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Gesellschaft | La realtà del lavoro

Siamo diventati ricchi

In un incidente alla zona industriale di Bolzano, sei operai coinvolti di cui cinque feriti ed uno purtroppo morto.
Sono tutti stranieri.
Hinweis: Dieser Artikel ist ein Beitrag der Community und spiegelt nicht notwendigerweise die Meinung der SALTO-Redaktion wider.
Aluminium Bozen
Foto: SALTO
  • L’esplosione nella fabbrica dell’alluminio di Bolzano mi ha colpito fortemente: sei operai con ustioni gravi. Non è il primo infortunio di questo tipo nella zona industriale di Bolzano e ricordo in particolare quello della fabbrica di pannelli truciolari che provocò addirittura tre morti. Ma la novità rispetto al passato è un’altra: tutti e sei gli operai ustionati sono stranieri originari del Senegal, Tunisia, Albania. Quella fabbrica, quella zona industriale, quelle industrie pesanti sono state da sempre l’insediamento storico dei lavoratori italiani di Bolzano. Sin dalla loro fondazione negli anni ’30, le fabbriche della “zona”, Montecatini, Acciaierie, Lancia, Magnesio avevano rappresentato, assieme all’edilizia, il naturale sbocco occupazionale per i bolzanini e per i nuovi arrivati dalle altre regioni italiane. Ora non è più così: molti posti di lavoro nell’industria pesante vengono coperti prevalentemente dagli stranieri. Il mondo del lavoro è cambiato radicalmente e, se non ce ne fossimo accorti, ce lo ricorda questo ultimo grave infortunio in fabbrica. Gli altri segni di un cambiamento epocale li ritrovo uscendo di casa e notando le inconfondibili biciclette delle badanti (straniere) parcheggiate davanti al cancello - il giardiniere albanese é già al lavoro - imbattendomi poi nel giovane rider straniero che consegna cibo nel vicinato, arrivando al mercato degli ambulanti tra i quali sono sempre più quelli di origine straniera, finendo poi al supermercato con giovane efficiente cassiera straniera. Passando per un cantiere edile dal quale escono le voci degli operai, ma non sento le lingue locali italiana e/o tedesca. I lavori più pesanti, ma ora anche tanti altri, non vengono più coperti dai “locali”.

    Leggo nelle statistiche provinciali che tra i nuovi assunti, 2 su 3 sono stranieri. Le motivazioni di questo cambio epocale sono tante e non sarà questo breve post a illustrarle.

    Una motivazione, però, mi azzardo a richiamarla: forse noi “locali”, essendo generalmente diventati più ricchi, abbiamo giustamente la possibilità di “scegliere” tra i lavori.

    E’ una bella conquista, che non era dei nostri genitori e non lo è nemmeno (ancora) per molti immigrati.

    Esserne consapevoli.

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Profil für Benutzer Hans Punter
Hans Punter Mo., 24.06.2024 - 10:16

E i nostri vanno all'estero perche ci si guadagna di piu`e le prospettive di carriera sono migliori. E in piu`costa meno la vita e in particolare la casa.

Mo., 24.06.2024 - 10:16 Permalink
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Profil für Benutzer Massimo Mollica
Massimo Mollica Mo., 24.06.2024 - 17:54

Nella tragicità dei fatti trovo molto bella questa considerazione. Credo che questa situazione sia tipica di tutti i paesi occidentali. E ricordiamo che questa fabbrica, molto distante alla maggiornaza della popolazione, contribuisce, con le tasse,a foraggiare lo stato sociale della popolazione stessa. E quindi scuole, ospedali e case di riposo. Tra le tante cose tristi di questa vicenda emerge comunque una totale mancanza di integrazione. Ci siamo noi, e a volte (molto poco) loro...

Mo., 24.06.2024 - 17:54 Permalink