Politik | Kaufhaus

"Solo campagna elettorale a carico dei cittadini"

Durissimo atto d’accusa dei sostenitori del progetto di Benko. L’istruttoria pubblica “andata deserta” sarebbe stata ottenuta con un inganno e strumentalizzata.

Il durissimo atto d’accusa è firmato da Anna Pitarelli dell’associazione  pro Benko 'Bolzano domani'. La presidente SVP della circoscrizione Gries San Quirino si chiede a cosa siano serviti i tre incontri svoltisi davanti ad una “platea praticamente vuota”. 

“Decine di migliaia di euro sprecati per soddisfare interessi egoistici?”

Pitareli rincara la dose affermando che “a quanto pare i cittadini non sono affatto interessati a questa campagna denigratoria contro il progetto Kaufhaus Bozen-Bolzano” e - tout court - “contro il futuro della città”.

Pitarelli arriva ad avanzare una prima accusa che senz’altro non passerà inosservata. 

Alcuni cittadini avrebbero infatti riferito a Pitarelli di “essere stati costretti a firmare la richiesta di istruttoria pubblica contro la loro volontà facendo acquisti in un determinato negozio bolzanino”.
E la sala deserta sarebbe quindi la conseguenza del ‘“comportamento scorretto”.

Pitarelli è tornata ad affermare che vi sarebbe un unico obiettivo portato avanti “dai fautori del no” e cioè quello di “impedire la realizzazione del progetto Kaufhaus Bozen-Bolzano”.

Ma non erano stati i cittadini a chiedere l’istruttoria?
Niente di più falso secondo Pitarelli: “i cittadini di Bolzano desiderano che il progetto venga realizzato perché così facendo la città si doterà di un quartiere nuovo e attraente in una zona centrale dove oggi regnano degrado e abbandono”. 
Per l’esponente di ‘Bolzano Domani’ l’assenza di pubblico agli incontri dell’istruttoria sarebbe stata provocata, anche, dalla conseguente decisione dei cittadini “di non aderire all’evento”.

La forte critica di Pitarelli si rivolge quindi ai relatori “chiamati a intervenire e denominati ‘esperti’ dai promotori stessi dell’istruttoria pubblica hanno partecipato all'evento su invito di questi ultimi”.

"La verità è che la maggior parte di essi non erano né esperti né imparziali, anzi. I discorsi dai toni tendenziosi e in parte dogmatici erano caratterizzati, a più riprese, da contraddittorietà e scorrettezza nel merito."

L’affondo finale di Pitarelli è, infine, tutto politico

“I rappresentanti dell'opposizione hanno approfittato degli incontri dell'istruttoria pubblica per inaugurare la stagione della campagna elettorale a carico dei contribuenti e a discapito della serietà?”

I componenti del consiglio direttivo di 'Bolzano Domani - Zukunft Bozen' Anna Pitarelli, Alberto Stenico, Paul Bacher, Evi Seebacher Cazzanelli, Heinz Peter Hager ed Elmar Pardeller si chiedono “quanto l'amministrazione comunale ha dovuto spendere per lo svolgimento di questi incontri unilaterali“.

Per Bolzano Domani senza mezzi termini “diverse migliaia di euro sarebbero state spese in ciascuna serata per fare gli interessi di pochi e la propaganda unilaterale di alcuni soggetti privati“.

I promotori dell'istruttoria pubblica dunque “avrebbero reso assurdo un importante strumento di partecipazione dei cittadini”, conclude Pitarelli.

