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Politik | Pace in Europa

Per un’Europa capace di difendersi

„La guerra non la vince nessuno“, affermano i pacifisti della "Rete Disarmo", dimenticando che l’Ucraina oggi farebbe parte dell’impero russo se non si fosse difesa.
Hinweis: Dieser Artikel ist ein Beitrag der Community und spiegelt nicht notwendigerweise die Meinung der SALTO-Redaktion wider.
Stein Ukraine Peace
Foto: Pixabay
  • Leggendo l'appello della Rete Pace e Disarmo „Europa di pace per tutti i popoli“, diffuso la settimana scorsa anche dal Centro per la Pace di Bolzano, mi è venuto il dubbio di non vivere nello stesso mondo. Un‘appello che non cita mai la causa della guerra in Ucraina, che, come semplice modo di fare pace, non chiede alla Russia di sospendere immediatamente ogni aggressione contro il suo popolo vicino. „La scelta armata fatta per difendere l’Ucraina dall’invasione russa, ha portato da 3 anni ad uno stallo evidente,“ si scrive. Quale altra scelta i pacifisti avrebbero generosamente concesso all’Ucraina? Prostarsi subito? „La via militare è un fallimento è l’evidenza dei fatti“ afferma la Rete Pace e Disarmo, ma sicuramente sono gli ucraini aggrediti che ne avrebbero fatto a meno, ma continuano a resistere e a difendere la loro libertà, i loro diritti e l‘autodeterminazione, valori che il testo dell'appello pacifista non cita con una riga. Con „pace“ i pacifisti sembrano intendere la resa delle armi incondizionata ed immediata, la cessione di tutti i territori occupati, nessun riconoscimento dei crimini di guerra compiuti dagli aggressori, perfino la rinuncia alla propria sicurezza come stato e popolo in futuro. Una pace da vasallo suddito?

    Forse gli autori di questo appello neanche si rendono conto che l’attacco a questo paese sovrano è stato lanciato perché l’Ucraina non aveva tutti i mezzi militari per difendersi. L'Ucraina è sopravvissuta a malapena grazie al sostegno militare europeo-americano con grandissimi sacrifici propri, ma ora sta per essere sganciata dagli USA, suo principale fornitore d’armi. La Russia ha invaso l’Ucraina anche perché sembrava preda facile, non sufficientemente armata o protetta da garanzie internazionali. Una tipica strategia di Putin, già seguita nella Cecenia, in Georgia, nella Crimea, nella guerra di Assad contro l’opposizione siriana. Se l’Ucraina già nel 2018 fosse stata  paese membro della NATO, come aveva richiesto e scritto nella sua Costituzione, l’invasione non avrebbe potuto esserci. L’apparente mancanza di protezione militare ha invitato la Russia all'invasione a tutto campo, non la l’effettiva capacità di autodifesa armata di un paese sovrano a cui l’Ucraina comunque ha un suo diritto. Tutto ciò nel credo dei pacifisti non semvra contare.

    L’Ucraina ora si trova fra l’incudine e il martello di uno stato fino ieri alleato che ora, governato da Trump, tende a stringere un deal con Putin, probabilmente mettendo ai margini anche i paesi europei. L’Ucraina, ricattata da Trump, dovrà rinunciare a parte del suo territorio, ma dovrà anche rinunciare alla condizione centrale per la sua stessa sopravvivenza, cioè a garanzie chiare e sufficienti di difesa militare all’interno di un sistema di sicurezza garantito da tutti i Paesi europei e da istituzioni internazionali? 

    Due cose in questa situazione sembrano scontate. Primo, se i Paesi Nato europei vogliono avere un posto al tavolo delle trattative di pace per l‘Ucraina, dovranno impegnarsi di più sul piano militare. Dovranno sostituirsi in buona parte agli USA nel sostegno al paese aggredito nella sua capacità difensiva contro la Russia che non rinuncierà  ai suoi interessi imperialisti neosovietici. Secondo, dovranno assumersi più responsabilità per garantire la pace o il cessate il fuoco impegnando proprie truppe di interposizione alla nuova cortina di ferro che nascerà all’est dell’Ucraina. E tutto questo non è fattibile senza un impegno militare comune europeo molto robusto e sostenuto. Quindi buoni motivi per dotarci di un programma comune di difesa dell’Europa libera.

