L'ex Aeronautica cambia volto

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Inutilizzata da oltre 15 anni, la zona verde di via Novacella a Bolzano cambia volto. A un anno di distanza dalla consegna anticipata da parte del Ministero della Difesa alla Provincia di Bolzano, nella mattina di oggi, martedì 24 giugno, è stato presentato il progetto comunale per l'area demaniale presente nel cuore del quartiere Europa-Novacella. La Provincia, che è proprietaria del terreno e della palazzina al centro dell'area, ha infatti concesso per nove anni lo spazio verde al Comune di Bolzano. Quest'ultimo, tramite il Piano del verde promosso dall'ex assessora Chiara Rabini, ha avviato la riqualificazione della zona, che si estende per 6 mila metri quadri.
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Come ha spiegato oggi il neoassessore comunale all'ambiente Marco Caruso, il progetto prevede circa 90 giorni di lavori, che se va tutto bene termineranno a settembre di quest'anno, e 200 mila euro di investimento. Le ditte incaricate metteranno in sicurezza il vialetto di accesso principale e realizzeranno un'area giochi per bambini con attrezzatura per l'arrampicata, delle altalene, una sabbiera, una nuova area cani, un'area per calisthenics, un tavolo da ping pong nonché uno per il gioco degli scacchi e uno spazio per la pallacanestro.
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Le strutture saranno collegate da nuovi vialetti con una pavimentazione naturale drenante. La riqualificazione prevede anche l'installazione di panchine, cestini portarifiuti, fontanelle per l'acqua potabile, portabici e un nuovo impianto di illuminazione. A rimanere, invece, sarà la colonia felina ora gestita da volontarie e volontari del capoluogo. I lavori non interesseranno la palazzina dell'aeronautica militare, che resterà inutilizzabile a causa degli alti costi per un'eventuale riqualificazione.
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Penso che la palazzina…
Penso che la palazzina potrebbe diventare una struttura polifunzionale, i costi non covrebbero essere impossibili da affrontare; cmq già il parco è una bella cosa. n ogni caso non facciamone uno strumento di propaganda della nuova giunta.
"dovrebbero", sorry
"dovrebbero", sorry