La sig.a Pittarella del Fan-club Benko, in mancanza di argomenti, passa ai colpi bassi. Peccato, perché nel caso di un`argomento con conseguenze cosí tragiche per l`intera cittadinanza, sarebbe molto piú utile mantenere dei toni piú moderati e cercare di valutare quale sia l`interesse pubblico. Se é tanto sicura, avrebbe anche potuto partecipare attivamente all`istruttoria anziché criticare un`iniziativa che ha avuto un incredibile successo in una cittá non abituata a coinvolgere l`oppinione pubblica nelle sua decisioni. Da quanto ci ha spiegato il comune durante l`organizzazzione dell`istruttoria, questa dovrebbe essere costata intorno ai 10,000€, un`investimento molto modesto se si pensa a quanto un`errore come la realizzazzione del centro commerciale ci potrebbe costare.
Le affermazioni dei presunti vantaggi della cittá, durante l`istruttoria sono state smontate una ad una. La sig.a Pittarella farebbe meglio a tenerne conto. Per nostra fortuna, in altre cittá, i centri commerciali esistono da decenni, e perció abbiamo a disposizione una infinitá di studi anche di lungo periodo, che dimostrano, che sia il piccolo commercio locale, il commercio di vicinato, i posti di lavoro, l`attrazzione turistica della cittá, andranno in parte distrutti. Il traffico e l' inquinamento, giá un grosso problema a Bolzano, verranno incrementati in modo insostenibile. 700 posti macchina sotto il centro comerciale, moltiplicato per una rotazione di ca. 4-5 volte al giorno, significano un numero di ca. 3500 macchine al giorno (vedi anche lo studio sul traffico della ditta Hüsler commissionato dal Comune), la stazione degli autobus, spostata vicino alla funivia del Renon, con 2200 autobus al giorno (SASA e SAD) che saranno costretti ad attraversare un pezzo di cittá giá invasa dal traffico, per arrivare fino in fondo a via Renon e ritorno. Per non parlare del fatto, che questo progetto mette a grosso rischio la realizzazzione del nuovo centro di mobilitá, del quale la cittá avrebbe invece un grande bisogno, per l`iberarsi almeno in parte, del traffico urbano. Gli esperti intervenuti all`istruttoria, erano architetti, professori, docenti universitari, peccato che la sig.a Pittarella delle 12 ore di istruttoria ne abbia visto solo 30 minuti, avrebbe avuto l`occasione di rendersi conto di persona, delle fandonie che sta raccontando alla gente. Continueremo la nostra attivitá d`informazione, sperando di riuscire a bloccare questo mostro, che rischia di rovinare ancor´piú una citta data in pasto ai grandi investitoti privati e priva di una vera e propria visione per il futuro. Prego i cittadini di aderire in massa alle prossime azioni di protesta , che stiamo preparando. Rudi Rieder, a nome dei cittadini firmatari e di quelli sotto a seguire: I promotori: Rudi Rieder, Teresa Fortini, Argante Brancalion, Sabrina Bresadola, Nicola De Giorgi, Michaela Verena Abate, Klaus Grieser, Gli architetti: Margot Wittig, Andreas Gottlieb Hempel, Christof Mayr-Fingerle, Flavio Prada, Lorenz Brugger, David Calas, Andreas Flora, Wolfgang Piller, Holger Pump-Uhlmann, Bernhard Oberrauch comitato „salviamo la stazione“: Winfried Theil, Pierluigi Parolin, Hermann Trebo, ,Karl Berger Initiative für mehr Demokratie: Stephan Lausch, Erwin Demichiel Heimatpflegeverein Bozen Südtirol: Andreas Pizzinini Smappamenti: , Michael Schlauch Azienda di cura e soggiorno di Bolzano e Unione Commercio, Dado Duzzi WWF: Pierluigi Gaianigo M5S: Paul Köllensperger, Claudio Vedovelli, , Alberto Filippi, Marco Armani Grünen/Verdi: Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba, Patrizia Trincanato, Hans Heiss, Giorgio Zanvettor, Wally Rungger, Tobias Planer Il nostro virgolo : Verena Segato CGL/AGB: Doriana Ravanello Antonio Scaglia, Ulli Gladik, Helga Kromp-Kolb, Paolo Giacomoni, Konrad Palla, Erich Fuchsberg, Hilde Rottensteiner ,Melitta Pitschl, Anna Schgraffer, Danilo Maniezzo, Verena Oppermann, Bruno Lorenzi Gabriella Cecchelin

Fr., 06.02.2015 - 16:24 Permalink

"il piccolo commercio locale, il commercio di vicinato, i posti di lavoro, l`attrazzione turistica della cittá, andranno in parte distrutti. Il traffico e l' inquinamento, giá un grosso problema a Bolzano, verranno incrementati in modo insostenibile. "
Non è un pò contradditorio? Prima si dice che il centro commerciale è la morte della città e poi che a causa di esso centinaia se non migliaia di persone intaseranno il traffico per andarci.
Non è che con un pò di spazi nuovi magari siamo in grado di fermare la speculazione sugli immobili commerciali in centro in mano da decenni ai soliti pochi noti? Il mercato libero e la concorrenza fanno così paura a chi si è abituato alla protezione di lobby e politica locali?
Manco sotto i portici si vendessero maglie e pantaloni tessuti nel retrobottega da vecchiette tirolesi o bolzanine. I vestiti bene o male provengono per la maggiorparte dai soliti paesi dove la manodopera non costa nulla, se il consumatore li compra da Benko o Oberrauch cosa cambia?

Fr., 06.02.2015 - 16:42 Permalink

Berechtigter Einwurf bezüglich der "Hudern-Meile" in Bozen. Es ist schon lang so, dass das Zentrum nicht mehr für umfassende Käufe (Kleider ausgenommen) dienen kann. Wieviele spezialisierte Geschäfte mussten in den letzten 20 Jahren zumachen? Durchgehalten haben fast nur jene, welche guten Profit durch den Umsatz von Billigeinkäufen aus Fernost machen. Eine attraktive Einkaufszone (ist nicht gleich Shopping- und Flaniermeile) könnte m.M. nach mehr bieten.
Fräulein Pitarelli auf der anderen Seite scheint keine andere Ratio als das Credo "Shopping with Benko" zu kennen. Überzeugen konnte sie bzw. deren Gruppe mich nicht bezüglich wirklicher Vorteile.

