L'Italia ha scoperto Andreas Pöder
In questi giorni Andreas Pöder era molto felice. L’Italia si è accorta di lui. Com’è potuto accadere? Cercherò di raccontarlo, magari spiegando anche a qualche giornalista o curioso capitato su questo sito chi è, veramente, Andreas Pöder.
Il quarto d’ora di celebrità del quale il politico di BürgerUnion ha goduto nei giorni scorsi si deve a una proposta strampalata che non ha mancato di suscitare lo scalpore generalmente dedicato a cose del genere: si fa un titolo, ci si ride su e la cosa finisce lì. Ma cosa ha detto di così strampalato (ed eclatante) Andreas Pöder? Più o meno questo: siccome in Sudtirolo e in Italia ci sono tanti “buonisti” che si dichiarano disposti ad accogliere migranti, profughi, disperati e insomma tutti quelli che vogliono venire da noi, sarebbe il caso che fossero proprio questi “buonisti” a finanziare le politiche di accoglienza, aggiungendo una quota volontaria all’addizionale Irpef. Una boutade, una frase ad effetto, di quelle che si possono dire bevendo una pinta di birra seduti a un tavolo con gli amici, ma per Pöder, piccolo Matteo Salvini alpino, è la chiave in grado di catapultarlo al centro di un’attenzione insperata.
Bisognava vederla la pagina facebook di Pöder, ieri l’altro. Non la smetteva più di aggiungere link dai quotidiani italiani che si rimpallavano la sua proposta. Per lui era come se piovesse consenso e visibilità dalla luna (per Pöder l’Italia dista dal suo modo di pensare e di essere più o meno come la terra dista dalla luna). Peccato che tutta questa visibilità fosse stata ottenuta con un metodo italianissimo, ovvero quello del populismo più becero al quale siamo stati abituati per decenni: si fa a gara a chi la spara più grossa e poi si guarda l’effetto che fa, l’importante è che se ne parli. In gergo tecnico si tratta di una decomposizione della sfera dei diritti collettivi a colpi di diritti individuali, in pratica la fine della società civile.
Ma questi sono dettagli. In fondo, a Pöder l’accusa di “populismo” fa il solletico. Anzi, lui ci sguazza, basta vedere la galleria di immagini con la quale si pavoneggia, sempre su facebook, nel goffo tentativo di mostrarsi vicino al popolo. Non c’è una festa di paese nella quale non appaia in braghe di cuoio, circondato da gente sorridente e tutta vestita come lui. Peccato però che una differenza, tra loro e lui, ci sia. E anche cospicua.
Andreas Pöder siede in Consiglio provinciale da quasi vent’anni. La sua storia è quella di un patriota covato da Eva Klotz, e poi – pulcino irriverente – giunto a staccarsi dalla cosiddetta pasionaria a causa, fra l’altro, di una sua supposta vicinanza con i movimenti dell’estrema destra tedesca. Ci furono arresti, Pöder finì tra gli indagati, ma ha sempre negato di far parte o di sentirsi vicino a quella gentaglia: “Ich kenne die jungen Leute, die im Gefängnis gelandet sind. Das sind Extremisten. Ich habe versucht, sie zu moderaten Position zu bewegen. Wir sind Lichtjahre von den Neonazis entfernt. Wir haben mit bestimmten Ideen, zu denen wir immer Distanz gewahrt haben, nichts zu tun”. La vicenda, per lui, non ebbe conseguenze, e la sua carriera politica è continuata.
Certo è che non appena all’orizzonte spunta qualche movimento che mescoli in modo torbido populismo reazionario ed estremismo destrorso lui compare immancabilmente a fare il moderato che passava giusto di lì. È accaduto anche di recente, a Dresda, allorché il nostro si è sentito attratto da Pegida. Poi la cosa si è un po’ sgonfiata e anche lui ha lasciato perdere.
Quello che ovviamente Pöder non è intenzionato a lasciar perdere è la poltrona in Consiglio provinciale. Alla quale, anzi, cerca di tenersi aggrappato con tutte le sue forze sfruttando come può l’involontario aiuto di qualche compagno di viaggio, come nell’ultima tornata elettorale, per poi, riuscito nel suo intento, lasciar fuori dalla porta i suoi incauti amici (una sorta di Elena Artioli al maschile, insomma: non a caso i due sono molto amici). Va anche ricordato che Pöder è stato uno dei più strenui difensori dei privilegi pensionistici che hanno quasi ammazzato politicamente altri esponenti della destra tedesca (per esempio Pius Leitner e Ulli Mair, un tempo duo leader dei Freiheitlichen). Essendo piccolo piccolo, lui è riuscito a schivare la rabbia della gente, e infatti adesso è tornato a far parlare di sé, col concorso dei media italiani.
