Politik | In prospettiva

“Elezioni anticipate? Non ci sarò”

Il sindaco di Bolzano Spagnolli mette le mani in avanti. Se non ci sarà maggioranza dopo il ballottaggio, sia lui che il vicesindaco Ladinser lasceranno.

Intervistato oggi dal quotidiano Dolomiten, Spagnolli si dice preoccupato per il ballottaggio di domenica 24 maggio che - dice il sindaco - “sarà duro”. 

Il sindaco di Bolzano esprime tutta la sua amarezza. Innanzitutto legata alle difficili prospettive di governo dopo l’eventuale vittoria al ballottaggio. In merito alla ricucitura con gli ecosociali Spagnolli dice che il risultato delle lezioni del 10 maggio “non lascia molte alternative” e che sarà la SVP a dover decidere “se intenderà davvero mettere in piedi una maggioranza”. In merito ad una possibile alleanza con la Lega,  Spagnolli fa di nuovo riferimento alla SVP (“a Roma la Lega è il principale avversario di Renzi ed ha un contratto stretto con Casapound”). Come dire: strada bloccata. 
Alla domanda su cosa potrebbe succedere in caso di elezioni anticipate a novembre, Spagnolli è quindi categorico. 

“La gente le interpreterebbe come un successo del centrodestra e darebbero luogo ad un forte rinnovamento. Dovremmo lasciare sia io che il sindaco Ladinser, così come parte della vecchia guardia.”

A proposito della proposta del referendum su Benko, respinto al mittente dagli ecosociali, il sindaco uscente ricorda il percorso stretto che si è trovato a percorrere (“La legge non prevede un vero e proprio referendum, ma allo stesso tempo è giusto interpellare i cittadini. Ho fatto quello che si poteva fare”).

Il sindaco conclude la sua intervista al Dolomiten manifestando tutta la sua preoccupazione e lanciando quasi un appello agli elettori di madrelingua tedesca (“avrò bisogno di tutti i voti possibili”).

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Palaia Renato Di., 19.05.2015 - 13:01

Manca del tutto un'autocritica, mentre la responsabilità della mancata elezione al primo turno viene addebitata a fattori esterni. Spagnolli ed i suoi fedeli non si rendono conto che con la sua candidatura si sono creati i presupposti di questa situazione di stallo. La "minaccia" di rinuncia a candidarsi, in caso di un ritorno al voto, ha un pò il sapore del tentativo estremo di salvare il salvabile.

Di., 19.05.2015 - 13:01 Permalink