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Politik | Attenzione!

Libertà delle menzogne?

Guerra ideologica di Putin sul territorio Italiano
Hinweis: Dieser Artikel ist ein Beitrag der Community und spiegelt nicht notwendigerweise die Meinung der SALTO-Redaktion wider.
  • Sono scioccata: a Bolzano gli agenti dell'FSB, travestiti da associazione pseudo-culturale, presenteranno il loro materiale propagandistico, cioè il film "Testimone", che ha fallito al botteghino persino nella stessa Russia!

    Nel territorio della nostra provincia dell'Alto Adige vivono ucraini provenienti da diverse regioni dell'Ucraina. Hanno destini diversi, professioni, background e persino punti di vista differenti, ma ci uniamo su un punto: la Russia è uno stato terrorista e deve essere fermata. 

    Fino a quando la Russia non ritirerà le sue truppe dai territori ucraini, le regioni dell'Est e la Crimea occupate dall'Ucraina non saranno liberate e il dittatore Putin e i suoi complici, criminali di guerra, non saranno condannati e puniti, non possiamo parlare della Russia diversamente che come aggressore, terrorista, dittatura e fonte di minaccia per il mondo civilizzato. E non dobbiamo dare fiducia a nessun rappresentante di questa dittatura, perché ogni loro parola è una menzogna.

    Questa menzogna è mirata a denigrare la nostra patria, noi, a sostituire i fatti e a incolparci dei crimini che commettono loro. Questo non sono solo parole, è una seria minaccia alla nostra vita, libertà e anche all'esistenza di un'Europa libera. 

    La criminalità russa ha minato abbastanza a lungo la sicurezza dell'Occidente, in particolare consiglio di leggere il libro d'inchiesta "Londongrad" su come il capitale criminale russo si è trasferito a Londra. Gli "investimenti" dai paesi governati da regimi non democratici non sono solo denaro sporco e sanguinario, ma anche pratiche che si riversano in Europa, minando le basi della stabilità e delle istituzioni democratiche di ogni paese.

    Con l'inizio dell'invasione delle truppe russe, i nostri rifugiati, principalmente donne con bambini, quindi una categoria vulnerabile, a cui il governo italiano ha garantito protezione e sicurezza, devono mettersi in pericolo e protestare, scrivere petizioni, rilasciare interviste, quindi esporre se stessi agli agenti dello Cremlino perché i politici della nostra provincia temono di frenare l'attività degli agenti di Putin

    Ci sentiamo terrorizzati - ogni settimana o mese intorno a noi, con il supporto di alcuni cittadini italiani, associazioni culturali e rappresentanti del FSB mascherati da fondazioni, associazioni pseudo-culturali o artistiche si verificano ulteriori tentativi di diffondere le menzogne della dittatura russa, contro la quale non possiamo non ribellarci

    Quindi, all'estero, c'è una guerra ideologica contro di noi, dove dobbiamo resistere alle cerchie criminali del dittatore che cercano di distorti la realtà della guerra e dell'aggressione contro la nostra patria, provocare conflitti, minare l'unità degli europei nella lotta contro la dittatura e il terrorismo.

    Putin e i suoi funzionari non nascondono di condurre una guerra contro l'intero Occidente, cioè il mondo democratico. Uniscono le forze con i loro alleati per distruggere il territorio della libertà, che è l'Europa. Perciò per loro è vitale lavare il cervello agli europei che non sanno cosa significhi vivere in un'Impero totalitario, dove possono uccidere chiunque per le opinioni politiche, dissidenza contro il dittatore (Anna Politkovskaya, Boris Niemtsov, Valeria Novodvorskaya, Aleksei Navalnyi), persino perseguitati per l'etnia oppure madre lingua (i ceceni, georgeani, ucraini).

    La versione sovietica del comunismo non è mai stata condannata, a differenza del fascismo e del nazismo, ma è la stessa peste e la stessa minaccia per il mondo della libertà e dei diritti umani.

    Non possiamo vivere e lavorare tranquilli, non ci sentiamo al sicuro finché la guerra in Ucraina e l'attacco dei propagandisti russi in Italia continuano.

    Chiedo a tutti i cittadini consapevoli, politici, persone di buona volontà di unirsi a noi per difendere la nostra sicurezza e quella dell'Italia e dell'Europa dall'ipocrisia del totalitarismo russo, dai tentativi di sbiancare loro aggressione e del loro dispotismo. Chiedo coerenza e rispetto da parte dei funzionari e azioni logiche: imposizione di un divieto/moratorio sulle azioni dei rappresentanti russi che parlano della Russia senza condannare l'aggressione russa contro l'Ucraina.