Sempre un’ottima riflessione…
Sempre un’ottima riflessione, che fa scaturire una serie di spunti di approfondimento.
Da cittadino di questa terra posso dire che la politica locale tutta è sempre più slegata dai problemi reali della popolazione. I soggetti politici sono SEMPRE gli stessi, ed è difficilissimo qualsiasi ricambio generazionale. È da parecchio tempo che non si ascolta più la popolazione, e i partiti stessi, o movimenti, non si pongono più la domanda di chi e cosa vogliamo rappresentare. E qui si capisce la nascita delle liste civiche. La disaffezione è più marcata nella realtà italiana ma sta arrivando pure in quella tedesca. Dove una SVP è intenta tutta a cercare di fermare qualsiasi cambiamento evolutivo, come se anche fra cent'anni potessero esistere ancora i contadini, i vigneti e un turismo, di cui non si capisce bene ancora il confine. Mentre in realtà il mondo evolve, e in qualsiasi campo, dalla medicina, nella tecnologia, nei trasporti e in tanti altri aspetti. E tale cambiamento interessa tutti noi ogni istante della vita, volenti o no. È un mondo sempre più globalizzato e interconnesso e quello che succede a migliaia di chilometri interessa sempre di più noi.
La politica non si è evoluta ma semmai ha avuto un'involuzione perché non è cambiata ma si è limitata a definire degli slogan sterili e a posizionarsi per mera tradizione. E non è l'unica, perché penso anche alla realtà dei sindacati, che si trova nella medesima situazione. Oggi nel 2024a non si capisce minimante perché esistano una serie di sigle quando il sindacato dovrebbe essere UNICO e DEMOCRATICO al suo interno. Non esistono più ideologie che giustifichino una divisione.
La morale di tutto è che chi non cambia, sempre e comunque, è destinato a estinguersi.
Il proble a serio è che se la gente non va a votare la democrazia muore. E se non c'è democrazia arriva la dittatura. Ma se chi fa politica non lo capisce non posso farci nulla.