Chronik | Sicurezza

Zone rosse anche a Merano e Bressanone?

Nel Comitato ordine pubblico si è discusso se estendere ad alcune vie e piazze dei centri urbani più grandi i Daspo previsti a Bolzano per allontanare i soggetti molesti. Il questore Paolo Sartori "Prima faremo un monitoraggio".
Polizia, Questura
Foto: Questura di Bolzano
  • A Milano sì, a Bolzano pure,  già da tempo, a Roma no. A livello nazionale si fa intenso il dibattito sull’istituzione di zone rosse nelle quali per le persone particolarmente moleste, minacciose o aggressive e che abbiano determinati precedenti è in vigore un divieto di “stazionamento”. Su invito del ministro Piantedosi il prefetto ha deciso di adottare la misura nel capoluogo lombardo, mentre il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, si è rifiutato dicendo di essere disposto a istituire zone a vigilanza rafforzata ma non le zone rosse, poiché “così i problemi si sposterebbero semplicemente da un'altra parte”.

    A Bolzano, invece, le zone off limits sono in vigore e pienamente operative da qualche anno, da quando è in vigore il Regolamento di polizia urbana del Comune (art. 23). Funziona così: ricevuta la segnalazione il sindaco Renzo Caramaschi per primo emette un Daspo e se la persona non lo rispetta poi arriva quello del Questore. 

    Del tema si è parlato stamani  (8 gennaio) nel Comitato per l’ordine pubblico presieduto dal Prefetto, Vito Cusumano. “Va detto – spiega il Questore Paolo Sartori – che qui non ci sono problemi di criminalità paragonabili alle grandi città e li provvedimenti riguardano perlopiù  situazioni di 'degrado urbano'. Detto questo le forze dell’ordine fanno già rispettare le misure nel capoluogo. Nel Comitato si è discusso della possibile estensione dell’istituzione di zone rosse nei due comuni più grandi, Merano e Bressanone. Come Forze dell’ordine faremo un monitoraggio e valutermo se è il caso di istituirle in alcuni luoghi e poi faremo una proposta che dovrà essere naturalmente discussa con i Comuni interessati”.

    Ma chi può essere allontanato da queste zone? "Soggetti che assumono atteggiamenti aggressivi, minacciosi o molesti, e risultino destinatari di segnalazioni dell’autorità giudiziaria per reati in materia di stupefacenti, contro la persona, contro il patrimonio per i delitti di furto con strappo, rapina, danneggiamento, invasione di terreni ed edifici, detenzione abusiva di armi od oggetti atti ad offendere e che costituiscano un concreto pericolo per la sicurezza pubblica, tale da ostacolare la libera e piena fruibilità delle infrastrutture del trasporto e delle aree urbane individuate".

    Nel capoluogo sono considerate zona rossa: piazza Walther, piazza Parrocchia, piazza Gries, piazzetta Anne Frank, via Ortles, piazza Mazzini, piazza e viale della Stazione, parco della Stazione, parco Alcide Berloffa, corso Libertà, via Renon, via Garibaldi, via Alto Adige, via Perathoner, piazza Verdi, via e Parco dei Cappuccini, piazza della Vittoria e parco del Monumento alla Vittoria, passaggio Nazim Hikmet, Piazza Anita Pichler e via Nicolò Rasmo.

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Josef Ruffa Mi., 08.01.2025 - 14:23

Per chi, cittadino non italiano, commette reati in Italia, dovrebbe esserci la pena accessoria "espulsione a vita dall'Italia".
Così potremmo fare a meno delle zone rosse.
In caso di reiterazione ... galera a vita in Italia.

Mi., 08.01.2025 - 14:23 Permalink