Politik | Il dibattito

L’autonomia che verrà

Grande affluenza ieri a Bressanone per l’incontro sull’autodeterminazione. Kompatscher: “L’Euregio è la risposta”.

Prosegue il dibattito sull’autonomia che ieri ha registrato il tutto esaurito all’Auditorium dell’Accademia Cusano di Bressanone per un incontro sul tema a cui hanno partecipato il Landeshauptmann Arno Kompatscher, il senatore della SVP Karl Zeller, il vicesindaco di Bressanone Gianlorenzo Pedron, il segretario cittadino Carlo Costa, il sottosegretario agli affari regionali Gianclaudio Bressa, e alcuni esponenti della compagine del Pd, il partito che ha organizzato l’evento.

L’autonomia che verrà?” è stato il fil rouge della serata, un’occasione per discutere di autodeterminazione, specie ora che, in commissione parlamentare, è al vaglio la riforma costituzionale che vuole introdurre significative innovazioni nell’assetto organizzativo e funzionale del sistema regionale italiano prima e dei cosiddetti autogoverni poi.

Solidarietà, responsabilità e partecipazione al risanamento del debito pubblico sono state le principali esortazioni evidenziate durante la tavola rotonda, senza dimenticare il necessario sodalizio con la vicina Europa; secondo Kompatscher, infatti, è sempre l’Euregio la soluzione e lo strumento più efficace per uno sviluppo progressivo della tanto amata autonomia. Autonomia che da tempo è sotto processo nel resto del paese, motivo per cui deve essere tutelata, afferma Zeller, procedendo lentamente ma costantemente verso la strada delle riforme.

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Max Carbone Sa., 17.01.2015 - 17:44

Ero presente. Quello che mi ha sorpreso è la presenza. Tanta gente. Si diceva 100 di Bressanone, c'erano dei trentini. Per italiani, - il PD cittadino chiama a raccolta, la città ordinatissima risponde - non mancava pubblico di lingua tedesca. Il PD (da nord, da Bressanone) lancia a valle (Bolzano e Merano) un segnale: ormai dopo la SVP esisto solo io. Mi duole dargli ragione, ma è così. L'energia di Bressa li santifica, li rende partito. La staffetta con Zeller li blinda. Ma restano l'unica sede dove esplodono le contraddizioni laceranti del fare politica a queste latitudini. Bella la visionarietà di Kompatscher (Euregio), un poco grigia la narrazione di Costa, un funzionario pigliatutto a tutto tondo (che forse per un partito è un po' poco).

Sa., 17.01.2015 - 17:44 Permalink
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Benno Kusstatscher Sa., 17.01.2015 - 20:16

È stato illuminante essere testimone quanto irriverentemente Zeller tratta rappresentanti del governo. Un comportamento che altrove fa perdere il posto di lavoro.

Sa., 17.01.2015 - 20:16 Permalink