    In parole povere: dopo l’aggressione del regime russo su vari fronti, non solo quello ucraino, per tutti gli europei in fondo dovrebbe essere più chiaro che vivere in Paesi più liberi, prosperanti, socialmente stabili, democratici e di diritto ha un costo. E lo ha anche il sistema di diritto internazionale alla base della pace e dell’ordinamento internazionale che va difeso. Altrimenti reggerà la legge del più forte. Per la Russia le carte e le delibere ONU sono carta straccia. Con un „alleato“ inaffidabile da un lato, e una dittatura disposta a tutto dall’altra, come europei resteremmo ricattabili. Cina, USA e Russia farebbero i loro deals con noi europei come spettatori inermi. Figuriamoci un’Europa indifesa, non capace di affrontare l’energia criminale del sistema Putin, non capace a far sopravvivere un’Ucraina libera. Altroché „Europa di pace per tutti i popoli“ come invocato dall’appello pacifista.

    Ora, con Trump al governo degli USA, l’Europa è costretta a farsi carico di più della propria sicurezza. Dovrà riguadagnare tanto terreno perso in decenni di troppa fiducia nell’alleato transatlantico. In prospettiva, gli USA saranno sempre più tesi a scaricare i costi della difesa europea sulle spalle degli europei. Non hanno del tutto torto. Per decenni i paesi europei hanno trascurato la propria sicurezza in termini militari e si troppo fidati sia di strategie di pace nei confronti della Russia per via del commercio e della diplomazia da una parte, dall’altra parte dello scudo nucleare americano. Recuperare più autonomia come continente libero significa più sforzi per una difesa efficace, più armi, più personale, più coordinamento dell‘armamento, ma una anche propria strategia militare comune e soprattutto un’unione politica basata  sulla volontà di difendersi.

    Paradossalmente, solo questo consentirà all’Europa di avere un nuovo ruolo di pace nel mondo – come invocato dai pacifisti – ma non il disarmo unilaterale, quindi una capitolazione ex ante davanti a chi continuamente aggredisce il sistema di diritto internazionale. Solo questo ci consentirà non solo di prestare aiuto a quei paesi che più si trovano esposti a pressioni e minacce reali, ma anche a garantire il sistema di regole internazionali alla base della pace. L’Europa di pace del futuro non si costruisce con tante frasi ingenue e gratuite per la pace e il disarmo, ma si costruisce riaffermando l'ordinamento internazionale e rafforzando la capacità di autodifesa.

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Peter Gasser Mi., 26.03.2025 - 09:32

Antwort auf von franz

Sie haben ein Wörtchen im Satz vergessen - ich erlaube mir, zu ergänzen: ‘Ein Nato- Beitritt der Ukraine waere das Ende DES IMPERIALEN Russland’...

(auch habe ich mir erlaubt, den Genitiv zu korrigieren: Eigennamen werden nicht dekliniert)

Mi., 26.03.2025 - 09:32 Permalink
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Salto User
franz Mi., 26.03.2025 - 16:13

Antwort auf von Peter Gasser

Danke fuer die Verbesserung: eine Welt ohne (imperialen) Russland wird es in den naechsten Jahrzehten nicht geben.est.Mit Frau Clinton als us Ausenministerin war Europa schon am rande einer atomaren Ausloschung,Trump hat es dann,bis jetzt, um 9 Jahre verschoben, hoffentlich schafft er es wieder.

Mi., 26.03.2025 - 16:13 Permalink
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Peter Gasser Mi., 26.03.2025 - 16:35

Antwort auf von franz

Sie glauben also, dass Putin, wenn er Eroberungen, Landraub und Menschenassimilierung in Europa mit seinen konventionellen Streit-Kräften nicht schaffen wird, Eroberungen mit atomaren Angriffen machen wird, Europa gegebenenfalls “atomar Auslöschen” wird, nach dem Motto: was ich mir nicht nehmen kann, das zerstöre ich?

Ihr Bild von Putin erscheint erschreckend.

Mi., 26.03.2025 - 16:35 Permalink
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Peter Gasser Do., 27.03.2025 - 17:41

Antwort auf von franz

Was nun, dass Putin Krieg führt und Länder erobern will, 10.000de von Kriegsverbrechen begeht, finden Sie, “als Russe”, “aufmunternd, hoffnungsvoll” - das wiederum zeigt, wiesehr wir verschieden voneinander sind.

(Aber in Russland leben, das wollen Sie nicht, stimmt’s?)

Do., 27.03.2025 - 17:41 Permalink
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Andreas Ploner Di., 25.03.2025 - 18:18

Bin diesmal leider nicht deiner Meinung und manche Schlussfolgerung ist fraglich.
Die Ukraine hat klarerweise das Recht sich gegen die Aggression zu verteidigen.
Für meine „pazifistische“ Sichtweise möchte ich den Papst zitieren: „… und vergessen wir nicht, dass Krieg immer eine Niederlage ist, immer!“
Und der Krieg braucht Waffen bzw. die Waffen brauchen einen Krieg.