Fr., 06.02.2015 - 16:58 Permalink

Der Begriff "Hudern-Meile" ist mir neu, ich kannte bislang nur den Hudern-Markt ;-) Wenn es ein neues Einkaufzentrum geben sollte, könnten dich die "Hudern-Ketten" dort hin wandern und die Lauben könnten durch angemessene Miet bzw. Kaufpreise wieder spezialisierte Geschäfte beherbergen wie es einst war. Wir müssen uns sowieso Gedanken um den Onlinehandel machen der immer mehr und schneller wächst, ein einfacher Laden kann von den Preisen her da sowieso nicht konkurrenzfähig bleiben. Was ein Geschäft morgen am Leben erhält ist Freundlichkeit, Fachwissen und Kompetenz der Leute hinter der Theke, maßgeschneiderte Unikate zu einen fairen Preis werden immer bei den Kunden beliebt sein. Was wären das für Lauben!

Fr., 06.02.2015 - 17:57 Permalink

Ja Alternativ-Läden, die keine Massenware anbieten und auch nicht zu Ketten gehören, können m.M. nach sehr attraktiv sein. Einige davon gibt es, aber natürlich gibt nicht jeder gern das Doppelte oder mehr wie bei H&M etc. aus, auch wenn die Ware danach das Dreifache durchhält und viel angenehmer zu tragen ist und niemand ausgebeutet wurde... :-(

Sa., 07.02.2015 - 13:36 Permalink

Auch im Tante Emma Laden kommt die Ware mittlerweile aus China & Co, sogar teure Markenware aus den Luxusläden wird eher selten oder nie in Europa hergestellt. Auch das "Made in Italy" ist meistens ein Made in China. Die Ware kann in Italien gezeichnet worden sein (oder es wurde nur ein Knopf daran genäht), Material (oft giftig und krebserregend) und Arbeit aber kommen aus dem Orient.
Ich bin sehr wohl bereit viel mehr für ein Produkt zu bezahlen, wenn es das aber auch wert ist (uns sofern es mir meine Brieftasche erlaubt). Was man aber als Kunde gar nicht möchte, ist verarscht zu werden (und natürlich auch nicht schlecht behandelt). Diese Kriterien machen es für mich aus, wo ich einkaufen gehe.
Man bedenke aber auch, dass sich nicht alle Familien "Markenkleidung" leisten können.
Was wollen wir also tun?

Sa., 07.02.2015 - 22:48 Permalink

Mit Alternativ-Läden meinte ich sehr wohl Läden die zumindest die Produktion zertifiziert in Europa haben, bei einigen auch das Wachsen der Rohstoffe. Hat natürlich nichts mit Massenproduktion zu tun, es werden keine Bleichmittel bzw. stark chemischen Farben verwendet. Empfehle ich stark als ungefärbte (leicht beige) Unterwäsche, ist angenehmer als die Standardware und erst recht Billigware, auch wenn sie 3mal so viel kostet. Und wegen was wir tun sollen: einfach das neueste Smartphone oder den Flat-TV, usw. nicht kaufen.

Mo., 09.02.2015 - 10:51 Permalink

Per quanto riguarda i "colpi bassi" anche Lei non scherza: si sente spiritoso a chiamare la Signora A. Pitarelli "Pittarella"?
Lo sa che Pittarella è un paesino della Calabria? Ha per caso qualcosa contro i meridionali (il padre di A.Pit. è calabrese) o è semplicemente una battuta sessista o una combinazione delle due.
Certo, per uno com Lei che da sempre gode di privilegi con il suo cognome è facile parlare, vero?…
Non provi ad imitare un grande come Beppe Grillo, un uomo di spettacolo molto colto. Lei non ne ha neanche lontanamente la cultura, il genio e l'esperienza.
Tanti saluti da un cittadino che a livello nazionale vota il M5S (non di certo a livello locale).
Joseph

Fr., 06.02.2015 - 19:37 Permalink

Sein Leben lang mit einem deutschen Nachnamen durch Südtirol zu spazieren ist definitiv vorteilhafter und angenehmer, als mit einem süditalienischen Nachnamen. Früher war das ganz besonders stark zu spüren.
Und als weißer hetero-normativer katholischer Cis-Mann mit vollen Bauch ist es sowieso immer leicht zu reden, nicht wahr?
Vor allem wenn man sein ganzes Leben lang nur in Südtirol gelebt und nur mit Seinesgleichen unterwegs war hat (Horror).

