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Chiesto rinvio a giudizio dei 4 indagati

Maxi evasione Iva su forniture d'ufficio: la Procura europea chiede il processo per Ivan Conter, Egon Thurner, direttore generale della Loeff System, società del gruppo Athesia, Max Tinkhauser dell’omonima Srl e Hubert Fliri della Avantec.
Guardia di Finanza
Foto: Gdf
  • È stato chiesto il rinvio a giudizio dei 4 indagati altoatesini che sarebbero coinvolti in una maxifrode carosello transfrontaliera per un’evasione IVA  di svariati milioni di euro. La procuratrice europea Donata Costa nei giorni scorsi ha chiesto al Gup di Bolzano il rinvio a giudizio di Ivan Conter, della Conter Forniture e amministratore di altre aziende, Egon Thurner, direttore generale della Loeff System, società del gruppo Athesia, e prima della Grafus, Max Tinkhauser dell’omonima Srl e Hubert Fliri della Avantec. La notizia dell’avviso di conclusione indagini era uscita a metà gennaio. Intanto, nel filone principale dell’inchiesta proprio ieri (8 marzo) Francoise Borgato il figlio Mattia, ovvero sia gli imprenditori padovani arrestati nel gennaio 2023, sono stati condannati a 6 anni e 2 mesi. I due sono stati assolti dall'accusa di calunnia -  perché il fatto non sussiste -, è stata esclusa l'aggravante della transnazionalità e ordinata la confisca di quanto sottoposto a sequestro preventivo e probatorio (ossia il profitto). 

  • Il caso venne alla luce In occasione di due verifiche fiscali nei confronti delle società altoatesine Tinkhauser Srl, Grafus Srl E Conterstore Srl da parte della guardia di finanza di Bolzano. La prima fu eseguita nel 2017 nei confronti delle società TINKHAUSER SRL e GRAFUS SRL, con sede a Bolzano, attive nella commercializzazione di toner e accessori per l’informatica, oltre a prodotti di cartoleria. L'altra fu eseguita nel 2019 nei confronti della CONTERSTORE SRL, operante nel medesimo settore. 

    Nel corso delle verifiche è emerso che le tre società si sarebbero rifornite di toner da società "cartiere" che, importando la merce in esenzione IVA potevano venderla sottocosto non essendo intenzionate ad assolvere ai loro doveri nei confronti del fisco. Come? In Europa esiste una normativa sull’IVA chiamata reverse charge. Essa prevede che non sia il fornitore a dover addebitare l’Iva in fattura, ma che spetti all’acquirente l’obbligo di versarla in base all’aliquota del proprio Paese. A questo punto entrano in gioco le società cartiere che, si inseriscono nella transazione tra fornitore e acquirente facendo ottenere all'acquirente un inesistente credito Iva. Questi numerosi crediti d’IVA avrebbero generato un danno all’Erario.

    A partire da queste verifiche si è originata Cheap Ink, la maxi inchiesta per frode fiscale da 57 milioni di euro, avviata ormai tre anni fa dalla Procura di Bolzano e poi passata alla Procura europea di Venezia per cui sono arrivate le condanne ai Borgato. 

  • La risposta dei legali di Loeff

    Dopo la notizia dell’avviso di conclusione indagini erano stati interpellati dalla redazione di SALTO tutti gli avvocati difensori. L’unico a rispondere era stato Carlo Bertacchi, legale della Loeff System, di cui SALTO riporta nuovamente la risposta: “È in corso chiaramente in tutte le sedi la difesa della società, sia in sede tributaria che penale. Non è stata ancora promossa l’azione, siamo all’avviso di concluso indagini preliminari. La società contesta il proprio coinvolgimento, avendo confidato sia su una verifica fiscale compiuta con controllo anche dei fornitori oggi indicati come soggettivamente inesistenti, sia effettuando rigorosi controlli e soprattutto evidenziando che la merce è oggettivamente arrivata ai magazzini della società, è stata oggetto di verifiche e controllo, a volte anche di respingimento per difetto qualità. Non c’era motivo per Loeff di sospettare della natura cartiera di questi fornitori”.

  • Ha collaborato Fabio Gobbato

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Sergio Fratucello Sa., 09.03.2024 - 09:42

Mi pare che l'accusa sia un po campata in aria e che eventualmente deve essere riferita alle società, cosiddette " cartiere" che non avrebbero assolto l'IVA. L'unica accusa che si può fare alle società in oggetto è che abbiano assolto l'iva in maniera inferiore al dovuto, ma anche qui servono prove concrete.

Sa., 09.03.2024 - 09:42 Permalink