“Darwin, Nevada”

-
Giunge nella stagione del Teatro Stabile di Bolzano dal 27 febbraio al 2 marzo (giovedì h. 20.30, venerdì e sabato h. 19.00, domenica h. 16.00) al Teatro Comunale “Darwin, Nevada” il nuovo spettacolo di Marco Paolini, diretto da Matthew Lenton e coprodotto dal Teatro Stabile di Bolzano, Piccolo Teatro di Milano, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, Vanishing Point, Jolefilm in collaborazione con La Fabbrica del Mondo.
Marco Paolini compone narrazioni, Matthew Lenton crea teatro d’immagini e visioni. Darwin, Nevada è la loro creazione originale. Seguendo le tracce di Charles Darwin, sullo sfondo di una sperduta ghost town americana che porta lo stesso nome dello scienziato, cinque personaggi intrecciano le loro esistenze in un racconto di frontiere, spostamenti e migrazioni, di frammenti di storia della scienza, di conflitti e cambiamenti in corso. Ad affiancare Paolini in scena troviamo Clara Bortolotti, Cecilia Fabris, Stefano Moretti e Stella Piccioni. Sabato 1. marzo alle 11.00 nel foyer del Comunale di Bolzano Marco Paolini e gli interpreti dello spettacolo incontreranno il pubblico nell’ambito della rassegna Sottosopra il Teatro / Incontri fuori dal palco.
«Dopo aver portato in scena Galileo [ITIS Galileo] desideravo raccontare un altro capitolo della scienza» scrive Paolini nell’illustrare le motivazioni che l’hanno condotto a portare in scena uno spettacolo su Charles Darwin, un'altra figura cardine del pensiero moderno. «Galileo però è italiano e in qualche modo la sua storia, benché più remota nel tempo, non è così lontana da noi. Per di più, gli sono stati dedicati testi e film – vale per tutti il precedente di Bertolt Brecht – mentre ho trovato scarsi esempi di riduzioni cinematografiche relative a Darwin e poco o niente di teatrale. Inoltre, gli avversari di Galileo sono ben identificabili al di fuori di lui, mentre la vicenda di Darwin è più spigolosa, perché meno esplicitamente raccontabile come un conflitto… Per tutti questi fattori, avevo davvero voglia di parlarne in uno spettacolo» prosegue Paolini. Di Charles Darwin, al di là dell’indubbio valore della ricerca scientifica, lo appassiona la sua vicenda umana: la consapevolezza dell’impatto che i risultati delle sue ricerche avrebbero prodotto sulla società e sull’opinione pubblica e il clamore che ne sarebbe seguito.
“Darwin, Nevada” si ispira a due episodi realmente e recentemente accaduti collegandoli tra loro attraverso un’invenzione narrativa da cui prende il via l’azione scenica.
2001: la biblioteca dell’Università di Cambridge, che ha in custodia i preziosi taccuini di Charles Darwin, si accorge della sparizione di due volumetti. I manoscritti in cui lo scienziato aveva iniziato ad annotare le riflessioni che lo avrebbero condotto a formulare la teoria dell’evoluzione, saranno restituiti soltanto il giorno di Pasqua del 2022. Non è chiaro dove siano stati e che cosa sia loro successo nei ventidue anni intercorsi.
2023: una pioggia torrenziale travolge i partecipanti del Burning Man Festival in Nevada. Le decine di migliaia di persone, per lo più giovani, che vi partecipano si ritrovano impantanate in una distesa di acqua e fango. Tra loro ci sono Sue Ellen e Sunny, due ragazze che stanno fuggendo da quella tempesta a bordo del loro camper. Complici l’oscurità, l’adrenalina e il maltempo, travolgono un uomo. E da qui si parte: chi è quello strano personaggio che vaga portando con sé dei misteriosi libretti di appunti?
Intrecciando i loro linguaggi, Lenton e Paolini danno vita a una storia del presente, di cui Charles Darwin è il carburante, i personaggi sono il motore e i paesaggi sono il telaio e la carrozzeria.
-
I biglietti per lo spettacolo sono in vendita online sul sito www.teatro-bolzano.it e sull’App Teatro Stabile Bolzano. I biglietti sono acquistabili presso le Casse del Teatro Comunale di Bolzano aperte dal martedì al venerdì dalle 14.30 alle 19.00 e il sabato dalle 15.30 alle 19.00.
Bello spettacolo, ha fatto…
Bello spettacolo, ha fatto il pieno anche in quattro date a Trento