Die Zeiten ändern sich auch diesbezüglich. Fatevene una ragione.
Schönen Gruß noch und guten Rutsch in eine neue GERECHTERE Welt! Und bitte keine Pflanzen mehr töten (wenn's möglich wäre).

Joseph von Nazareth

Sa., 07.02.2015 - 22:04 Permalink

Mi è d'obbligo avendo dovuto presiedere l'istruttoria pubblica (spero in modo imparziale) in quanto Presidente del Consiglio Comunale chiarire alcune cose. Se la signora Pittarelli, che non è una sprovveduta, ma milita nella SVP e in un Comitato civico espressione di ambienti influenti, oltre che essere Presidente del Quartiere Gries San Quirino, conosce cittadine o cittadini che sono stati "costretti" a firmare contro la loro volontà ha il dovere di presentare formale denuncia. Se non lo farà la sua "affermazione" è quanto meno temeraria e offensiva per i promotori dell'iniziativa chiaramente diffamati. Veda Lei. Era sicuramente la prima volta in cui si usava questo strumento di partecipazione e i difetti non sono mancati. In futuro si dovrà pensare a modificare i regolamenti facendo tesoro di questa esperienza. Nonostante questo le tre sedute di quasi 5 ore ciascuna, hanno visto partecipare circa 250 person la prima volta, 130 sia la seconda che la terza volta. Ovviamente, la presenza in sala tendeva a diminuire verso la fine, ma in quale assemblea o riunione pubblica molto lunga non succede ? Non mi risulta che le assemblee pubbliche del Quartiere di Anna Pitarelli siano più affollate e partecipate. Inoltre, deve essere sottolineato come vi siano stati centinaia e centinaia di contatti on line relativi ai materiali messi a disposizione sul sito del Comune. Ma la cosa più importante che Pitarelli non dice è che l'istruttoria non è una semplice assemblea pubblica, ma un momento istituzionale nel quale si svolge un contradditorio di merito su un progetto. Le idee e le osservazioni, tutte le idee e le osservazioni concrete saranno raccolte in una relazione istituzionale preparata dai tecnici del comune e dovranno avere risposte di merito nella delibera finale. Quindi chi ha fatto solo propaganda ha, forse, preso qualche applauso, ma non avrà più spazio di chia ha preferito (e sono stati la stragrande maggioranza) portare contributi più riflessivi. Tra l'altro potevano intervenire di diritto all'Istruttoria tutti i consiglieri comunali e quelli di circoscrizione. Lo hanno fatto in pochissimi ed evidentemente quelli che non lo hanno fatto non possono poi prendersela se erano assenti. Fino al 19 dicembre potevano iscriversi tutte le associazioni, le orgamizzazioni, i partiti, i comitati. L'hanno fatto in tanti, incluzo, Zukunft Bozen che ha parlato nel corso della prima serata. Il progetto è stato illustrato nel corso della prima serata in oltre due ore di presentazione ed era la prima volta che il lavoro della Conferenza di Servizio veniva illustrato, anche ai rapprentanti politici. In questo modo làopinione pubblica ha potuto farsi finalmente un'idea. Quindi un bel tacer non fu mai scritto per il film che ha visto la Signora Pitarelli. In altre sedi le considerazioni di parte relative al Progetto Benko e ai suoi sostenitori.

Fr., 06.02.2015 - 17:15 Permalink

Danke für diesen informativen Beitrag. Köstlich vor allem "Non mi risulta che le assemblee pubbliche del Quartiere di Anna Pitarelli siano più affollate e partecipate." Und als ob die Pro-Benko-Gruppe nicht genauso Personen im Umfeld "überzeugen" würde für das Projekt Stellung zu nehmen... Am Ende siegt die Ratio und nicht die Propaganda, auch wenn manchmal später als früher (in diesem Fall ev. nachdem das Kaufhaus steht und ein Mißerfolg ist).

Sa., 07.02.2015 - 13:44 Permalink

Caro Mensch Ärgerd, non hai partecipato all`istruttoria, ma organizzeremo delle serate informative e riassuntive a breve, cosí insieme alla sig.a Pittarella avrai possibilitá di informarti anche tu. L`ultima volta mi avevi accusato di essere in conflitto d`interesse, perché da piccolo commerciante cerco di combattere la costruzione di un centro commerciale, bene, questa volta parliamo di traffico. Beh, purtroppo l`essere umano é pigro per natura, e piú vicino alla sua meta gli andiamo a costruire un parcheggio, piú vicino lui cercherá di arrivare con la macchina. Concetto molto semplice. Che bello, poter arrivare da fuori cittá fino sotto al CC, girare in tondo li dentro e poi ripartire. Senza muovere un passo per la città (dov`era il vantaggio per gli altri negozianti?) senza far uso dei mezzi pubblici (come la mettiamo con l`inquinamento?). E a spese dei cittadini spostiamo la stazione degli autobus in una sistemazione d`emergenza, scomoda sia per i pendolari, che per i turisti, sempre a spese dei cittadini scaviamo delle gallerie e paghiamo per la loro manutenzione, abbattiamo un palazzo della provincia, appena ristrutturato e costato 12 mio. di soldi pubblici. (dové il vantaggio economico per la cittá?). Potrei continuare ancora e parlare degli extracomunitari, degli inquilini che ancora alloggiano nel condominio di via Garibaldi, della relazione tra il nostro modello di consumo ed il cambiamento climatico, della perditá di quasi la metá del parco della stazione, della riqualificazione di un parco che non é da riqualificare, ma da curare, dei problemi che avranno i quartieri periferici, in particolare di Gries, ...... sono pochi a guadagnarci e tanti a perderci!!