Di., 25.03.2025 - 18:18 Permalink
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Peter Gasser Mi., 26.03.2025 - 09:26

Antwort auf von franz

... schicken Sie’s an den Aggressor, an den, der den Krieg begonnen und sein Nachbarland überfallen hat mit dem Ziel, dieses als souveränes Land von der Landkarte zu löschen. Vergessen Sie nicht die 10.000de an Kriegsverbrechen und die 20.000 entführten, geraubten Kinder einzufordern.

Mi., 26.03.2025 - 09:26 Permalink
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Josef Fulterer Di., 25.03.2025 - 21:56

Den Sieg nach der Schlacht gibt es seit dem 1. Weltkrieg immer weniger. Jede kriegerische endet seither im totalen Chaos + Sinn-loser Zerstörung. Die Gewissen-losen Verursacher, die sich in ihren feinen Büros die Hände nicht blutig machen, "müssten nach der Art der Nürnberger Prozesse, zur Verantwortung gezogen werden!"

Di., 25.03.2025 - 21:56 Permalink
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Evelin Grenier Mi., 26.03.2025 - 14:41

Sinn und Zweck von Putins Krieg liegt darin, dass er auf diese Weise die Anerkennung seines Einflusses auf andere osteuropäische Länder erreichen will. Ohne sie militärisch angreifen zu müssen. Und da Trump kein Interesse an einem vereinten Europa hat, ist es sehr wahrscheinlich, dass er bereit ist, Putin in diesem Anliegen entgegenzukommen, um im Gegenzug offiziell „Frieden“ in der Ukraine zu erlangen und so als der größte Friedensstifter aller Zeiten in die Geschichte einzugehen.

Mi., 26.03.2025 - 14:41 Permalink
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Erwin Demichiel Do., 27.03.2025 - 00:53

Man möchte gern lachen über solche Analysen, wenn es nicht so todtraurig wäre. Da lob ich mir die Putinversteher. Sie haben keine Schwierigkeiten damit, weltpolitische Ereignisse in einem historischen Kontext zu betrachten und brauchen nicht die Konstruktion von bluttriefenden Monstern, um sie zu verstehen. Sie können auch leicht „verstehen“ von „rechtfertigen“ unterscheiden und müssen deshalb auch nicht ständig die Moral bemühen. Diese vaterlandslosen Gesellen sind auch nicht auf den psychologischen Abwehrmechanismus der Verleugnung angewiesen und müssen deshalb nicht die Tatsache ausblenden, dass Russland jahrelang der NATO-Osterweiterung zugeschaut und jahrelang gesagt hat, dass bei einer NATO-Ukraine an seiner Grenze Schluss sein würde. Diese Weicheier müssen auch nicht die Tatsache verdrängen, dass wenige Monate nach Kriegsbeginn in Istanbul ein Text für den Beginn von Verhandlungen vorlag, dass Mister Boris Jonson eilig einflog, um den Ukrainern dies auszureden und ewige westliche Unterstützung bis zum Endsieg schwor. Diese Vaterlandsverräter haben auch kein Problem damit, die Tatsache anzuerkennen, dass es auf der Welt halt eben Großmächte gibt, die ihre Interessen verteidigen und durchsetzen. Papa zeigte nämlich 1962 in Kuba mit großem Kino wo der Hammer hängt und in den folgenden Jahrzehnten überall in der Welt. Sie sind sich nicht sicher, ob Papa da ein gutes Vorbild war.
Diese laschen Friedensapostel strengen sich an, eine möglichst erwachsene Sicht auf die Dinge der Welt zu erreichen. Sie versuchen soweit wie möglich nicht die Kindergeschichte von den unschuldigen Geißlein und dem bösen Wolf für die Erklärung erschreckender Dinge zu verwenden. Diese naiven Pazifisten brauchen es nicht, sich jeden Tag einzureden, dass man selber das jungfräuliche, unschuldige Opfer ist und der andere der böse Täter. Sie haben aus simpler Lebenserfahrung gelernt, dass die Sache mit Gut und Bös ein ziemlich kompliziertes Ding ist.
Ja, Papa ist jetzt weg. Jetzt ist Schluss damit, hinter seiner Hosenschlotter kräftig Hiebe auszuteilen und den großen Max zu markieren. Jetzt schaut es so aus, dass das vielleicht keine gute Idee war. Aber plötzlich in den Erwachsenenmodus … wie geht das? Da rottet man sich lieber mit den anderen halbwüchsigen Vaterlosen zusammen, bildet eine Gang, drogiert sich täglich mit starken Sprüchen, brüllt durch die Gegend und sammelt Stöcke, Steine und Messer.
Da hilft nur mehr Beten. „Herr bleib bei uns, denn es will Abend werden und der Tag hat sich geneigt.“

