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Viaggio d’andata senza un ritorno?

Funivia del Virgolo, il vicesindaco Konder e l'assessore Fattor rispondono al Team K: "Il progetto Novello non è fattibile, per la stazione a monte è ipotizzabile l'esproprio. Prolungamento sino al Colle? È ancora lontano".
Funivia del Virgolo
Foto: Comune di Bolzano
  • “Grazie per questo passo concreto verso la riqualificazione”, premette Matthias Cologna, “il Comune ha avuto coraggio a prendere in mano la questione Virgolo, lo trovo molto positivo”. Ma, detto questo, il consigliere comunale del Team K vuole vederci chiaro riguardo allo studio di fattibilità di una nuova funivia da piazza Verdi al Virgolo elaborato dall’ingegnere Massimo Calderara e presentato in pompa magna dalla Giunta comunale di Bolzano. Un progetto che nasce sulle ceneri dell’impianto a fune proposto da Heinz Peter Hager per conto della SIGNA, nell’ambito del progetto (poi naufragato) di portare il museo di Ötzi sul Virgolo.

  • Lo studio accantonato

    Già il progetto dell'architetto Novello prevedeva una funivia che partendo dal Drusetto (lo spazio verde accanto all’Eurac) raggiunga il Virgolo, sentieri culturali per raggiungere la sommità della collina, la ristrutturazione degli immobili esistenti per un'offerta in termini di ristorazione, un nuovo parco tematico e nuovi spazi per l'Eurac stesso. Con un un ordine del giorno del Team K al bilancio 2023-2025, il Comune di Bolzano ha quantificato nel luglio 2023 il progetto Novello in 35 milioni di euro, compresi 6 milioni di espropri e una funivia dal costo di 14,7 milioni di euro.

  • Il progetto Novello: la stazione a valle della funivia partirebbe dal Drusetto di Viale Trieste. Foto: Comune di Bolzano
  • “Il progetto Novello aveva una cornice: a cosa servirà la funivia, solo per portare all’albergo oppure alla Ringpromenade? Il Virgolo verrà riqualificato o la funivia sarà al servizio del privato massimizzando i profitti? Per quale motivo l'ipotesi di tracciato dal Drusetto al Virgolo non è stato considerato?” domanda ora il Team K, chiedendo all’amministrazione come si profilerebbe l’ingresso dei privati nella società della funivia del Colle – ventilata da sindaco e vicesindaco –, a che punto è l'interlocuzione con la nuova proprietà del Virgolo, se nei 19 milioni di costi stimati per la funivia è compreso l’esproprio a monte e se l’amministrazione intende costruire altri impianti pubblici sul Virgolo. “Serve una pianificazione complessiva” sostiene Cologna.

  • La risposta della Giunta

    “Stiamo per entrare in un orizzonte temporale di 5 anni, dopo aver aspettato per 50” chiarisce subito il vicesindaco Stephan Konder, “ora siamo alla fase zero, abbiamo fatto il primo passo per il primo tronco sino al Virgolo, il secondo tronco fino al Colle è pensabile nei prossimi 15 anni, serve prima l’interramento dei cavi dell’alta tensione da parte di Terna e per ora non c’è l’intenzione di intervenire”. Lo conferma anche l’assessore alla mobilità Stefano Fattor: “Il secondo troncone è di difficilissima realizzazione, la funivia del Renon passa vicino a cavi di media tensione, questi sono di alta. Perciò per ora lo abbiamo accantonato a favore del primo”.