Fr., 06.02.2015 - 17:19 Permalink

Un ragazzo del Senegal si è iscritto in primavera all'associazione Zuk.Bz. (allo show-room) ed è stato presentato direttamente a Benko per parlargli delle sue esigenze. Ma dove la trova una scena così? Forse in un film hollywoodiano!
Nessuno è stato quindi abbandonato a se stesso.
Se Lei, Signor Rieder, vuole fare l'anticapitalista a tutti i costi, lo faccia almeno fino in fondo: non ammazzi più le piante e non venda la merce a prezzi esagerati.

Glielo dice un cittadino che vota M5S a livello nazionale, non di certo a livello locale.
Joseph

Fr., 06.02.2015 - 20:15 Permalink

La signora Anna Pitarelli deve rendersi conto, come il suo amico Alberto Stenico che è intervenuto, che quando mancano le argomentazioni, come appare chiaramente nel suo testo, mi permetta risentito e rancoroso, che ho appena letto, è inutile arrampicarsi sugli specchi. E' una questione di cultura e di approfondimento che le consiglio di migliorare. I veri assenti sono stati i favorevoli al progetto. SIGNA e gli applausi durante gli interventi lo hanno dimostrato: silenziosi dalla vostra parte abbondanti e sentiti dalla nostra.

Fr., 06.02.2015 - 18:57 Permalink

Gentile Signor Filippi, Lei ha tutto il diritto di dire la Sua, ma non dia consigli ad altri su come "migliorare la propria cultura". Quali premi Nobel ha vinto Lei per potersi permettere di dire una cosa del genere?
Ma soprattuto quali partiti votava prima di passare al M5S?

Tanti saluti da un cittadino che vota il 5Stelle a livello nazionale, non di certo livello locale.
Joseph

Fr., 06.02.2015 - 19:48 Permalink

Wollen Sie vielleicht meine Beiträge zensieren?
Zahlen Sie mehr Steuern als ich oder sehen Sie sich schlechthin als cittadino di serie A und alle anderen als cittadini di serie B?
Ich bin nicht in der Politik tätig, ich bezahle so wie Sie die Politiker und die Medien mit meinen Steuern!
Fühle mich also im Recht meine Meinung auf diesem Portal zivil zu äußern.
Haben Sie etwas dagegen?
Joseph

Sa., 07.02.2015 - 22:11 Permalink

Joseph von Nazareth, Menschärgerd, quanti Trolls anonimi, sempre pronti a mettere in cattiva luce e criticare, chi cerca, sacrificando il proprio tempo libero e le proprie energie, di cambiare le cose in meglio.
Che abbia scambiato Pittarelli con Pittarella, é stato un lapsus, causato dalla rabbia e dallo sconforto, per delle accuse talmente insensate ed infondate, e certamente non un`allusione a qualcuno o qualcosa. Per quanto riguarda i prezzi esagerati, dei quali lei parla, caro Joseph, la invito a passare nel mio negozio, e le faró un`pó vedere la contabilitá di un piccolo commerciante. Forse allora si renderá conto, dei problemi, coi quali i piccoli commercianti ed artigiani sono confrontati ogni giorno. Sono sicuro che comunque non passerá a trovarmi, strano, che di quelli che mi attaccano sui blog, poi nessuno abbia mai il coraggio di presentarsi di persona, sará per tutto il sangue che scorre in una fioreria? Qui ammazziamo le piante!