Do., 27.03.2025 - 00:53 Permalink
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Salto User
Milo Tschurtsch Do., 27.03.2025 - 22:56

Antwort auf von pérvasion

Der US-Politikwissenschaftler John Mearsheimer sieht das anders:

https://www.youtube.com/watch?v=on1RrmspFIQ&t=1623s

Russland konnte vielleicht nichts gegen die NATO-Osterweiterung machen, war aber nie damit einverstanden, im Gegenteil. Die Aufrüstung der Ukraine durch den Westen war dann die rote Linie. Mearsheimer bringt Beispiele wo Putin das klar gemacht hat.
Maersheimer kann sich auch nur schwer einen Frieden, allenfalls einen eingefrorenen Konflikt vorstellen. Das Interview fand allerdings vor einem Jahr statt.

Do., 27.03.2025 - 22:56 Permalink
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Profil für Benutzer Peter Gasser
Peter Gasser Fr., 28.03.2025 - 08:34

Antwort auf von Milo Tschurtsch

Was auffällt, wenn man ‘John Mearsheimer’ googelt: unter den ersten 15 Beiträgen finden sich sämtliche wohlbekannten Verschwörungstheorie-Seiten - kurios, nicht? ... oder vielsagend?
Theoretiker, die wie Mearsheimer versuchten, Kriege geostrategisch zu verstehen oder gar zu rechtfertigen, sprächen die Sprache der „Großmachtpolitik“, einer „Entmenschlichung“ der Welt. Solche Einflusssphären würden, wenn nötig, mit aller Gewalt verteidigt, da die Sicherheitsinteressen als existenzielle Interessen eines Staates höher stünden als das Völkerrecht.

Wikipedia: “Sein Schwerpunkt ist die Analyse internationaler Beziehungen aus der Perspektive des offensiven Neorealismus: nach dieser Theorie, einer Richtung der neorealistischen Theorie in Internationalen Beziehungen, sind Staaten mit einem gegebenen Maß an Macht nicht zufrieden, sondern streben aus Sicherheitsgründen nach Hegemonie.

Auf jeden Fall vertritt er hierbei eine eher extreme und sehr umstrittene Einzelmeinung unter den Fachleuten (was Sie unterschlagen) und als sehr links gerichtet und befreundet mit Bernie Sanders generell eine sehr kritische bis ablehnende Haltung den USA gegenüber.

Auf den Einwand, Putin habe historische Bezüge zur russischen Herrschaft über die Ukraine gezogen, entgegnet der Politikwissenschaftler, dies belege keine imperialistischen Absichten: die Wirklichkeit zeigt aktuell das Gegenteil: Imperialismus und Kolonialismus pur.
Schon Anfang der Neunzigerjahre warnte Mearsheimer die Ukraine davor, ihre Nuklearwaffen aufzugeben, weil sie sonst zum Opfer einer russischen Aggression werden würde.

Mearsheimer äußerte außerdem am 3. März 2022, „wenn die ukrainische Regierung klug wäre, dann würde sie ihre Beziehung zu den U.S.A. beenden“: dann würde die Ukraine heute allerdings nicht mehr existieren und die Ukrainer wären wie die Belarussen als Vasallenstaat unterjocht.

Adam Tooze (Wirtschaftshistoriker), der sich mit Mearsheimer auseinandersetzte, sagt dazu ganz klar: „Wahrer Realismus ist die endlose Aufgabe, unsere politischen Ziele und die Wege, diese zu erreichen, vernünftig zu bestimmen. Im Ergebnis dessen zum Mittel des Krieges zu greifen, sollte so deutlich verurteilt werden, wie es ein derartiger Schritt verdient. Eine solche Entscheidung darf nicht als eine „logische“ und letztlich auf der Hand liegende Reaktion auf irgendwelche gegebenen Umstände normalisiert werden. Wer immer in politische Entscheidungen involviert ist oder sich darüber öffentlich und wissenschaftlich äußert, ist an diesem Imperativ zu messen.“

Mearsheimer schlägt eine weitgehende Demilitarisierung der Ukraine vor und lehnt Sicherheitsgarantien für die Ukraine Mearsheimer ab: wie lange wird eine demilitarisierte Ukraine ohne Sicherheitsgarantien bestehen können, ohne von Putin “regiert” zu werden?

