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Iveco fornirà cingolati all'esercito

Siglato l'accordo con Leonardo: fino al 15% della joint venture con Rheinmetall per la fornitura di componenti. L'obiettivo: rinnovare la flotta con 280 carri armati.
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Foto: Hannes Prousch
  • E' ufficiale. Iveco Defence Vehicles (Idv) si unisce a Leonardo come fornitore nella produzione di veicoli cingolati da combattimento per l’Esercito italiano. L’azienda avrà una quota di lavoro compresa tra il 12% e il 15% delle attività complessive nella joint venture tra Leonardo e il gruppo tedesco Rheinmetall. L’alleanza, formalizzata lo scorso ottobre in seguito al memorandum d’intesa siglato a luglio, punta alla maxi-commessa decennale da 23 miliardi di euro per ammodernare la flotta militare con 280 carri armati pesanti e oltre mille cingolati leggeri.

    Oltre all’importante fornitura per l’Esercito, l’intesa guarda anche ai mercati internazionali, con prospettive per un programma europeo di carri armati di nuova generazione, in un settore stimato in 50 miliardi di euro nei prossimi dieci anni. Sul coinvolgimento di Idv, l’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani, ha sottolineato che “tutte le strade sono aperte” per una futura collaborazione e ha ventilato la possibilità di un’acquisizione, sebbene al momento l’ipotesi non sembri matura.

    Idv ha recentemente firmato un accordo preliminare con Leonardo per la fornitura di componenti per i prossimi contratti nell’ambito della partnership con Rheinmetall. La società di Bolzano del gruppo Iveco ha evidenziato che il progetto sfrutterà le proprie competenze in sistemi avanzati di propulsione e tecnologie di protezione militare, garantendo che una parte rilevante delle forniture sia realizzata in Italia. La joint venture prevede infatti una suddivisione paritaria delle attività tra Leonardo e Rheinmetall, con il 60% del lavoro svolto in Italia.

    L’accordo, secondo Idv, permetterà all’azienda di rafforzare il proprio ruolo nello sviluppo di veicoli per difesa e protezione civile, in linea con un portafoglio ordini che, nel 2023, ha superato i 4 miliardi di euro.

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Christian I Di., 12.11.2024 - 16:58

Poco tempo fa alla radio locale girava la notizia che l'IVECO era l'unica impresa in Alto Adige ad aver un bilancio fortemente positivo... bella cosa la guerra, fa girare i soldi... tanti soldi! Tanti soldi = tanti interessi... grossi interessi!

Di., 12.11.2024 - 16:58 Permalink
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Salto User
nobody Mi., 13.11.2024 - 21:14

Europa muss im Stande sein, sich militärisch zu verteidigen. Verglichen mit der wirtschaftlichen Stärke ist es militärisch ein Nichts und muss sich unter dem Rockzipfel der USA verstecken. Damit ist es den USA ausgeliefert. Besonders schlimm, wenn die Amis dann auf uns rumtrumpeln.

Mi., 13.11.2024 - 21:14 Permalink
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Salto User
Manfred Gasser Mi., 13.11.2024 - 21:53

Antwort auf von nobody

Militärisch vrteidigen vor was oder wem? Die Amis werden uns nicht angreifen, nicht mal unter Trump, Russland hat allein, wenn man das Nukleararsenal mal rauslässt, nicht die Mittel Europa ernsthaft zu gefährden. Und wenn die Chinesen kommen, naja, die haben mehr Soldaten als Europa Einwohner hat.....

Mi., 13.11.2024 - 21:53 Permalink
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Josef Fulterer Do., 14.11.2024 - 20:51

Panzer sind ein schon längst überholtes Kriegsspielzeug.
Sind die italienischen Politiker tatsächlich so schwachsinnig, dass ihnen die Generäle dafür 50 Milliarden € abschwatzen können?

Do., 14.11.2024 - 20:51 Permalink