Sa., 07.02.2015 - 09:46 Permalink

Guten Tag, Herr Rieder.
Ich bin kein Troll, sondern ich habe als Kunde bei Ihnen vor 2 Jahren einen Blumenstrauss bestellt.
Die Empfängerin bekam einen Strauss mit mehr Grünzeug als Blumen.
Als Kunde war ich sehr unzufrieden damit. Ich kann Ihnen persönlich Belege und Fotos davon bringen.
Wahrscheinlich ist es für Sie seltsam, dass es auch idealistische Menschen gibt, die auch objektiv sein können. Meine Kritik gegenüber Ihrer Preise waren einzig und allein die eines Kunden!
Vielleicht sollten Sie die Leute nicht unterschätzen! Das wäre sicher weniger beleidigend.
Joseph

Sa., 07.02.2015 - 12:14 Permalink

Ich mache vom gleichen Recht hier Gebrauch meine Meinung kund zu tun, wie Sie. Wenn Sie der Meinung sind, bei einem Artikel über das Benkoprojekt sind persönliche Erfahrungen mit dem Geschäft eines Blumenhändlers informativ, dann nur zu. Als salto-Nutzer vermisse ich dann höchstens einen Ignorieren oder Minus-Button, der irrelevante Beitrage unsichtbar macht. Bei salto ist ansonsten die Moderation sehr gut, bzw. man brauch sich nicht durch Myriaden von Stammtisch-Unter-der-Gürtellinie-Kommentaren zu lesen, wie es bei allen anderen Portalen üblich ist.

Mo., 09.02.2015 - 11:00 Permalink

Bezüglich Kompetenzen, Studientitel und CV: wie schaut es da bei der Pro-Benko-Gruppe aus? Ist da jemand städteplanerisch über dem Durchschnitt gebildet und damit meine ich nicht in der Politik oder als Jurist oder Immobilienhai, d.h. in der Analyse von wirtschaftlichen Zusammenhängen bei Großprojekten und deren Folgen?

Mo., 09.02.2015 - 11:05 Permalink

Herr Rieder,

Ihre contabilità interessiert mich nicht, Sie haben diesen Beruf gewählt und nicht ich. Da Sie kein politisches Amt bekleiden , sind Sie auch niemandem eine Rechenschaft schuldig bezüglich Beruf/Geschäft/Einkommen.
Wenn Sie die Preise in Ihrem Geschäft so hochjagen müssen, dann werden Sie schon wissen warum. Wahrscheinlich ist die Miete übertrieben hoch? Ich kann aber als Kunde auch entscheiden, wo ich einkaufen gehe.
Aber bitte, tun Sie jetzt auch nicht so, als ob Sie verhungern würden. Sie haben wohl keine Ahnung was z.B die Akademiker in Italien durchmachen und sich gefallen lassen müssen. Und vielleicht sind das Architekten und Ingenieure, die sich eher als "Experten" der Branche ausgeben könnten als Sie. Diese aber arbeiten im Call Center um 500 Euro im Monat und sind nicht mal fix angestellt. Sie sind auch nicht der Einzige, der sich "gratis" dafür einsetzt, diese grausige Welt zu ändern. Aber auch Sie sind voll und ganz im System drinnen. Viel Glück für Ihren jetzt schon begonnenen Wahlkampf.
Übrigens: Ihre "Freundin" A.Pit. hat verheiratet exakt Ihren Nachnamen, ist das nicht ironisch?
Joseph

Sa., 07.02.2015 - 22:38 Permalink

Ach so ist das!? Argumente zählen nicht! Entscheidend ist der verführerische Glanz des Geldhauses, bekanntlich stinkt Geld nicht! Offensichtlich gilt das für einen gewissen Teil der Bürger!

Sa., 07.02.2015 - 10:43 Permalink
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P. Martini

Con le sue raffiche verbali a 360° la Sig.a Pitarello dimostra una scarsa serenità ed una inaccettabile vocazione all’ingiuria e mi chiedo se si renda conto della gravità delle sue affermazioni. Parlo da occasionale cliente (incolume) di Floralpina che in tre serate ed un documentario al Filmclub ha ascoltato i pareri dell’ una e dell’altra parte (a proposito, visto che evidentemente non era presente: la invito a guardare le foto della prima serata) e che, grazie agli interventi qualificati sui molteplici aspetti, anche di accademici ed intellettuali che hanno fatto approfondite ricerche sul tema (per dubbi sulla statura dei referenti consiglio internet), ha capito che vorrebbe per Bolzano un futuro diverso.

Sa., 07.02.2015 - 13:17 Permalink
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P. Martini

Con le sue raffiche verbali a 360° la Sig.a Pitarello dimostra una scarsa serenità ed una inaccettabile vocazione all’ingiuria e mi chiedo se si renda conto della gravità delle sue affermazioni. Parlo da occasionale cliente (incolume) di Floralpina che in tre serate ed un documentario al Filmclub ha ascoltato i pareri dell’ una e dell’altra parte (a proposito, visto che evidentemente non era presente: la invito a guardare le foto della prima serata) e che, grazie agli interventi qualificati sui molteplici aspetti, anche di accademici ed intellettuali che hanno fatto approfondite ricerche sul tema (per dubbi sulla statura dei referenti consiglio internet), ha capito che vorrebbe per Bolzano un futuro diverso.