Mearsheimer topaktuell im Spiegel am 9. März 2025 unter anderem:
“Trump möchte gute Beziehungen zu Russland haben... Trump will gute Beziehungen mit Putin und hat kein Problem damit, wenn Russland einen großen Teil ukrainischen Territoriums kontrolliert”.
“Trump und Vance verachten die Europäer... Das alles war sehr durchdacht und darauf angelegt, die Europäer zu demütigen”.
“Als die EU 2012 mit dem Friedensnobelpreis ausgezeichnet wurde, hielt ich das für ein großes Missverständnis. Dieser Preis hätte der Nato gebührt”.
“Wäre ich der deutsche Kanzler und stünde vor einer ernsthaften Bedrohung, würde ich eigene Atomwaffen anschaffen”.
“Ich verstehe den Wunsch der Ukrainer (nach Mitgliedschaft in EU und NATO). Aber Russland ist eine Großmacht, und sie hat klargemacht, dass sie die Ukraine eher zerstören wird, als das zuzulassen”.
“Trump macht einen Fehler, wenn er Institutionen heruntermacht und Verbündete mit Verachtung straft”.

Fr., 28.03.2025 - 08:34 Permalink
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Salto User
Milo Tschurtsch Fr., 28.03.2025 - 10:48

Antwort auf von Peter Gasser

Ich weiß nicht was Sie alles googeln bzw. Wikipedia entnehmen um sich Ihre einseitige Meinung bestätigen zu lassen.
Abseits Ihres Sermons ging es hier einzig und allein um die Frage ob Putin mit der zunehmenden NATO-Osterweiterung einverstanden war.
Dass es das sicherlich nicht war aber nichts dagegen machen konnte ,ist keine Einzelmeinung Maersheimers sondern durch verschiedene Äußerungen Putins belegt . Maersheimers Statement DIESE FRAGE betreffend ist nur EINE von mehreren gleichlautenden und zufällig gewählt.
Sie können gerne andere „ergoogeln“.

Fr., 28.03.2025 - 10:48 Permalink
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Milo Tschurtsch Fr., 28.03.2025 - 14:20

Antwort auf von pérvasion

Putin und Lawrow sind sehr wohl imstande ihre Meinung zu äußern, man muss aber den Zeitpunkt beachten. Vor 20 Jahren sah die Sache noch ganz anders aus, da stand sogar ein NATO Beitritt Russlands selbst im Raum. (Wobei es im verlinkten Handelsblatt- Interview auch noch andere Aussagen gibt : Lawrow: "Um uns herum geschehen Prozesse, die man genauso gut als Drohung missverstehen könnte. Wir sind Partner der Nato, sehen aber keinen Sinn in ihrer Erweiterung. Wir sind Partner der USA, verstehen aber deren Pläne zum Aufbau eines Raketenabwehrsystems nicht. Und wir waren verwundert, dass am Tag nach der letzten Nato- Erweiterung Awacs-Aufklärer entlang den Grenzen Russlands flogen und Kampfflugzeuge in Litauen stationiert wurden – obwohl die Region kein Sicherheitsproblem hat. Wir schlagen daher vor, gemeinsam mit der Nato ein System für die Sicherheit des Luftraums aufzubauen.")
Danach gab es aber entscheidende Wendungen. Da wäre einmal der Vorstoß des amerikanischen Präsidenten Busch konkrete Schritte zur NATO Aufnahme der Ukraine und Georgiens in Bukarest zu setzen, wo Russland deutliche Warnungen aussprach. Hier ein Artikel verfasst vom Friedensforum (das auf "wikileaks" Bezug nimmt):

