Renzo Caramaschi
Foto: Renzo Caramaschi
Politik | Il commento

Caramaschi non ha più nulla da dire

È ormai consuetudine che venga annullata la “consueta” conferenza stampa sulle decisioni della Giunta comunale. Bolzano si merita solo l’ordinaria amministrazione?
  • Il copione si ripete identico da settimane. Il venerdì, come di consueto, il Comune di Bolzano invia ai rappresentanti dei media l’invito alla conferenza stampa sulle decisioni assunte dalla Giunta comunale, illustrate personalmente dal sindaco Renzo Caramaschi. Gli organi d'informazione sono convocati il lunedì pomeriggio, alle ore 15, presso il municipio del capoluogo. Peccato però che quest’appuntamento con gli organi di stampa non abbia proprio più nulla di “consueto”.

    Da mesi infatti, altrettanto puntualmente, arriva la mattina dello stesso lunedì un comunicato con l’oggetto “Annullata odierna conferenza stampa del Sindaco sulle decisioni di Giunta”: “Avendo la Giunta comunale di Bolzano stamane trattato esclusivamente delibere di ordinaria amministrazione e dunque di scarsa rilevanza pubblica — recita il comunicato del Comune — l'odierna prevista conferenza stampa del Sindaco Renzo Caramaschi sulle decisioni adottate in programma alle 15.00 in municipio è stata annullata. Sarà comunque inviato comunicato stampa sostitutivo”. Fine.

  • “Annullata odierna conferenza stampa di Giunta”: il comunicato (sempre più frequente) inviato dal Comune. Foto: SALTO
  •  

    La città di Bolzano non ha una progettualità tale da far durare più di una quarantina di minuti gli incontri tra assessori, e non solo per trattare questioni di scarsa rilevanza?

     

    La linea tenuta da Renzo Caramaschi è sintomatica: manca poco più di un anno alle elezioni comunali, eppure l’esecutivo del capoluogo pare tratti oramai solo questioni “di ordinaria amministrazione”. Dall’inizio del 2024 il sindaco non ha mai incontrato i media per presentare il lavoro svolto durante le sedute di Giunta. Il governo della città di Bolzano non ha una progettualità tale da far durare più di una quarantina di minuti gli incontri tra assessori, e non solo per trattare questioni di scarsa rilevanza?

  • L'urbanistica al palo

    Eppure ce ne sarebbero di argomenti da affrontare. Si pensi all’urbanistica. Il rinnovo del “Piano comunale per il territorio e il paesaggio” (il vecchio Piano urbanistico, PUC) è fermo da anni nonostante i continui annunci. Era l'agosto 2022 quando Caramaschi parlava di riscrittura del Piano urbanistico “alle porte”, mentre il vicesindaco Luis Walcher (ora promosso ad assessore provinciale all’agricoltura) dichiarava: “I fondi necessari per l’elaborazione del Piano urbanistico sono già a bilancio, si partirà in autunno ed entro fine mandato tutti i piani (rumore, verde, mobilità etc, ndr) saranno messi assieme”.

  • L'ex vicesindaco di Bolzano Luis Walcher e il sindaco Renzo Caramaschi: insieme in conferenza stampa Foto: Comune Bolzano
  • Due anni dopo, non solo il Piano rumore non è ancora stato approvato, ma Bolzano non ha nemmeno bandito la gara europea per individuare lo studio che dovrà elaborare il Piano urbanistico. Al di là di reiterati dibattiti sulla carta stampa — per esempio sulla presunta necessità di costruire a Laives o Terlano —  la città resta priva dello strumento che definisce lo sviluppo urbano e l’eventuale fabbisogno di alloggi. Questo ritardo è il più grande fallimento della Giunta nella legislatura 2020-2025 e la più pesante eredità lasciata da Walcher come assessore all’urbanistica.

     

    II ritardo sul Piano urbanistico è il più grande fallimento della Giunta e la più pesante eredità di Walcher.

     

    Per quattro anni, Caramaschi e Walcher si sono presentati davanti ai media il lunedì senza mai coinvolgere altri colleghi di Giunta nel corso della conferenza stampa e spesso rispondendo in maniera piccata alle domande dei giornalisti. Ora che la Giunta Caramaschi ha sostituito due suoi assessori (Walcher con Konder, Gennaccaro con Battisti) la musica non è cambiata: dal subirlo, l’appuntamento con l’informazione, si è passati al sopprimerlo. E il futuro della città, signor sindaco? Solo Zukunftsmusik?