Sa., 07.02.2015 - 13:19 Permalink

Nella discussione dovremmo tener conto anche delle ultime notizie dal mondo economico altoatesino: l'Astat dà il 2015 in recessione ( Pil - 0,5), la Cassa di Risparmio chiude il 2014 a meno 120 milioni, l'edilizia ha perso nel 2014 un ulteriore 6,8%, l'Inps, dal quale dipende il reddito di oltre 170.000 altoatesini, chiude il 2014 con circa 10 miliardi di deficit (previsto - 7 miliardi per il 2015), Provincia e Comune di Bolzano prevedono la riduzione dei loro investimenti pubblici diretti. Ma di che cosa viviamo noi altoatesini? Ci possiamo permettere di impedire un legittimo investimento privato di circa 300 milioni? E se ciò succedesse, quali alternative economiche concrete verrebbero proposte e realizzate (non a carico della spesa pubblica o del contribuente)?

So., 08.02.2015 - 09:35 Permalink

Anna, sei una "quota rosa" di prestigio, bilingue, Svp, immagine della Bolzano ricca e potente, bella bionda e aggressiva, non dire però bugie, non farti usare per giochini di potere di altri. Sia che i "mandanti" siano quelli che hanno scritto la legge Benko e siedono ancora in comode poltrone provinciali o Benko e Hager stessi, evita per favore di mettere in cattiva luce la dignità degli strumenti di partecipazione, limitati e migliorabili, ma che sono un' occasione unica per i cittadini per dare alle istituzioni altri punti di vista e conoscenze. La politica di oggi è fatta di decisioni prese in alto e di conferme tecniche costruite di conseguenza a loro supporto. Noi cittadini ( anche tu) abbiamo strumenti per dare una mano alla politica, anche per evitare tanti errori irrimediabili. Usarli è un nostro dovere di cittadini politici! Affermare che le firme siano state estorte è un vecchio trucco, che non dovresti usare, tu che sei "il nuovo" e la" Bolzano futura", trucco usato da Durnwalder e da Spagnolli che alla consegna di migliaia di firme ( su temi diversi ) l' uno disse che la gente firma tutto e il contrario di tutto e l'altro affermò :"raccontate falsità sulla base delle quali trovate persone che firmano la Vostra petizione". Non fidarti di cattivi suggeritori, non cercare di metterla in caciara!

So., 08.02.2015 - 19:17 Permalink

Caro sig. Stenico, se questo investimento andrebbe a distruggere in parte la struttora commerciale esistente, eliminare posti di lavoro, causando un grande danno alla nostra immagine turistica, penso sia nostro dovere, cercare di evitarne la realizzazzione. E poi, di quali 300mio. sta parlando? Visto che a costruire saranno imprese di costruzione dei paesi dell`est, sub-appaltate dalla Strabag, che siede nel cda della Signa Holding, le tasse voleranno in gran parte nei paradisi fiscali, dove le grandi catene commerciali hanno le loro sedi. Infine, dei pochi millioni, che Benko ha finora offerto per l`areale della stazione autobus, verranno scalati i costi del trasferimento della stazione stessa, la quale sul terreno che dovrá prima essere affittato da RFI, avrá bisogno di tutte le infrastrutture occorrenti, ed inoltre la galleria di via Alto Adige. Quanto rimarra (se rimarra) qualcosa, dei 70 mill. finora offerti? Tutti dati emersi dalla contestata istruttoria pubblica!!

Mo., 09.02.2015 - 10:10 Permalink

Hallo Herr Rieder,

warum sollte genau diese Investition die bestehenden Stukturen so stark gefähren?
Warum nicht die Oberrauch-Idee mit dem "grossen" Erlebnis, warum nicht der geplante neue Podini-Tempel, für den auch die Verkehrsplanung, aber diesmal "nur" in der Zone, neu geschrieben werden müsste? Warum nicht das geplante Aspiag-Einkaufszentrum? Was bitte wäre da der grosse Unterschied? Erst wehrte man sich jahrelang gegen ein Einkaufszentrum im Gewerbegebiet, oder auf der "Grünen Wiese".
Und jetzt. da eine Idee, ob gut oder schlecht sei dahingestellt, genau diese Problematik überwindet, soll wieder alles schlecht sein?

