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Bimbi disabili: gli autisti perdono il lavoro

Mancano ormai pochi giorni al subentro della ditta che ha vinto la gara estromettendo ‘Lebenshilfe’ e ‘Arbeitsgemeinschaft für Behinderte’.

Ad inizio settembre la provincia ha tranquillizzato i genitori degli alunni diversamente abili.

“Il servizio di trasporto ed accompagnamento per gli alunni diversamente abili sarà ripreso come di consueto con l'avvio del nuovo anno scolastico”

Ma la provincia ha anche specificato che le associazioni Lebenshilfe e Arbeitsgemeinschaft für Behinderte continueranno ad offrire il loro servizio, ma solo “nei mesi di settembre e ottobre e fino ad assegnazione definitiva dell'incarico della gara in corso”.
Cos’è successo? A prima vista la questione appare molto semplice. La ‘gara’ per l’assegnazione del servizio offerto ormai da due decenni dalle due associazioni sopracitate è stata vinta da una ditta esterna, la Tundo Vincenzo srl. Una ditta di Lecce attiva non solo in Puglia ma anche in Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna. Azienda in possesso di certificazioni di qualità e dotata di un centinaio di dipendenti. 

La notizia ha suscitato un forte dibattito, al quale anche Salto.bz ha dato spazio. La situazione ha provocato una forte preoccupazione soprattutto per le famiglie, che però sono state ulterioriormente rassicurate dall’assessore competente Philipp Achammer

"A prescindere chi sarà il nuovo concessionario del servizio, sarà garantita la qualità del servizio stesso. È compito della Ripartizione assistenza scolastica della Provincia controllare nel dettaglio il rispetto dei criteri indicati nel capitolato di gara. Qualora il nuovo concessionario non rispetti i criteri richiesti, gli saranno imputate sanzioni fino ad un eventuale revoca dell'incarico." 

Nell’attuale momento, però, ad essere preoccupate non sono solo le famiglie dei piccoli diversamente abili, ma anche e soprattutto quelle degli operatori che per anni hanno svolto questi servizi, come dipendenti di ‘Lebenshilfe’ e ‘Arbeitsgemeinschaft für Behinderte’.
I furgoni non sono dei droni, vengono condotti da autisti esperti che in molti casi hanno fatto del loro lavoro una ragione di vita. Intrecciando rapporti e divenendo, uno per uno, protagonisti della risposta che la nostra società è stata in grado di elaborare per integrare i diversamente abili. E tra essi soprattutto i più piccoli.

Un forte appello a favore delle associazioni appaltanti e dei loro lavoratori è stato lanciato nei giorni scorsi da Caritas, Lega Coop Bund, Federazione per il Sociale e la Sanità, Assocciazione per Handicappati e La Strada der Weg. Un richiamo forte e chiaro rivolto alla provincia affinché sia avviata in tempi brevi una riflessione critica a proposito del ricorso alle gare d’appalto per l’assegnazione dei servizi pubblici.

Intanto però gli operatori delle due associazioni contano i giorni sul calendario, confrontandosi con l’incertezza assoluta per il loro futuro.
Uno degli autisti, da noi contattato, ha confermato che serpeggia una grande preoccupazione tra i dipendenti, la maggior parte dei quali tra l’altro è nella tipica fascia d’età in cui restare senza lavoro diventa un problema di difficilissima soluzione in tempo di crisi.
“Ci hanno detto che la nuova ditta verrà rigidamente controllata, per verificarne il rispetto dei parametri presenti nell’appalto” ha riferito l’autista, dicendosi però molto preoccupato sui tempi. “Se non lavoreranno bene allora a loro verrà revocato l’appalto, ma intanto noi cosa facciamo? E se invece lavorano bene?”. Alla nostra domanda in merito alla possibilità di una riassunzione nella nuova ditta l’autista ha quindi risposto scollando la testa: “pensiamo di sì, ma solo in teoria, perché nessuno finora ci ha contattato”

Incertezza assoluta, dunque. Unita alla prospettiva lontana che si faccia strada nei prossimi mesi una normativa che consenta di modificare la legislazione provinciale consentendo assegnazioni alternative. Ma con i tempi che corrono l’amministrazione provinciale deve anche stare molto attenta alla questione economica. La coperta è diventata corta. E nella guerra tra i poveri gli autisti dei pulmini per i disabili rischiano di essere le prime vittime reali della spending review.

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Alberto Stenico Di., 23.09.2014 - 16:30

Senza entrare nel merito di una questione complessa, ma molto importante come quella della conorrenza nel settore dei servizi, ma volendo anche contribuire a sdrammatizzarla, informo i lettori e i lavoratori coinvolti che nei contratti di lavoro e quasi sempre inserito l'obbligo per le imprese subentranti negli appalti, di essere disponibili alla riassunzione dei dipendenti dell'impresa uscente. Se i dipendenti lo desiderano, naturalmente. Quindi, che i dipendenti facciano valere questo loro diritto. In provincia di Bolzano i sindacati lo hanno sempre giustamente preteso ed ottenuto. É normale. Ci sono decine di recenti casi concreti in merito.

Di., 23.09.2014 - 16:30 Permalink