgendosi alla piazza. Una piazza che di lì a poco balla sulle note di Nina Duschek (foto in alto) e al ritmo di Berise degli Shanti Powa. Cercando di superare la delusione per un accordo che non sembra destinato a saltare.