Gesellschaft | Capoluogo

“Accoglienza non solo a Bolzano”

Caramaschi e Konder ribadiscono la necessità di un’equa distribuzione su tutta la Provincia. Grazie all’accordo con Pamer rimarrà aperta la struttura in via Pacinotti.
Caramaschi e Konder
Foto: SALTO/Val
  • Finisce l’emergenza freddo ma il problema dell’accoglienza a Bolzano rimane. Durante l’odierna conferenza stampa il Sindaco Renzo Caramaschi ha ribadito la necessità di non concentrare su Bolzano tutte gli alloggi per senzatetto della Provincia, come da tempo avviene. Domani, infatti, visto l’arrivo della bella stagione verranno chiuse le strutture che accoglievano richiedenti asilo, immigrati e persone senza fissa dimora, che rischiano di rimanere senza alloggio. “Che la Provincia comici a comprare fuori Bolzano – tuona il Sindaco – la responsabilità di risolvere il problema dei senzatetto non è del Comune, ma è delle Politiche sociali, che devono agire a livello provinciale coinvolgendo le comunità comprensoriali. Ho chiesto un altro incontro con l’assessora Pamer che ha cambiato atteggiamento ed è più disposta e sensibile al problema”.

    Un’intesa con la Provincia per far fronte a questa situazione si è trovata: il 16 aprile l’assessora provinciale alla Coesione Sociale Rosmarie Pamer e il sindaco Caramaschi si sono accordati per prorogare l’apertura di alcune strutture anche dopo il mese di aprile. La volontà è quella di tutelare i senza fissa dimora con un impiego, le donne senza dimora e i gruppi di persone vulnerabili, che potranno continuare ad usufruire della struttura in via Pacinotti. Resta la necessità di distribuire su tutto il territorio provinciale le persone che necessitano di accoglienza, ribadita anche dal vicesindaco Stephan Konder: “Attualmente ci sono un centinaio di donne e bambini che sono in albergo, è una soluzione che può essere temporanea, ma non sono le strutture alberghiere a doverle ospitare, serve che la Provincia ci dia una mano. Non è accettabile che tutto il peso o quasi vada su Bolzano, è importante che tutti gli altri facciano la loro parte, noi abbiamo già dato tanto”. 

    “Se inserite bene, queste persone sono forza lavoro, possono essere utilizzate nella vita produttiva della Provincia, vista la carenza di mano d’opera – sottolinea Caramaschi – Capisco che il capoluogo sia più attrattivo, ma la Provincia non compri più strutture a Bolzano città per ospitare i senzatetto, cominci a comprarle in periferia, ci sono Brunico, Vipiteno, Bressanone, Merano dove è più facile l’inserimento nella società di pochi elementi”. Sindaco e vicesindaco puntano il dito su alcune zone "meno accoglienti", in particolare vengono menzionate Bassa Tesina, Pusteria e Valle d’Isarco. Il capoluogo si occupa dell’accoglienza di circa 1 200 persone al momento, il costo è coperto in parte dalla Provincia ed in parte da un fondo costituito dai comuni che non ospitano. Per quanto riguarda l’accoglienza nelle strutture alberghiere, la spesa, pari a circa 2 milioni, è coperto dalla Provincia, specifica il Sindaco. 

    In tutto ciò la struttura di via Pacinotti, che continuerà a essere utilizzata come alloggio per i senza dimora, va ristrutturata. Si tratta di lavori per il piano antincendio e l’agibilità dal punto di vista igienico sanitario. Nelle prossime settimane la Provincia darà avvio ai relativi lavori di ristrutturazione e adattamento della struttura. 

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Max Benedikter Di., 30.04.2024 - 22:42

Bolzano non può fare finta di essere IL capoluogo, la città più bella e attrattiva per chi viene da fuori. Non puoi voler essere attrattivo per gli studenti, manager ed alti funzionari e mentire che lo stesso non vale per i migranti in cerca di un futuro migliore. Semplicemente mentono.
Una città moderna in un contesto globale può e deve trovare delle soluzioni dignitose e non nascondere la testa sotto la sabbia. Non riescono nemmeno ad aiutare quelli che lavorano! C'è da vergognarsi.

Di., 30.04.2024 - 22:42 Permalink
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Andres Pietkiewicz Mi., 01.05.2024 - 12:44

Antwort auf von Max Benedikter

Posso solo essere d'accordo con il punto di vista di Max Benedikter. Sono già 10 anni che si parla di emergenza e non si è mai strutturata una accoglienza degna di questo nome.Purtroppo, Comune e Provincia non si sono dimostrati all'altezza nella gestione dei fenomeni migratori. Rimpiango la S.ra Stocker, unico esponente politico che aveva dimostrato profonda cultura e umanità riguardo l'inclusione.

Mi., 01.05.2024 - 12:44 Permalink
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patrizia zambai Mi., 01.05.2024 - 18:56

E soprattutto non si tratta di un' emergenza. Ogni città del mondo si trova a dover accogliere un certo numero di persone svantaggiate. Inoltre molte di loro hanno un lavoro e pagherebbero volentieri un affitto se avessero la possibilità di trovare un alloggio...

Mi., 01.05.2024 - 18:56 Permalink