Politik | Il processo

Stato-mafia, la deposizione di Napolitano

Il Presidente ascoltato stamattina dalla Corte d’assise di Palermo in trasferta in un blindatissimo Quirinale.

Un quadro esaustivo sulla presunta commistione fra Stato e mafia lo ha tracciato Sabina Guzzanti nel suo ambizioso film “La trattativa”, alternando finzione e realtà in un meta-cinema scenico di indubbio impatto emotivo.
Tutte reali invece le grane del presidente della Repubblica Napolitano, ascoltato stamattina al Quirinale dai magistrati della Corte d’Assise di Palermo come testimone nel processo in corso proprio sulla trattativa Stato-mafia.

Nello specifico Napolitano è chiamato a raccontare quel che gli disse Loris D’Ambrosio, consigliere giuridico del Colle, a proposito di quegli “indicibili accordi” espressi in una missiva indirizzata al capo dello Stato (Il presidente ha già comunicato ai giudici con una lettera di non avere nulla da riferire sulla questione, ma ciò non è servito a escludere la sua deposizione) e ad approfondire le circostanze a lui note su un attentato che la mafia avrebbe progettato contro la sua persona nel 1993, quando era presidente della Camera.

Il Quirinale sarà off limits per la stampa che non potrà seguire l'udienza neppure tramite telecamere a circuito chiuso. Sono vietati di conseguenza anche tablet, cellulari, portatili e strumenti di registrazione. In tutto all’udienza dovrebbero partecipare una quarantina di persone: i giudici - togati e popolari -, la cancelliera, cinque pm e gli avvocati delle sette parti civili e dei 10 imputati, questi ultimi non ammessi dalla Corte ad assistere direttamente o in videoconferenza alla testimonianza.

Bild
Profil für Benutzer Willy Pöder
Willy Pöder Mi., 29.10.2014 - 08:15

Die Anhörung wurde mittlerweile durchgeführt. Sie ist insofern einmalig, als dass noch nie ein Staatspräsident in einem laufenden Verfahren als Zeuge einvernommen wurde. Das hat aber auch seinen Haken: Man hat das Prinzip der Öffentlichkeit bedenkenlos unter den Tisch gekehrt und damit eindeutig gegen die Prozessordnung verstoßen.

Mi., 29.10.2014 - 08:15 Permalink