Mo., 09.02.2015 - 11:34 Permalink

Stenico proprio non ha argomenti, batte sempre sui 300 milioni pronti a essere investiti, adesso ci mette pure il PIL che non c'entra niente.
Non si rende conto, una volta realizzato il progetto, quanti milioni di euro Benko - Signa preleveranno dalle tasche dei cittadini per metterli nello loro e di quanti commercianti saranno costretti a chiudere, anche in centro.
MI è venuto in mente un capolavoro della letteratura italiana: FONTAMARA di Secondo Tranquilli, in arte Ignazio Silone. Il libro è ambientato in Abruzzo a Fontamara nel nella zona del lago Fucino completamente prosciugato agli inizi del periodo fascista.
Da Roma arriva un "impresario" (così si chiamavano gli imprenditori un tempo) che dietro di sé ha una banca, pronto a investire milioni di lire (proprio come Benko). La piccola borghesia che ha studiato e sa leggere e scrivere (avvocati, proprietari terrieri, ecc.) lo segue e riesce a farlo eleggere Podestà. Con l'avvento del fascismo i sindaci erano stati eliminati. Il popolo è costituito prevalentemente da cafoni (contadini analfabeti che a malapena riescono a sopravvivere ammazzandosi di lavori). In poco tempo l'impresario - podesta si porta via tutta la ricchezza del posto, prendendo in giro i cafoni e togliendo loro l'acqua per irrigare gli aridi campi. Non voglio rovinarvi il seguito, tutto da leggere. Mi auguro che serva a recepire il messaggio di Silone: bisogna stare al largo dai delinquenti che sono pronti a tutto pur di soddisfare la loro avidità.
Qualcosa nel frattempo è cambiata: cafoni e analfabeti, che sicuramente meritano più rispetto di Benko, sono sempre più rari.

Mo., 09.02.2015 - 11:47 Permalink

Lieber Herr Gasser,
dieses Projekt steht jetzt im Augenblick zur Debatte und vor einer Entscheidung im Gemeinderat (bis spätestens Ende März soll die Entscheidung fallen), daher mein Einsatz im Augenblick, gerade gegen dieses Projekt. Das ändert nichts an der Tatsache, daß für mich die Pläne der Aspiag, Podini und Oberrauch Gruppe genauso falsch sind. Als verfechter der kleinen regionalen Wirtschaftskreisläufe, habe ich bisher sicher nie etwas anderes behauptet. Bei meinem Beitrag wärend der öffentlichen Debatte, war mein Hauptaugenmerk auf die dringende Notwendigkeit gerichtet, eine Änderung unseres Konsumverhaltens zu fördern und zu erleichtern. Darüber hinaus, bringt dieses Projekt (auch bei der Variante Oberrauch) noch das Problem hinzu, daß eine Verlagerung des Busbahnhofes nötig ist, mit all seinen finanziellen und qualitativen Folgen und den Verlust der Hälfte des Bahnhofparkes. Kommen sie mich besuchen, dann können wir uns gerne weiter darüber unterhalten. LG

Mo., 09.02.2015 - 12:42 Permalink
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P. Martini

Die öffentliche Debatte hat, außer Daten und Fakten zu den wahrscheinlich verheerenden Folgen, die die Verwirklichung des Kaufhausprojektes für die Stadt hätte, offensichtlich auch eine unglaubliche Energie freigesetzt - (ich meine damit nicht die Schlammschlacht der Frau Pitarello, mit der sie sich, unverhofft aber dafür gründlich, selbst getroffen hat) .
Sollte sich diese Energie nicht in einer Bürgerinitiative z.B. zur alternativen gemeinsamen Gestaltung eines attraktiven Stadtteils Bahnhofspark bündeln lassen? Beispiele für das unglaubliche Potential solcher Bürgerinitiativen sind der von Herrn Lausch anlässlich der Debatte vorgestellte Film zu einem Münchner Projekt; oder auch die Verwandlung des Rathenauplatzes in Köln von einem „dunklen verwahrlosten Gelände mit Gestrüpp und Ratten, Oase für Obdachlose und Fixer…in den schönsten Park der Stadt Köln… mit Kinderspielplätzen, Blumenbeeten, schattenspendenden Bäumen, separatem Hundebereich … und einer inzwischen preisgekrönten Sommergastronomie, samt Gartentischen und bunten Lichterketten“ unter dem Motto des Bürgervereins “Die Stadt als globales Weltdorf lebt durch seine Viertel und Plätze, und Weltbürger sind zuerst Viertelsbewohner (Richard David Precht „Die Kunst kein Egoist zu sein“, Kapitel „Die Wiederkehr der Tugend - wie sich Bürgersinn fördern lässt“).

Mo., 09.02.2015 - 15:44 Permalink

Das finde ich wirklich eine gute Idee, vielleicht etwas zu weit hergeholt, aber gut. Bleibt aber noch die Frage, wer das finanzieren sollte. Denn ich denke damit lässt sich kein Investor finden, und wie es mit den Finanzen unsere Hauptstadt aussieht, ist auch kein Geheimnis.
Und trotz allem Patrizia, mich würde es sehr freuen, wenn jemand, egal wer, gute Alternativen zum Jetzt-Zustand anbieten würde. Denn in einem Punkt, glaube ich, sind wir uns alle einig, so wie es im Moment rund um den Busbahnhof aussieht, kann und soll es nicht bleiben.

Mo., 09.02.2015 - 16:35 Permalink