“Voglio stare su una barricata”
Caterina Foti, com’è nata la decisione di passare a Casapound? Ci sono stati delle incomprensioni con il suo partito e in particolare con Alessandro Urzì?
Caterina Foti - Diciamo che è stata una decisione dettata più dal cuore, anche perché l’unica convenienza di stare in Casapund è quella di stare in una barricata insieme a ragazzi e ragazze semplicissimi. Che l’unico posto di potere a cui mirano non solo le elezioni o le poltrone, ma il diritto alla lotta in difesa del proprio popolo. E questa penso sia la differenza più grande con ogni altro movimento politico.
La vita politica della Circoscrizione Europa Novacella in questi mesi è stata alquanto travagliata. Prima la proposta sua e della consigliera Bresadola di prendere la guida della circoscrizione in un tandem di opposizione. Poi l’elezione di Giacomazzi con l’appoggio inedito di PD, SVP e Verdi. Quindi le dichiarazioni di Giacomazzi sugli immigrati e la richiesta di dimissioni non accolta dal presidente. Ora il suo passaggio a Casapound. Lei si è fatta un’idea dei motivi di tutto questo dinamismo nella sua circoscrizione?
La politica appunto è dinamica e determinate scelte vengono ragionate in base a fatti e situazioni. Non mi soffermo a criticare Giacomazzi per ciò che scrive su FB, ma in questi mesi di legislatura non ho mai sentito nulla di realmente positivo arrivare da lui. Anzi, non si è praticamente mai sentito. Con Sabrina Bresaola invece c’è un buon rapporto e condividiamo diverse battaglie per il quartiere, da qui la proposta di un programma trasversale condiviso.
Che tipo di esperienza è far parte della circoscrizione di un comune commissariato?
Lavorare in circoscrizione avendo il comune commissariato è abbastanza irritante e lo dico alla luce di quanto avvenuto appena qualche giorno fa. A Europa Novacella come in ogni altra circoscrizione, a parte PD e SVP, abbiamo votato tutti contro la riduzione della distanza delle antenne di telefonia mobile da luoghi sensibili come scuole, asili, cliniche, centri per anziani, ecc.
Dopo il parere negativo di tutti i quartieri e i soldi spesi per convocare i consigli, il commissario ha fatto l’esatto opposto acconsentendo a questa folle delibera che mette a rischio la salute di tutti. Mi trovo quindi molto preoccupata per il futuro di questa città.
Il suo passaggio a Casapound ha il significato di voler concentrare la sua azione politica in particolare sui diritti degli italiani di Bolzano?
la mia azione politica, come quella di Casapund, intende concentrarsi sui cittadini di qualsiasi madrelingua. Questa città appartiene a chi l’ha costruita con il sudore della fronte, sia esso italiano, tedesco o ladino.
Secondo lei di cosa ha bisogno Bolzano per uscire dal vicolo cieco politico in cui si ritrova?
Ha bisogno del coraggio dei suoi cittadini che devono far capire ai politicanti che sono stufi di chiacchiere e pretendono fatti concreti. Solo in questo modo si potrà riportare alle urne tutto quell’astensionismo che ad ogni elezione “rielegge”la solita maggioranza inetta e politicamente confusa.
io invece mi bevo un
io invece mi bevo un barricato.
Antwort auf io invece mi bevo un von Andrea Terrigno
Fino all'ultima battaglia.
Fino all'ultima battaglia. Fino all'ultima bottiglia.
wenn man das so liest, könnte
wenn man das so liest, könnte man meinen, casapound sei eine ganz normale partei und ein wechsel dorthin ein ganz normaler demokratischer vorgang.
es ist erschreckend, wie samthandschuhig hier auf salto.bz mit bekennenden faschisten umgegangen wird (eigendefinition: fascisti del terzo millennio).
ein frevel, dass dieses interview auf der gleichen startseite wie der nachruf auf franz thaler zu finden ist.
http://antifameran.blogspot.it/2015/03/gewalttatige-ubergriffe-durch-ca…
http://antifameran.blogspot.it/2015/05/i-fascisti-nel-consiglio-comunal…
http://antifameran.blogspot.it/2015/02/i-fascisti-bolzano.html