https://www.friedenskooperative.de/friedensforum/artikel/warnungen-vor-…

Der entscheidende Moment war aber die Maidan Revolution von 2014 wo die USA eindeutig die Finger im Spiel hatten um die prorussische Regierung Janukowitsch zu stürzen und durch eine prowestliche zu ersetzen (Am 7. Februar 2014 wird auf Youtube ein Telefongespräch veröffentlicht, welches US-Staatsekretärin Victoria Nuland mit Geoffrey Pyatt führte, dem US-Botschafter in Kiew. Thema waren Pläne für einen Regierungswechsel in der Ukraine. Dieser war offensichtlich zu diesem Zeitpunkt beschlossene Sache. Nuland erörterte mit Pyatt bereits die Kandidaten für die neue Regierung. )
Eine militärische Aufrüstung der Ukraine durch die USA war die Folge hatte und gleichzeitig der Beginn des Bürgerkriegs ausgelöst durch die Unterdrückung der russischsprachigen ostukrainischen Oblasten , der noch durch die Nicht-Umsetzung des Autonomievertrages Minsk II verschärft wurde und die ostukrainische Separatistenbewegung die dann durch Russland unterstützt wurde zur Folge hatte. Wobei sich das ukrainische Parlament in dieser angespannten Situation 2017 auf eine NATO Mitgliedschaft als außenpolitisches Ziel geeinigt hatte.
Diese Ereignisse waren es vorrangig die das Misstrauen der Russen gegen einen Einfluss Amerikas in der Ukraine erzeugt hatten.
Russland will keine NATO Aufrüstung vor seiner Haustür, die Neutralität der Ukraine ist jetzt auch zentraler Gegenstand der Friedensbemühungen.
Die Behauptung Russland hätte nichts gegen einen NATO Beitritt der Ukraine mag vor 20 Jahren (allenfalls in einem Zeitungs-Interview) gefallen sein, ist aber wegen der nachfolgenden Ereignisse nicht haltbar, im Gegenteil. Das behauptet aber auch niemand ernsthaft.

Fr., 28.03.2025 - 14:20 Permalink
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Christian I Fr., 28.03.2025 - 16:37

Antwort auf von Milo Tschurtsch

Die meisten hier haben sowieso eine schwere Demenz und erinnern sich nur was ab Februar 2022 geschehen ist. Vorher war ahnscheinend alles in bester Ordnung...
Es gibt wunderschöne Interviews an einem noch jungen Biden (90er Jahre), wo er über Amerikas Pläne um Russland zu schwächen spricht, damit Amerika endlich wieder die einzige Weltmacht wird. Daher haben sich die USA in der Ukrainischen Politik massiv eingemischt (und nicht nur in der Ukraine). Die Rechnung ist aber nicht aufgegangen und Trump hat es verstanden (bzw. verstehen müssen). Die Folgen dieser Machtspielchen trägt aber die Ukrainische Bevölkerung!

Fr., 28.03.2025 - 16:37 Permalink
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Profil für Benutzer Ludwig Thoma
Ludwig Thoma Fr., 28.03.2025 - 13:41

Antwort auf von Peter Gasser

Ich habe jetzt interessehalber auch "John Mearsheimer" bei Google gesucht. Die ersten 15 angezeigten Treffer sind, Wikipedia.de, mearsheimer.com, wikipedia.it, amazon.it, University of Chicago, Università di Ferrara, nzz.ch, nochmal mearsheimer.com, dann zwei Links zu youtube videos (zu youtbern deren Auftritt schon in Richtung Verschwörungstheorie deutet), Google scholar, foreignaffairs.com, britannica.com, quincyinstitue, nochmal ein youtube video (von CNBC).

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Fr., 28.03.2025 - 13:41 Permalink
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Profil für Benutzer Klaus Hartmann
Klaus Hartmann Do., 27.03.2025 - 19:55

Antwort auf von Erwin Demichiel

Lieber Erwin, danke für Deine Worte. Es ist erschreckend, wie schnell wir uns als halbwegs gebildete Gesellschaften auf den Schlachtruf "Europa muss sich auf den Krieg vorbereiten" eingeschworen haben, ohne diesen Gedanken bis in seine letzte, grausame Konsequenz weiter zu denken. Die Dauerbeschallung mit kriegstreibender Propaganda trägt ihre Früchte. Mit verschlossenen Herzen und narkotisierter Vernunft werden die Menschen auf den Morast der Schützengräben vorbereitet. Es wird nicht Abend lieber Erwin, es ist schon stockfinstere Nacht und wir befinden uns im freien Fall. Trotzdem will ich mich der Schönheit des Lebens nicht verschließen.

Do., 27.03.2025 - 19:55 Permalink
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Profil für Benutzer Peter Gasser
Peter Gasser Fr., 28.03.2025 - 08:50

Antwort auf von Klaus Hartmann

Zitat 1: "Europa muss sich auf den Krieg vorbereiten":
ein erstaunlicher Satz, der völlig ignoriert, ja geradezu leugnet, dass es im Herzen Europas seit 3 Jahren Krieg gibt: wie kann man nur? ... und zwar den brutalen völkerrechtswidrigen Angriffskrieg Putin-Russlands gegen sein souveränes Nachbarland Ukraine, mit 10.000den von brutalsten Kriegsverbrechen und 20.000 geraubten Kindern!