  • Il sindaco Renzo Caramaschi, l'ingegnere Massimo Calderara, il vicesindaco Stephan Konder: insieme con lo sguardo rivolto al Virgolo. Foto: Comune di Bolzano
  • Riguardo ai costi di 15 milioni di euro per il progetto Novello, secondo Konder “sarebbero raddoppiati o triplicati. Poi dal Drusetto servirebbero tre piloni,  tre minuti di viaggio con una portata oraria di sole 400 persone. Col nuovo progetto Calderara si passa a mille persone, è una cabinovia e si sale in un minuto e otto secondi”. Fattor annuisce: “Il Drusetto è scollegato a tutto, sarà occupato per almeno 7-8 anni dalle scuole Ada Negri, von Aufschneiter e infine Archimede. Inoltre da lì l’impianto avrebbe avuto un percorso in diagonale”. Per quanto riguarda la stazione a valle pensata dalla SIGNA, “era rischiosa a livello di sicurezza perché sarebbe sorta sopra il tunnel del Waltherpark, con tutti i rischi connessi all’anti-incendio” ricorda Fattor, “ora abbiamo un progetto molto dettagliato grazie a un incarico diretto, anziché uno di quei rendering a cui ci ha abituato il dottor Hager che non funzionano dal punto di vista né statico né tecnico”.

  • Il progetto VivaVirgolo targato SIGNA: la stazione a valle della funivia sopra all'imbocco del tunnel di via Alto Adige. Foto: VivaVirgolo
  • “Con la stazione a valle al posto dell’ingresso del parcheggio riqualifichiamo tutta l’area”, sottolinea Konder, che sulla stazione a monte aggiunge: “Bisogna vedere se ci sarà un esproprio o se si troverà un’altra strada. Può esserci la partecipazione di uno o più privati. Va trovata una convergenza tra pubblico e privato col benessere di tutti”. “Qualora l’intervento sia di interesse generale, si può arrivare a un finanziamento provinciale del 65%”, ma intanto “ora inizieranno le interlocuzioni col privato, ma certamente lassù dovrà accadere qualcosa. Da parte nostra, si potrebbe pensare alla costruzioni di impianti sportivi o una nuova piscina”, conclude il vicesindaco.

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Massimo Mollica Fr., 25.10.2024 - 09:26

Faccio notare alcune cose.
Al netto di un discorso, che a un osservatore esterno, sembra fatto da ipotetici reali che hanno la patria potestà sulle persone e le cose. Della serie: facciamo, espropriamo, costruiamo (con i soldi degli altri) e quindi decidiamo noi, e il volere dei cittadini non è pervenuto. Al netto di questo che però è solo una mia personalissima impressione, e quindi un problema mio, credo che questa sia, per contro, la prima volta che leggo, con mio massimo stupore, un dibattito pubblico dove vengono esposti pareri differenti su come si vuole recuperare un pezzo della nostra città, salvandone la sua storia. E' la prima volta che vedo esporre delle motivazioni su determinate scelte e controbatterne su altre. Cercando pure di motivarle.
Bolzano Bozen rimane sostanzialmente una città bloccata, dove l'unico vero grande evento è quello portato avanti da un'iniziativa privata, che ha avuto un parerte maggioritario da parte dei cittadini (ricordatevelo!). Bloccata per convinzioni, interessi partitici e pure economici. Ma, lo ripeto, per la prima volta, sembra che vengano spiegate certe scelte e criticate in modo costruttivo altre. E pazienza se, ai miei occhi, gli interlocutori sono troppo conservatori, rispetto al mio sentire progressista. Almeno c'è un briciolo di dibattito, che, se fosse aperto alla cittadinanza, stimolerebbe anche la pertecipazione, e sicuramente la gente ritornerebbe a votare. Sempre che lo si voglia nelle stanze dei bottoni.

Fr., 25.10.2024 - 09:26 Permalink
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M A Fr., 25.10.2024 - 13:51

...e come primo passo, perchè non aprire il collegamento pedonale tra il binario 1a della stazione e il vano scale (ingresso sottopassaggio) in piazza Verdi?
Prendere in mano una chiave, aprire un portone che fino a un paio di anni fa era sempre aperta, costerebbe molto meno di una nuova funivia!
Lo stesso vale per il collegamento tra la stazione (binario 1) e la stazione degli autobus!

Fr., 25.10.2024 - 13:51 Permalink