Gesellschaft | Paragoni

Il Sudtirolo non è la Striscia di Gaza

Ulli Mair reagisce alla disponibilità, dichiarata dal Landeshauptmann, di accogliere in Sudtirolo un numero maggiore di immigrati.

Qualche giorno fa salto.bz aveva diffuso la mappa interattiva in base alla quale era possibile comprendere, mediante una semplice sovrapposizione di spazi geografici, la reale entità della Striscia di Gaza. Qualcuno si sarà dunque sorpreso di scoprire che una delle aree più turbolenti del pianeta corrisponde all'incirca alla zona della Bassa Atesina. Un paragone ovviamente limitato alle dimensioni, visto che le differenze tra le due entità sono abissali. Paragone però anche suggestivo, e infatti ripreso poi addirittura da Arno Kompatscher, che ne ha parlato a proposito della disponibilità ad accogliere un numero maggiore di immigrati sul nostro territorio.

A questa apertura è seguita la reazione della destra tedesca, esemplificata dalle parole durissime della ex Obfrau dei Freiheitlichen Ulli Mair: “Es ist schlichtweg unglaublich, unpassend, niveaulos und intellektuell beschämend, wenn Landeshauptmann Arno Kompatscher die Südtiroler zur Aufnahme von mehr Flüchtlingen drängt und dabei einen unsäglichen Vergleich mit dem Gaza-Streifen anstellt. Wenn Kompatscher betont, dass im Gaza-Streifen, der wesentlich kleiner als Südtirol sei, und 1,7 Millionen untergebracht sind, weshalb auch Südtirol mehr Einwanderer aufnehmen kann, dann beweist er, dass er wohl einiges nicht verstanden hat. Einen derart unsäglichen Vergleich hat wohl noch kein Südtiroler Landeshauptmann in den letzten 50 Jahren angestellt!”.

Pare che la signora Mair non abbia ancora capito la differenza fra immigrati e profughi. Se fra contare soldi ed inveire contro tutto ciò che non è sudtirolese trova due minuti liberi glielo spiego volentieri io.

Do., 28.08.2014 - 12:04 Permalink

Auch mich hat die Einblendung des Gaza-Streifens in die Südtiroler Kartographie getroffen, und ich fühle mich voll auf der Seite der unterdrückten Palästinenser. Zumal die westlichen Regierungen wie z.B. Frau Merkel sich einseitig an die Seite der israelischen Unterdrücker stellen, finde ich die Haltung Kompatschers bemerkenswert. Möge die fremdenfeindliche Dame, wenn sie schon keine Solidarität spürt, wenigstens daran denken, dass durch die Global-Finanz-Spekulationen ganze Erdteile in den Hunger und damit in die Flucht getrieben werden: Siehe Schumann, Die Hungermacher!

Mo., 01.09.2014 - 11:58 Permalink