Durnwalder e Maroni celebrano l'autodeterminazione
Il 1995 può essere considerato l'anno nel quale si è rilanciata l'idea di Euroregione tra Tirolo (nord-est e sud) e Trentino. L'anno nel quale l'Austria è entrata nell'Unione Europea ed i tre Länder lungo l'asse del Brennero hanno aperto un ufficio comune a Bruxelles.
Un evento clamoroso però si tenne il 28 ottobre 1995.
Una grande manifestazione organizzata dal Patt, 10mila persone nella tenuta Guerrieri Gonzaga di Borghetto d'Avio, per promuovere l'idea di un grande Tirolo. Giorgio Gelmetti, l'ideatore del tempo, dichiarò nel 2005 al Trentino che quella iniziativa era nata dopo la grande riunione pantirolese promossa da Christian Waldner a Gries. «La manifestazione – ricorda – fu preceduta da altre, simboliche, in altre località, dove venne piantata la bandiera del Tirolo».
Gelmetti, nonostante l'enorme successo dell'iniziativa, che commemorava anche i 50 anni dalla nascita dell'Asar, associazione studi autonomistici regionali, non ebbe una rosea carriera politica.
E la manifestazione non passò di certo sotto silenzio nemmeno al Quirinale, tanto che fu un'iniziativa tacciata di separatismo, vi fu l'intervento dei servizi segreti e l'allora presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro piombò a Trento la settimana dopo. Nel 1995 il Patt era al governo della Provincia di Trento, con Carlo Andreotti presidente, ma per le stelle alpine il dopo-Borghetto portò ad un declino con un'indagine sulle tessere di partito, con una rottura interna al partito ed infine il rocambolesco epilogo della vicenda politica del presidente del Consiglio regionale Franco Tretter.
Venendo all'oggi, lunedì 27 aprile alle 19 in piazza Storti a Borghetto ci sarà un incontro dal titolo “Autonomia regionale, a difesa dell'identità e dell'autodeterminazione dei popoli”, organizzato dalla Lega Nord e dai Veri autonomisti trentini. Ci saranno molti dei partecipanti alla grande manifestazione del 1995, ma questa volta non è il Patt a tirare le redini del discorso, ma gli autonomisti che guardano più verso l'autodeterminazione, l'indipendenza. Nel Vat ci sono Tretter (il cui figlio Egon si candida a Trento alle comunali per il Patt) e anche Carlo Andreotti, presidente nel 1995. Alle elezioni provinciali del 2013 il Vat aveva appoggiato la lista Nuovo Trentino Nuovo Tirolo-Autonomia 2020, nella quale si è candidata anche la ex consigliera Patt Caterina Dominici.
Per la Lega a Borghetto arriverà anche Roberto Maroni, presidente della Lombardia, che per un periodo fra il 1994 ed il 1995 fu Ministro degli Interni del Governo Berlusconi e venne ai confini dell'Impero in quell'ottobre 1995. Quindi i parlamentari leghisti Sergio Divina e Maurizio Fugatti, il consigliere regionale di Forza Italia Giacomo Bezzi.
Dall'Alto Adige scenderanno a Borghetto anche Pius Leitner, che con la Lega Nord ha condiviso la corsa per le elezioni europee, e anche l'ex Landeshauptmann Luis Durnwalder. Tra gli altri infine Stefano Bruno Galli, professore dell'Università di Milano ed il Landeskommandant Stellvertreter Major Giuseppe Corona, che rappresenterà i cappelli piumati trentini.
Sta facendo discutere negli ambienti autonomisti il fatto che, mentre a Trento il segretario Franco Panizza parla di “Partito dei Trentini”, la volontà di mettere assieme in un'unica formazione politica aderenti del Patt, ex di Upt, Margherita e Progetto Trentino, a Borghetto avrebbe voluto esserci il consigliere regionale Patt Walter Kaswalder. Che all'ultimi ha deciso di non andarci, per evitare strumentalizzazioni.
Ich halte Borghetto nicht für
Ich halte Borghetto nicht für ein Symbol der Einheit sondern für eines der Abgrenzung. Wir hatten diese Woche schon über das Markieren des Territoriums diskutiert. Meine Grüße schicke ich an die Nachbargemeinden Brentino und Dolce!
Antwort auf Ich halte Borghetto nicht für von Benno Kusstatscher
un consiglio per una gita
un consiglio per una gita domenicale: http://it.wikipedia.org/wiki/Forte_Rivoli
Sankt Benno, protettore dei Comuni di confine :-)
Antwort auf un consiglio per una gita von Mattia Frizzera
la domenica non andiamo oltre
la domenica non andiamo oltre confine. figurati!