Konder scopre l'uovo di Colombo?
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Se realizzata, non risolverà tutti i problemi viabilistici del capoluogo, ma la proposta del neo vicesindaco di Bolzano Stephan Konder sembra essere il classico uovo di Colombo a cui finora nessuno aveva pensato: realizzare una rampa di accesso all’A22 all’altezza della Funivia del Colle per consentire l’immissione del traffico – soprattutto quello pesante – verso sud e verso l’Oltradige. Da quello che si è potuto apprendere anche i tecnici giudicano l’idea lanciata da Konder sul Dolomiten “da approfondire”.
Konder parte dal presupposto che tutti gli interventi previsti sull’angusta strada arginale non saranno sufficienti a sopportare il traffico che si aggiungerà una volta che – tra una vita, comunque – sarà terminato il tunnel sotto Monte Tondo, che ha scavalcato la circonvallazione San Giacomo-Kampill nelle priorità per liberare Gries e via Roma dai camion che scendono dalla val Sarentino.
Solo tra le 17 e le 18, circa 800 auto e 165 mezzi pesanti transitano dal tunnel del Virgolo per inserirsi sull’arginale verso il casello A22. Secondo le previsioni nel 2030, si arriverà a quasi 1.000 auto e 210 mezzi pesanti. Ciò significa che già durante la progettata costruzione del tunnel sotto Monte Tondo, la cui uscita è prevista vicino a ponte Campiglio, il numero di tir aumenterà considerevolmente. Visto che il casello di Bolzano nord è troppo a nord per essere preso in considerazione dagli automobilisti (e dai loro navigatori), in nuovo ingresso a quell’altezza dell’A22 permetterebbe di convogliare tutto il traffico di attraversamento verso la zona industriale, ma anche verso appiano e Merano.
A prima vista la “bretellina” di inserimento non sarebbe neppure una sfida ingegneristica impossibile. Basterebbero una rampa e un ponte per un costo stimato entro i 10 milioni di euro. L'autostrada potrebbe così essere utilizzata come circonvallazione di Bolzano, usando il modello già impiegato per consentire l’uso gratuito tra Bolzano Nord e Bolzano sud. Tutto troppo facile per essere vero?
(integrazione delle 11.50) L'assessore alla mobilità Stefano Fattor, un po' spiazzato, non dice no, ma invita alla cautela. "Da un lato va valutata la fattibilità del progetto dal punto di vista tecnico, visto che quella è una zona geologicamente delicata che costeggia il fiume Isarco. Dall'altro, per valutarla complessivamente, andrebbero fatte una serie di simulazioni per analizzare le ripercussioni sul traffico della città. Quella zona è già fortemente stressata, bisogna capire che cosa succederebbe aggiungendovi altro traffico o anche semplicemente convogliandone una parte. Potrebbe funzionare ma potrebbe anche portare alla paralisi totale. E le simulazioni in ogni caso dovrebbero tenere conto di come interagirebbe questa novità con le altre opere previste dall'Agenda Bolzano".
Es ist höchste zeit dass bei…
Es ist höchste zeit dass bei Überlastungen nicht weitere Straßen-Verbindungen als Lösung vorgeschlagen werden. Der Klimaplan sieht eine Abnahme des motorisierten Individualverkehrs um 40% vor. Das wird nicht passieren indem man neue Straßenverbindungen anbietet sondern auf autofreie Alternativen setzt
Antwort auf Es ist höchste zeit dass bei… von Heinz Dellago
Es braucht eine viel…
Es braucht eine viel kurzfristigere Lösung als den Klimaplan. Die Abwartehaltung hat schon viel zu viel Probleme verursacht.
Antwort auf Es ist höchste zeit dass bei… von Heinz Dellago
Stimme zu, aber dann muss…
Stimme zu, aber dann muss der ÖV extrem zulegen.
In sechs Jahrrn von 800…
In sechs Jahren von 800 Autos auf 1000 Autos?? Das sind +25% innerhalb 6 Jahren!
Wer das "vorauseilend gehorsam" als unausweichlich annimmt, hat schon verloren. Und der Klimaschutz gleich mit.