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Alperia, in arrivo i Green Bond

Presentato il bilancio 2023, +38% gli utili. Non solo idroelettrico, strategie di diversificazione con altre fonti rinnovabili a causa del cambiamento climatico.
Alperia, centrale, idroelettrico
Foto: Alperia
  • Sono tante le novità annunciate oggi da Alperia, a partire dai risultati molto positivi riferiti al 2023: utile netto pari a circa 84 milioni di euro, + 38% rispetto all’anno precedente, ed una creazione di valore aggiunto per il proprio territorio pari a circa 389 milioni di euro, in consistente aumento rispetto a quello generato nel 2022, pari a circa 277 milioni di euro. Sceso anche l’indebitamento finanziario che, a fine 2023, è a 1.007 milioni di euro, meno 13% rispetto al 2022 (1.163 milioni di euro), dovuto alla progressiva riduzione del prezzo delle commodity energetiche. 

  • Luis Amort, direttore generale di Alperia: “È la prima volta in Alperia ed è la prima azienda che mette in Alto Adige un bond verde di questo taglio” Foto: Alperia

    Il Gruppo Alperia, durante la presentazione dei risultati economici 2023, ha poi annunciato l’immissione per il pubblico di Green Bond. È stato lo stesso Luis Amort, direttore generale di Alperia, a spiegare cosa si intende con obbligazione green: “Si tratta della possibilità di investire i propri risparmi in tecnologie rinnovabili per produrre energia elettrica”. Il taglio minimo di ciascuna obbligazione sarà di mille euro, offrendo anche alla popolazione la possibilità di investire. “È la prima volta in Alperia ed è la prima azienda che mette in Alto Adige un bond verde di questo taglio”, commenta entusiasticamente Amort. Dopo l’approvazione definitiva dal consiglio di gestione e di sorveglianza, i nuovi bond dovrebbero essere disponibili a partire da maggio. Il prestito obbligazionario potrebbe avere un ammontare compreso tra 100 milioni e 250 milioni di euro ed una durata compresa tra 5 e 7 anni.

  • I ricavi complessivi del gruppo Alperia sono di circa 2,7 miliardi di euro, in calo rispetto all’anno scorso (- 25%). Ciò è dovuto soprattutto alla notevole riduzione dei prezzi dell’energia nell’anno passato: il prezzo medio (registrato presso la Borsa elettrica) è infatti sceso da circa 304 euro/MWh del 2022 a circa 127 euro/MWh del 2023 (- 58%).  Questo ha di fatto annullato l’incremento record registrato nel 2022, ma, fa sapere Alperia, rispetto all’anno precedente è aumentata la produzione idroelettrica del 43%. Gli investimenti del Gruppo effettuati nel 2023 sono stati pari a circa 175 milioni di euro (nel 2022 erano 167 milioni di euro), in particolare nella distribuzione di energia elettrica per rafforzare la qualità e la continuità del servizio e nell’ammodernamento delle centrali idroelettriche.

    “Tutte le situazioni internazionali dovute a guerre non governabili da nessuno degli attori nell'ambito economico, ci hanno portato a ripensare e riqualificare la strategia: dove vogliamo andare e con chi vogliamo lavorare, sempre in ottica green. La transizione energetica rimane un caposaldo.”, commenta Maurizio Peluso, Presidente del Consiglio di Sorveglianza. 

  • Maurizio Peluso, Presidente del Consiglio di Sorveglianza: "Ci sono limiti che dipendono dalle risorse che ci sono a livello locale, quindi se piove, se c’è la neve, se i bacini montani sono sufficienti a garantire la produzione idroelettrica". Foto: Alperia

    Sulle prospettive future del gruppo Alperia, Peluso spiega poi la scelta dell’azienda di differenziare: “Il core business rimarrà l'elettrico, la diversificazione però non si può più trascurare perché ci sono limiti che dipendono dalle risorse a livello locale: se piove, se c’è la neve, se i bacini montani sono sufficienti a garantire la produzione idroelettrica. Non possiamo rimanere ancorati a questo ed abbiamo pensato anche agli altri settori green, nei quali stiamo investendo in maniera intensiva, sempre con prudenza”.

  •  “Visto il cambiamento climatico, anche insieme ad esperti di clima, abbiamo sviluppato una strategia di diversificazione della produzione”

    Anche Amort si è espresso sulla necessità di operare attraverso nuove fonti energetiche: “Oggi siamo concentrati esclusivamente sulla produzione in forma idroelettrica con la nostra acqua. Visto il cambiamento climatico, anche insieme ad esperti di clima, abbiamo sviluppato una strategia di diversificazione della produzione. Oltre alla produzione idroelettrica investiremo in fotovoltaico, parchi eolici, geotermia, biomassa e stiamo studiando anche la possibilità di una centrale di pompaggio, che sarebbe un utile strumento per affrontare e combattere il cambiamento climatico”.

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Michele De Luca Fr., 29.03.2024 - 17:33

Dal comunicato stampa ufficiale si legge: "• aggiudicazione di importanti contributi messi a disposizione dal PNRR per gli investimenti previsti a piano nella distribuzione elettrica, teleriscaldamento e idrogeno."
Purtroppo non ho letto approfondimenti su quanto affermato, in particolare sull'idrogeno visto che Alperia gestisce il centro H2 di Bolzano Sud.

Fr., 29.03.2024 - 17:33 Permalink
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Klemens Riegler So., 31.03.2024 - 13:49

Ich verstehe nicht ganz?!? Die Alperia ist eigentlich eine öffentliche Gesellschaft. Sie gehört dem Land Südtirol und den Gemeinden. Also auch mir.
Warum sollte ich grüne, rote, braune, gelbe oder blaue Bonds, bzw. Obligationen, von mir selbst erwerben?
Sapperlott ! die Alperia hat gefälligst zum Nutzen aller SüdtirolerInnen zu funktionieren, bzw. sollte so verwaltet werden. Es geht für mich in Ordnung, wenn öffentliche Einrichtungen wie Krankenhäuser, Schulen, Kindergärten usw. Gratis-Strom erhalten (da es eh ein steuerliches Nullspiel ist). Aber dass jetzt mit Obligationen zusätzliches Geld generiert wird (wofür & wozu) und die Erträge dann teils unter jenen ObligationsnehmerInnen verteilt wird, geht eigentlich GAR NICHT. Die Alperia gehört und ALLEN und diese Konstellation darf sich auch nicht ändern. Selbst wenn ich als Bozner theoretisch mehr "beteiligt" bin als ein Brixner.
Vielmehr müsste die Alperia eigentlich genossenschaftlich ausgerichtet sein. Zumindest "gedanklich" . Will heißen; Millionengewinne müssten sich auf den Strompreis der "Eigentümer" auswirken.
Und bitte keine Ausreden: GEAT NET, GIBS NET!

So., 31.03.2024 - 13:49 Permalink