Gesellschaft | Slittino

L’addio di Zöggeler

A 40 anni l'atleta di Foiana ha deciso di lasciare l’attività agonistica. In 25 anni di carriera ha vinto così tanto da essere stato soprannominato “Il cannibale”.

L’annuncio è giunto ieri 14 ottobre 2014: Armin Zöggeler lascia l’attività agonistica. Si chiude così la lunghissima carriera di uno degli atleti più vincenti di sempre a livello mondiale. In 25 anni di attività lo slittinista di Völlan sopra Lana ha ottenuto 6 medaglie olimpiche (due ori, un argento e 3 bronzi), 6 titoli mondiali individuali e altri 10 piazzamenti sul podio tra gare individuali ed a squadre. 

Per quanto riguarda le olimpiadi Zöggeler è entrato nel guiness dei primati essendo stato finora l’unico atleta a vincere in una disciplina individuale 6 medaglie consecutive.
Ma è stata soprattutto la sua incredibile la sua tabella di marcia in Coppa del Mondo a fargli guadagnare il soprannome de “Il Cannibale”. Zöggeler ha vinto 10 coppe del mondo generali facendo segnare 59 vittorie e ben 119 podi. 

Il carabiniere altoatesino ha in sostanza confermato l’intenzione che aveva già espresso quest’anno, subito dopo i giochi olimpici di Sochi, in Russia. 
A 40 anni suonati (è nato il 4 gennaio 1974), Zöggeler ha deciso di concentrare ora la sua attenzione sulla formazione dei giovani che cercheranno di emularlo nella medesima disciplina sportiva. 

Salutando i suoi tifosi, l’atleta ieri ha anche voluto ringraziare l’arma dei Carabineri di cui continuerà a far parte, il Coni, la Fisi, i suoi allenatori e compagni di squadra, ed infine la sua famiglia che gli è sempre stata vicina. 

Quali gli obiettivi di Zöggeler, subito dopo l’abbandono dell’attività agonistica?
“Lo sviluppo di nuovi materiali ancora più competitivi attraverso un progetto sostenuto da Coni e Ferrari, ed il sogno che in futuro anche in Italia possa essere realizzata una pista dove gli atleti nazionali possano allenarsi come meritano. 

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Martin B. Mi., 15.10.2014 - 11:50

Respekt Armin Zöggeler. Viel Freude und Erfolg bei der Jugend, hoffentlich entwickelt jemand ähnliche mentale Stärken; ein Vorbild hätte er jedenfalls.

Mi., 15.10.2014 - 11:50 Permalink
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Willy Pöder Mi., 15.10.2014 - 15:05

Hallo Armin, so wie andere Völlaner Körbe voller Kastanien sammeln, hast du die Medaillen rund um den Globus aufgelesen. Sie fielen dir nicht in die Pfanne. Um an sie heranzukommen, musstest du zuvor viele stechende und beißende Igel auftreten. Das hast du jahrzehntelang meisterhaft erledigt. Ich glaube, man hat dein sportliches Lebenswerk mit der Beauftragung zum Direktor für Forschung und Entwicklung angemessen gewürdigt. Ich wünsche dir alles Gute und den erwünschten Erfolg im neuen Job.
NB. Im Rahmen einer Pressekonferenz in Meransen warst einst du als junger Carabiniere-Rodler und Georg Baron di Pauli als frischer Carabinieri-Hauptmann, nebst anderen Funktionären und Athleten, mit von der Partie. Georg di Pauli, damals Kommandant des Carabinieri-Sportzentrums in Gröden, ist heute General und Kommandant der Carabinieri-Legion Trentino-Südtirol. Du hast es vom einfachen Carabiniere zum Maresciallo gebracht, eine Seltenheit bei aktiven Sportlern. Und die jüngst erfolgte Nominierung zum Direktor für den Forschungsbereich Rodelsport krönt deine Karriere außerdem. Di Pauli und Zöggeler: "...la copia più bella del mondo...?" Eine sehr erfolgreiche jedenfalls!

Mi., 15.10.2014 - 15:05 Permalink