Un’ultima cosa merita di essere citata. Consultando la pagina Wikipedia in italiano che lo ritrae, troviamo scritto (ultima consultazione 27.09.2015):
Andreas Pöder (Merano, 6 aprile 1967) è un politico italiano, di madrelingua tedesca. È l'Obmann dell'Union für Südtirol e portavoce in consiglio regionale del Trentino-Alto Adige, oltre che uno dei principali esponenti della corrente indipendentista della Provincia autonoma di Bolzano. Il suo orientamento politico è di natura neonazista, ovviamente non rispetta ne Italiani, tanto meno gli Altoatesini. Questi ultimi li spaccia pure per stupidi nei vari notiziari, dopo averli derubati di circa 1 milione di euro (anticipo pensione).
Certo, la descrizione, oltre che tendenziosa, è pure scritta male. Il consigliere Pöder farà comunque bene a farsela correggere, adesso che in Italia qualcuno si è accorto persino di lui.
Errata corrige: l'ultima
Errata corrige: l'ultima consultazione dell'articolo di Wikipedia citato risale al 27. 08. 2015 e non al 27 settembre. :)
In Italia, e soprattutto i
In Italia, e soprattutto i media italiani, danno risalto e visibilità alle Idee più strampalate e malsane, per non dire idiote.
Io la pago anche, l'eventuale tassa proposta da quello lì, PöPö insomma, ma ho anche un'altra idea: non finanzio il vitalizio di Tipi come PöPö, il quale dovrà accontentarsi di quello che ha rubato finora e con un reddito ottenuto da una tassa sull'idiozia.
Für Andreas Pöder:
Für Andreas Pöder:
"Sehr geehrte “Ich bin zwar kein Nazi - ABER” Idioten, diplomierte Wahrheitskenner, Hobbyprovokateure und Intelligenzflüchtlinge: Ihr scheut euch nicht, wie all die anderen Waschlappen die Wahrheit auszusprechen. Ihr denkt, ihr gehört tatsächlich zu den wenigen, die sich trauen den Mund aufzumachen. Ihr faselt von Wirtschaftsflüchtlingen, Sozialschmarotzern, Überfremdung und habt ein paar Daten und Spiegel-Artikel auswendig gelernt, die eure Dummheit mit sogenannten Fakten untermauern soll. Ihr fühlt euch als Patrioten, als die Stimme des Volkes, die das Kind beim Namen nennt, und den Finger in die Wunde legt, political correctness ist euer Feindbild, denn Ihr schwimmt gegen den Strom. Ihr lasst euch nichts diktieren - schon gar nicht von der Lügenpresse, selbsternannten Gutmenschen, Till Schweiger oder noch viel schlimmer von uns. Früher war man Punk wenn man provozieren wollte - heute ist man Patriot. Aber nennt euch wie ihr wollt und fühlt euch ruhig wie William Wallace persönlich. Ihr bleibt erbärmliche Trottel, die sich auf Kosten der Ärmsten der Armen profilieren wollen. Kann sein, dass wir einfach akzeptieren müssen, dass es euch Idioten gibt. Facebook verwechselt - ganz ähnlich wie Ihr - Rassismus mit Meinungsfreiheit und sperrt nach wie vor lieber ein paar Titten als euren geistigen Dünnpfiff. Auch dass ihr euch weder von Argumenten, Anstand oder Menschlichkeit davon abhalten lasst, Sachen wie diese hier zu posten. Aber denkt nicht, dass ihr die Mehrheit seid, uns eure ‘Fakten’ interessieren oder wir eure plumpen Provokationen nicht durchschauen. Ihr seid die Dummheit. Das schwächste Glied in der Kette. Die Peinlichkeit die eine Demokratie, eine Fernsehshow oder eine Facebookseite wohl leider ertragen muss. Keine Sorge, wir machen uns auch keine Illusion, dass wir euch mit unserem Gutmenschentun überzeugen können oder wir euer Testosterongefasel jetzt nicht mehr in unseren Kommentarspalten finden werden. Ihr werdet auch weiterhin Dummheit mit Meinungsfreiheit verwechseln. All jene verspotten, die sich über euch aufregen, euch als die Sperrspitze einer Revolution fühlen und unser Land am Ende hässlicher machen als es ist. Früher oder später wird euer Zwergenaufstand abgeblasen. Ihr packt eure Fackeln ein und lungert nachts nicht mehr vor Flüchtlingsheimen rum. Vielleicht werdet ihr erwachsen, kommt zur Besinnung und schämt euch ein Leben lang für diesen Sommer - oder ihr landet im Nachmittagsprogramm von RTL . So ist das Leben, das können und wollen wir gar nicht beeinflussen, wir wollen nur eins - Weder euch noch irgendjemanden unserer Zuschauer im Unklaren lassen wir wir über euch denken. Entfolgt uns bei Twitter, entfreundet uns bei Facebook, überzieht uns mit einem Shitstorm, boykottiert unserer Shows, und schreibt wie unlustig wir sind oder schon immer waren, denn keine Fernsehquote, kein Shitstorm kann jemals so schlimm sein wie der Applaus von Leuten, die auch dann laut klatschen wenn ein Flüchtlingsboot mit 800 Menschenim Mittelmeer versinkt. Refugees Welcome."
