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“Inflazione? Servono 170 euro al mese”

Il segretario provinciale di Ago Stefano Boragine sull’erosione degli stipendi: “Così il pubblico impiego perde attrattività. Rischiamo tante esternalizzazioni”.
stipendi salario
Foto: Nataliya Vaitkevich
  • SALTO: Da poco si è tenuta l'assemblea di AGO, l’organizzazione sindacale autonoma degli enti locali dell’Alto Adige. Quali sono i punti principali che avete affrontato? 

    Stefano Boragine: Ci siamo incontrati attraverso la formula classica dell'assemblea sindacale, abbiamo coinvolto tutti i colleghi di tutti i comparti, quindi provincia, comuni, comitati comprensoriali, azienda sanitaria, per aggiornarli sulla contrattazione collettiva che stiamo svolgendo a palazzo Widmann. Abbiamo avuto interesse ad informarli che non ci saranno nuovi stipendi per gli attuali dipendenti, l’idea della Provincia è di introdurne di nuovi per i futuri assunti. 

    Qual è il problema con gli stipendi attuali in Alto Adige?

    Che non sono proporzionati al resto. Quello che a noi preme adesso è sanare l'inflazione del 2022, che è stata molto alta. Con il precedente contratto ci hanno solo dato degli anticipi, una tantum che non ha sanato il gap inflattivo tra il dovuto e quello che ci è stato dato. Attraverso i nostri conteggi, sulla base dei vari profili professionali, abbiamo stimato che servirebbe un importo pari a 85 milioni solo per il 2022 per fare fronte all’inflazione.

    Di che fondi dispone la Provincia?

    Sappiamo che per il triennio 2024-2026 la Provincia ha stanziato 250 milioni, con il nuovo assestamento sono stati stanziati ulteriori 100 milioni. Al momento non è chiaro come verranno impiegati i fondi, sappiamo già che 60 milioni saranno dedicati alla sanità. C’è però la necessità di intervenire in svariati altri settori, ci sono pochi soldi e non sono sufficienti a compensare l'inflazione del 2022.

  • AGO, l’organizzazione sindacale autonoma degli enti locali dell’Alto Adige: Da sinistra Sigrid Pichler, Stefano Boragine, Karin Angerer e Johan Mayr Foto: SALTO
  • Rispetto al singolo lavoratore di che cifre parliamo?

    Per fare una stima, considerando i 9 livelli e le varie qualifiche funzionali, servirebbero circa 170 € a testa mensili lordi in più per 50.000 dipendenti, con un risultato pari a 85 milioni. Le nostre paghe sono ferme da oltre 10 anni… Abbiamo osservato quanto i dipendenti pubblici hanno potuto guadagnare in 20 anni al giorno ed è emerso che in alcuni anni addirittura lo stipendio è salito di meno di 1 € al mese. 

    Qual è la risposta da parte delle istituzioni?

    Attraverso le varie segnalazioni che facciamo sono saltati fuori altri 100 milioni. Abbiamo concordato che in autunno faremo una manifestazione per dare un ulteriore segnale che servono soldi, soldi veri. Questo è il tema se vogliamo compensare ed attirare anche nuove professionalità nel pubblico impiego. Non ci sono più gli stipendi pubblici degli anni '80, ci si spende da altre parti, nel privato, dove c’è un clima organizzativo diverso, un benessere organizzativo diverso, una retribuzione diversa, anche più alta o addirittura dei benefit. 

    Secondo lei il settore pubblico sta perdendo attrattività?

    Si. L'attrattività è un termine volatile, sono anni che se ne parla ma con proposte poco concrete. Le faccio un esempio, l'altro giorno parlavo con una collega che lavora a Innsbruck, infermiera a 32 ore, con un netto di 2.900 €. Qui un’infermiera a 38 ore può arrivare a prendere 2100 euro netti. La Provincia pensa che aumentando di un 10% l'ingresso dei nuovi dipendenti possa attirare nuove figure, ma non è così semplice. Ci sono amministrazioni che hanno iniziato già ad esternalizzare tanti servizi amministrativi nel settore dei comuni e soprattutto in quello dei servizi sociali, dove tanto professionalità sono svilite.

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K V Mo., 08.07.2024 - 17:33

"Ci sono amministrazioni che hanno iniziato già ad esternalizzare tanti servizi"
Das Ziel der Politik ist mMn die Schwächung der öffentlichen Dienste, damit dieses Feld den privaten Unternehmen überlassen werden muss. Sanität, Bildung und Infrastrukturen sind öffentliche Bereiche, welche der privaten Gewinnschöpfung unterworfen werden sollen. Klassische neoliberale Strategien, die in den letzten Jahren insbesondere in der Gesundheitsversorgung forciert wurden.

Mo., 08.07.2024 - 17:33 Permalink
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Salto User
Manfred Gasser Mo., 08.07.2024 - 21:14

"..... servirebbero circa 170 € a testa mensili lordi....".
Für 10 Jahre ist das wohl ein Witz, oder? Die Gewerkschafter sollten mal nachrechnen, wie stark der Kaufkraftverlust die letzten 10 war, und dann nochmal über eine angemessene Forderung nachdenken.

Mo., 08.07.2024 - 21:14 Permalink
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Salto User
nobody Mo., 08.07.2024 - 23:21

KV, sie haben den Nagel auf den Kopf getroffen. Die einzige Politikerin die ich kenne, die diese Missstände anprangert, ist Wagenknecht. Wohl deswegen wird sie diffamiert und angefeindet. Und in Südtirol fehlt eine Oppositionspartei, die den neoliberalen Machenschaften entgegenwirkt. Ich hoffe noch immer auf TeamK und Holzeisen. Die beiden hätten das Potenzial, den Mittelstand zu verteidigen. Wer das wirklich will, darf sich allerdings nicht mit den Brüdern verbrüdern. Da sehe ich eher das Problem bei TeamK. Es fehlt wohl doch eine richtige Alternative.

Mo., 08.07.2024 - 23:21 Permalink