Zitat 2: “Die Dauerbeschallung mit kriegstreibender Propaganda trägt ihre Früchte”: der Verteidigungskampf der Ukrainer mit ihren Unterstützern ist also “kriegstreibende Propaganda”, und nicht die täglich (!) hunderte von Angriffen an der Front und hunderte von Bombenangriffen auf zivile Infrastrukturen und Zivilisten in der ganzen Ukraine, Marschflugkörper und ballistische Raketen mitten in Wohngebiete, gezielte Angriffe auf Krankenhäuser und die besonders perfiden Doppelschläge suf Sanitäter und Feuerwehrleute? Da bleibt man sprachlos...

Zitat 3: “Trotzdem will ich mich der Schönheit des Lebens nicht verschließen”: gut für Sie, es fallen Ihnen ja auch keine russischen Bomben und Raketen auf den Kopf - wie dies der ukrainischen Zivilbevölkerung täglich (!) geschieht. Immer brav wegsehen, und schon kann man die “Schönheit des Lebens” genießen, meine ich dazu...

Fr., 28.03.2025 - 08:50 Permalink
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Martin Daniel Fr., 28.03.2025 - 11:23

Antwort auf von Klaus Hartmann

Niemand sagt: "Europa muss sich auf den Krieg vorbereiten" - das ist Ihre Erzählung. Die Aussagen lauten "sich für den Krieg rüsten, um den Frieden zu schützen" oder verteidungsfähig, wehrfähig zu werden. Auch wird gerne gesagt, dass uns die NATO erzählt, Putin würde sie (uns) in 5 Jahren angreifen. Dabei war die Aussage jene, dass Russland nach einem Ende des Krieges in etwa 5 Jahren wieder soweit nachgerüstet und aufgestellt sein dürfte, um dazu in der Lage zu sein. Das Land hat seine Industrie auf Kriegswirtschaft umgestellt, aber seine Nachbarn sollen Ihrer Meinung nach nicht für einen - hoffentlich nicht eintreffenden - Ernstfall gerüstet sein?
Deutschland ist bei seiner Verteidigung so sehr von den USA abhängig, dass sie bei einer Rücknahme dieser Unterstützung, anders als Frankreich, Großbritannien, Polen, Finnland oder die Türkei, völlig wehrlos dastehen. Das ist für die größte Volkswirtschaft des Kontinents nicht nur blamabel, sondern problematisch. Haben Sie sich schon mal gefragt, warum alle Nachbarn Russlands - ganz ohne Schlachtrufe - in Alarmbereitschaft sind und spätestens seit dem Angriff auf die Ukraine ihr Militär verstärkt haben? Die Finnen schon seit vielen Jahrzehnten? Sind die alle kriegsbesoffen oder haben sie ihre Lehren aus der Geschichte gezogen?

Fr., 28.03.2025 - 11:23 Permalink
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Salto User
Milo Tschurtsch Fr., 28.03.2025 - 15:54