Joko und Klaas, 27.08.2015
Antwort auf Für Andreas Pöder: von Edo Plane
Meriterebbe di essere
Meriterebbe di essere pubblicato come articolo.
Andreas Pöder si un difetto
Andreas Pöder si un difetto italiano ... a voi manca l'umlaut ... per quello l'italia ha piú problemi economici della germania ...
non solo colpa di prodi-berlusca-monti-lettta-renzi ma della mancanza dell'unlaut ...
26. August um 21:19
Dem ist nichts hinzuzufügen.
Pöder hetzt mit seiner
Pöder hetzt mit seiner "Gutmensch- Abgabe" gegen Andersdenkende. Das haben die Nazis auch schon getan, Frau Rier hat bereits darauf verwiesen, das sei alte Nazi-Terminologie. Wie man mit dem "blöden" Volk umgeht hat der Nazi- Mordbube Hermann Göring 1946 klar gesagt: "...schließlich sind es die Führer eines Landes, die die Politik bestimmen, und es ist immer leicht, das Volk zum Mitmachen zu bringen, ob es sich nun um eine Demokratie, eine faschistische Diktatur, um ein Parlament oder eine kommunistische Diktatur handelt.(...).Das Volk (...) kann immer dazu gebracht werden, den Befehlen der Führer zu folgen.
Das ist ganz einfach. Man braucht nichts zu tun, als dem Volk zu sagen, es
würde angegriffen, und den Pazifisten ihren Mangel an Patriotismus
vorzuwerfen und zu behaupten, sie brächten das Land in Gefahr. Diese Methode
funktioniert in jedem Land.". Auf "bewährte" Art wird hier auf die Angst der Bürger vor den Flüchtlingen gesetzt, um Aggressionen gegen das ungekannte Fremde zu schüren. Ausgerechnet von einem der vielen, die mit den Fingern im Honigtopf guter Südtiroler Menschen alias Steuerzahler ertappt wurden. Waren das nicht auch erzwungene "Gutmensch-Abgaben"?
Il Consigliere ha seguito il
Il Consigliere ha seguito il mio consiglio. Ecco come risulta adesso il suo profilo Wikipedia: "Andreas Pöder (Merano, 6 aprile 1967) è un politico italiano, di madrelingua tedesca. È l'Obmann della Bürger Union für Südtirol e portavoce in consiglio regionale del Trentino-Alto Adige, oltre che uno dei principali esponenti della corrente indipendentista della Provincia autonoma di Bolzano. Il suo orientamento politico è di natura centro-destra".
Antwort auf Il Consigliere ha seguito il von Gabriele Di Luca
In attesa che qualcuno
In attesa che qualcuno spieghi o corregga quell'incomprensibile "di natura centro-destra" (in una prima modifica, era stato scritto "di natura destra", ancor più spassoso), faccio notare altri dettagli relativi alla voce di Wikipedia.
Le modifiche sostanziali risultano tutte effettuate dopo la pubblicazione del tuo contributo su Salto, da parte di un utente non registrato. Oltre alla modifica da te messa in evidenza, nelle righe successive vengono aggiunte alcune informazioni:
- riguardo alle relazioni con i neonazi, dopo la frase "Per questo fatto è stato anche deferito ai probiviri del partito e la stessa ''leader'' dell'''Union für Südtirol'', Eva Klotz, lo ha duramente attaccato e condannato pubblicamente" è stato aggiunto: "il direttivo del partito peró ha espresso piena solidarietá con Pöder" (notare gli accenti);
- poche righe dopo, dopo l'indicazione della fonte della condanna espressa da parte di Klotz, è stata aggiunta la frase: "Il procedimento dopo pochi mesi e stato chiuso ed archiviato dalla procura perché le accuse risultavano infondate".
Tutto rigorosamente senza indicazione di fonte.