Politik | Caso Benko/Hager

Hager “influencer” su palazzo Widmann?

Nelle carte dell’inchiesta Hager riferisce la vicinanza con Kompatscher in chat ed intercettazioni: “Senza di noi Arno rischierebbe di non essere più seduto qui”. Spunta la chat di gruppo “Weihnachtsessen”, Köllensperger: “Lui e il partito parte del sistema”.
Palazzo Widmann, sede della Giunta provinciale
Foto: Fabio Brucculeri - ASP
  • Che rapporti c’erano tra la pubblica amministrazione altoatesina il magnate austriaco Renè Benko, il commercialista altoatesino Heinz Peter Hager e l'imprenditore di Arco Paolo Signoretti? È quello su cui la Procura di Trento lavora dal 2019, anno in cui è partita la maxi-inchiesta che ruota attorno al giro di presunti affari illeciti e speculazione edilizia in Regione che ha portato a 9 arrestati in misura cautelare e 77 indagati. Tra gli atti di indagine emerge più volte il nome di vertici dell’amministrazione pubblica altoatesina, tra cui anche quello del Presidente della Provincia Arno Kompatscher

    Secondo gli inquirenti una componente fondamentale che ha permesso alla “associazione a delinquere” di prosperare sarebbe stata proprio l’interlocuzione privilegiata con la pubblica amministrazione locale. Il compito di far funzionare i rapporti con i soggetti ai vertici della PA sarebbe stato svolto per conto di Benko da Heinz Peter Hager, definito nelle intercettazioni dai suoi diretti collaboratori “l’influencer di tutti”. Nel corso delle indagini, la Procura avrebbe riscontrato una vicinanza tra il commercialista altoatesino e i vertici politici della Provincia tale da generare diversi malumori tra chi lavorava nel pubblico. In alcune intercettazioni Hager sarebbe stato infatti accusato di avere “una certa influenza nei confronti del Presidente della Provincia”, tanto da far ritenere alcuni – si legge nelle carte della Procura - che Arno Kompatscher fosse una “marionetta” nelle sue mani. 

  • Heinz Peter Hager: durante una conferenza stampa nel cantiere di WaltherPark. Foto: Seehauserfoto
  • Le intercettazioni ed il gruppo whatsapp

    Il rapporto con Kompatscher emergerebbe, secondo le indagini, da alcune affermazioni del commercialista bolzanino. Esisterebbe anche un gruppo WhatsApp denominato “Weihnachtsessen”, in cui assieme ad Hager e al presidente della Provincia, ci sarebbero anche personalità di spicco altoatesine (banchieri e industriali).

  • Arno Kompatscher: "Ma non esiste questa fantomatica funzione di consulente del Landeshauptmann, era falsa una volta come lo è ora" Foto: Seehauserfoto
  • Una componente onnipresente nella ricostruzione degli inquirenti è l’orgoglio di Hager per questo presunto rapporto privilegiato con i vertici della Provincia di Bolzano, di cui il commercialista si farebbe vanto proprio in riferimento a Kompatscher, definendolo “più neutro” del governatore trentino Maurizio Fugatti. Secondo la Procura, infatti, Hager sarebbe convinto che il ruolo dei vertici politici “non è fare politica, ma di fare in modo che le cose proseguano”, come da lui affermato nelle intercettazioni mentre parlava con un suo collaboratore. Un’influenza che Hager definirebbe fondamentale per la vita e la morte delle carriere politiche locali. Nelle intercettazioni effettuate dagli inquirenti emergerebbe infatti come sia lo stesso Hager a dire che il presidente della Provincia Arno Kompatscher, senza di loro, “rischierebbe di non essere più seduto qui”. 

  • “Lui e il suo partito fanno parte del sistema”

    Da martedì, giorno delle maxi perquisizioni, diversi leader politici hanno commentato le vicende emerse dagli atti d’indagine. Paul Köllensperger, a capo del partito di opposizione Team K, in un post su Facebook ha scritto: “Ecco che il Landespautmann Kompatscher finge di non conoscere Hager, ma le accuse della Procura dimostrano che aveva un gruppo WhatsApp privato con Hager. Personalmente ricordo fin troppo bene che mi chiese di ritirare la mia interrogazione contro Ötzi sul Virgolo. Per me non c'è nulla di sorprendente in queste rivelazioni. Lo dico da molti anni. Altre persone influenti in Alto Adige hanno fatto esattamente la stessa cosa per anni. La domanda è: Kompatscher voleva fare piazza pulita di questi intrighi all'interno e all'esterno del partito. L'ha fatto? Oggi lo sappiamo: no, non l'ha fatto, e lui stesso fa parte del sistema, lui e il suo partito”.

  • Il post su facebook Foto: Facebook
  • Toni simili provengono dai Verdi. La consigliera Brigitte Foppa ha infatti dichiarato: “Abbiamo visto Hager andare e venire per anni da Palazzo Widmann e, durante il periodo dell'accordo Benko sul centro di Bolzano, lo si vedeva quasi quotidianamente. Lorenzo Barzon, invece, è stato assistente di vari membri della maggioranza, e lo è anche attualmente”.

    Sulla presunta vicinanza ad Hager, il Presidente Kompatscher ha già replicato martedì: “Conosco Heinz Peter Hager da quando ha avuto un incarico da consulente, dato dalla Giunta Durnwalder, per trovare una via d’uscita dal caso SEL. In quel caso aveva fatto un ottimo lavoro. Ma non esiste questa fantomatica funzione di consulente del Landeshauptmann, era falsa una volta come lo è ora. Certamente Hager ha avuto dei rapporti con la Provincia, ho avuto molte occasioni di avere a che fare con lui come imprenditore, anche con progetti di riqualificazione urbanistica cui era interessato nella sua veste imprenditoriale ma che non sono stati approvati: nel caso di Ötzi la Giunta provinciale ha preso altre decisioni”.

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K V Do., 05.12.2024 - 19:31

In Österreich haben whatsapp chats schon so manchen Kopf rollen lassen. Da fällt mir rein zufällig gerade der Spruch von Thomas Schmidt ein: "Als Volksparteiler ist man die Hure der Reichen" ...oder so ähnlich ;-)

Do., 05.12.2024 - 19:31 Permalink
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Luca Marcon Do., 05.12.2024 - 19:44

E Christoph Franceschini, che fine ha fatto?
Ma come: questo po' po' di bomba scoppiata in redazione (non piombata come scritto in un altro articolo, quello semmai è il macigno) e neanche un pezzo dal giornalista storico di salto?
Cosa diavolo succede?

Do., 05.12.2024 - 19:44 Permalink
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Salto User
nobody Do., 05.12.2024 - 21:32

Nordio schützt nicht vor der öffentlichen Wahrnehmung und der sozialen Kontrolle. Nicht umsonst rutscht die Partei von Wahl zu Wahl stetig ab. Der Filz ist zu dicht um rechtzeitig ausgemerzt zu werden. DC, CDU, ÖVP und.a. haben gezeigt, was passiert, wenn man den Wähler zu lange und zu augenscheinlich für dumm verkauft.

Do., 05.12.2024 - 21:32 Permalink