Antwort auf von Martin Daniel

Die Lehren aus der Geschichte sind folgende: Russland hat noch nie ein mittel -oder westeuropäisches Land angegriffen, im Gegenteil. Wie viele getötete Russen gab es durch den Angriffskrieg Deutschlands 1941 auf Russland ? 20 oder 40 Millionen ? Wer hat mitgeholfen Deutschland von den Nazis zu befreien, die Russen oder nicht?
Und jetzt soll Russland ein NATO-Land angreifen und damit den Bündnisfall (was der springende Punkt ist) auslösen ? Wo schon jetzt jede Menge russische Soldaten gefallen sind und "Nachschub" selbst wenn er aus Nordkorea kommt, nicht so bald zu erwarten ist und Russland sich schon seit langem einen Stellungskrieg in der Ukraine liefern muss.
Und selbst wenn sich Europa an den NATO Ausgaben beteiligen muss (was Trump schon in seiner ersten Amtszeit angemahnt hat) sind bis jetzt immer noch ca. 100.00 amerikanische Soldaten in Europa stationiert (Deutschland 36.000 bis 40.000) die so schnell auch nicht abziehen werden.
Aufrüsten muss das Heer also nicht wegen der Russen, sondern grundsätzlich wegen der allgemeinen Gefahren (wobei die größte derzeit der islamistische Terrorismus darstellt, der immer wieder unvermittelt zuschlägt).
Die derzeitige Kriegspropaganda geht aber weit über eine Aufrüstung gegen allerlei Gefahren hinaus. Da ist die Rede von Krankenhäusern kriegssicher machen, Bunkern anlegen, Kindern in den Schulen einschlägige Verhaltensregeln für den Ernstfall beibringen uvm. Richard David Precht spricht von einem Massen-Kriegswahn der leider nicht neu ist. Jeden Tag ein einschlägiger Artikel in den deutschen Medien (Welt, Bild, Zeit, Spiegel....)erinnert an 1914. Panik-und Angstpropaganda wie gehabt um die Zustimmung der Bevölkerung zu erreichen.
Wobei die Grünen da interessanterweise an vorderster Front (im Ernstfall aber selbstverständlich nur rhetorisch) stehen. Das Klima-CO2 Thema spielt da wenn es um Aufrüstung geht, anscheinend keine Rolle mehr.
Dabei geht es vorrangig um was anderes. Um die desaströsen Wirtschaftsdaten zu kaschieren soll jetzt unter Aufnahme monströser Schulden ein gigantisches Rüstungsprogramm , das nichts mit bloßer Wehrhaftigkeit zu tun hat aufgesetzt werden (sozusagen die Produktion des VW-Golf durch Panzer ersetzen).
Wobei der "Wachstumsmotor" ins Leere laufen wird, weil er nur kurzfristig wirkt, da die Endprodukte (Panzer) bloß rumstehen oder von anderen EU-Ländern gekauft werden müssen und nicht nachhaltige länger anhaltende Wirtschaftsprozesse anstoßen. Der militärisch-industrielle Komplex will eben wieder Gewinne erzielen.
Bezahlen muss das alles der kleine Bürger, der keinen Krieg will und auch kein solches Aufrüstungsprogramm gewählt hat, sondern dem das Gegenteil zu tun versprochen wurde. Schon allein durch das Aufnehmen gigantischer Schulden um den Rüstungswahn zu finanzieren (und nicht bloß das Heer flott zu machen) werden Zinsen und Inflation steigen und zukünftige Generationen belastet. Zum Schämen.

Fr., 28.03.2025 - 15:54 Permalink
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Profil für Benutzer Klaus Hartmann
Klaus Hartmann Fr., 28.03.2025 - 16:26

Antwort auf von Martin Daniel

"Niemand sagt: "Europa muss sich auf den Krieg vorbereiten" - das ist Ihre Erzählung." Danke für Ihre Präzisierung. Inzwischen wird so viel erzählt, dass es einen schon ein wenig durcheinander bringen kann. Auch Sie vielleicht?
Zur Vorbereitung auf den Krieg nur einige der vielen Beispiele aus der freien Presse:
https://www.welt.de/politik/ausland/article255317698/Aufruestung-Ich-sa…
https://www.tt.com/artikel/30903303/militaerexperte-warnt-vor-moegliche…
https://www.blick.ch/ausland/ehemaliger-oberbefehlshaber-der-u-s-army-i…
https://www.oe24.at/welt/eu-muss-sich-auf-krieg-mit-russland-vorbereite…

Fr., 28.03.2025 - 16:26 Permalink
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Profil für Benutzer Klaus Hartmann
Klaus Hartmann Fr., 28.03.2025 - 16:29

Antwort auf von Martin Daniel

"Niemand sagt: "Europa muss sich auf den Krieg vorbereiten" - das ist Ihre Erzählung." Danke für Ihre Präzisierung. Inzwischen wird so viel erzählt, dass es einen schon ein wenig durcheinander bringen kann. Auch Sie vielleicht?
Zur Vorbereitung auf den Krieg nur einige der vielen Beispiele aus der freien Presse:
https://www.welt.de/politik/ausland/article255317698/Aufruestung-Ich-sa…
https://www.tt.com/artikel/30903303/militaerexperte-warnt-vor-moegliche…
https://www.blick.ch/ausland/ehemaliger-oberbefehlshaber-der-u-s-army-i…
https://www.oe24.at/welt/eu-muss-sich-auf-krieg-mit-russland-vorbereite…

Fr., 28.03.2025 - 16:29 Permalink
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Profil für Benutzer Hartmuth Staffler
Hartmuth Staffler Do., 27.03.2025 - 18:11

Es kann nicht oft genug wiederholt werden, dass die Verbrechen von Nazi-Deutschland nicht durch Verständnis für Hitler und seine Clique beendet werden konnten, sondern nur durch den Einsatz von Waffen in einem furchtbaren Krieg.

Do., 27.03.2025 - 18:11 Permalink