Politik | Collaborazioni

Stelvio e appalti pubblici, Tn e Bz assieme

Il parco verrà gestito dalle due Province, che creeranno anche un gruppo di lavoro per la sicurezza giuridica degli appalti.

Giornata all'insegna delle collaborazioni quella di oggi fra le Giunte provinciali di Bolzano e Trento. La Giunta Kompatscher ha firmato un protocollo d'intesa nel quale Trentino ed Alto Adige si suddividono i costi di gestione per il Parco dello Stelvio. Non ci saranno nuovi esborsi finanziari, ma si utilizzerà il cosiddetto Fondo Brancher, quello utilizzato per finanziare opere dei comuni di confine. Trento e Bolzano gestiranno anche la parte del parco che è su territorio lombardo. Il Parco dello Stelvio si estende su un'area di 131mila ettari, dei quali il 41% si trovano in Alto Adige.

Seconda cooperazione tra Province sarà sia normativa che operativa nel campo degli appalti pubblici. Da una parte Trento e Bolzano recepiranno le linee guida europee negli ambiti dei settori acqua, energia, trasporti pubblici e servizi postali. Una cooperazione che ha anche un significato politico, perchè vorrebbe in questo modo rafforzare la posizione delle autonomie trentina ed altoatesina nei confronti di Roma. Kompatscher ha sottolineato la volontà di velocizzare gli appalti e muoversi sul mercato nel modo più conveniente possibile. Con una maggiore attenzione a prodotti ed aziende locali. La "cabina di regia" sarà composta dai responsabili delle due Agenzie per gli appalti provinciali e ci saranno gruppi di lavoro dedicati ai quattro settori di collaborazione. 

Al di là quindi delle singole istituzioni, Province, Regioni o Europaregion che sia, si sta intensificando concretamente la collaborazione fra Trento e Bolzano su materie di grande interesse pubblico. Altrettanto interessante è che Rossi e Kompatscher stiano sempre più attuando il principio che parlare ad una sola voce a Roma conti di più rispetto ad avere interessi separati.

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Profil für Benutzer Benno Kusstatscher
Benno Kusstatscher Di., 09.06.2015 - 18:28

Ma dai, nessuno lo chiama più "Brancher"...

Wenn ich mich richtig erinnere, dann kommen dem Grenzgemeindenfond jährlich 20 Millionen aus Südtirol und 20 aus dem Trentino zu. Jeder der 48 Gemeinden steht jährlich eine halbe Million zu. Bleiben 16M für besondere Projekte. Davon ist wohl etwa ein Drittel notwendig, um den Park zu finanzieren (man liest von 2.7M pro Provinz). Ob da nicht erwartungsvolle Begehrlichkeiten gekränkt werden? Schließlich hat der "Brancher" so seine Vorgeschichte...

Nebenbei, so wie Salto die schöne Landkarte unten abgeschnitten hat, so ist Valcamonica regelmäßig unterrepräsentiert, wenn es um den Park geht. Sämtliche Lombardische Vertretung scheint sich auf Bormio zu konzentrieren. Mögen sich unsere Akteure neben den Veltlinern auch um Vertreter in Ponte di Legno oder so bemühen.

Di., 09.06.2015 - 18:28 Permalink
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Mattia Frizzera Mi., 10.06.2015 - 14:18

Antwort auf von Benno Kusstatscher

I camuni non si arrabbieranno dai, caro Benno! Loro avevano certamente già nella preistoria migliori capacità grafiche delle mie ;-) Fondo Brancher mi pareva più sintetico di Fondo per i comuni di confine, ma la sostanza non cambia: continuo a considerare un nonsenso una misura di questo tipo che vuole essere un "tacon" come direbbero i veneti, solo per continuare a non voler dare una natura autonoma (da stato federale) a Veneto e Lombardia.

Mi., 10.06.2015 - 14:18 Permalink