Politik | Elezioni provinciali di ottobre

Spagnolli: “ritiro la mia candidatura perché il PD ha scelto di andare da solo”

In aperta polemica con il suo partito il sindaco di Bolzano si è chiamato fuori, criticando la decisione di non promuovere un’ampia coalizione e l’attuale politica del Partito Democratico altoatesino.
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Foto: Bolzano Danza

“Ho ritirato la mia candidatura perché il mio partito ha deciso di andare da solo alle elezioni provinciali seguendo una direzione opposta rispetto a quella che avevo proposto più di un anno fa, una linea che secondo me non porterà ad un grande risultato.”

Ancora una volta Luigi Spagnolli si distingue per la schiettezza. Ieri il Partito Democratico ha ufficializzato la scelta di non promuovere l’ampia coalizione da lui richiesta e lui non ha esitato a trarne le conseguenze. Non si tratta di una rottura definitiva, il sindaco è ben attento a non parlare male del suo partito (“non ho interesse a far vincere la Biancofiore”) ma la critica di Spagnolli è circostanziata e non limitata al PD (“anche Sel ha deciso ora di allearsi con i Verdi”).

Insomma nessuno pensa a creare un aggregazione, lamenta il sindaco, rilevando l’antico problema della divisione tra gli italiani. Ma nella critica di Spagnolli ci sono anche elementi che riguardano le nuove complesse caratteristiche del panorama politico. Interrogato su quello che servirebbe al PD per ottenere il successo sperato la risposta del sindaco è talmente rapida da battere quasi sul tempo la domanda: “manca appeal!”. Insomma per vincere le elezioni oggi c’è bisogno di creare interesse e soprattutto convincere quella grande massa di persone che in questo momento si sente poco rappresentata e disgustata la politica. Anche in questo caso le parole del sindaco di Bolzano sono taglienti come lame. “Occorre inventarsi un nuovo modo di relazionarsi tra la politica ed i cittadini; il documento varato ieri dal mio partito insiste invece su metodi già visti e che fanno parte del passato. Non si va da nessuna parte: ce lo insegnano i nuovi movimenti che si sono affermati in questi ultimi tempi. Spero che questa mia mossa serva al partito per darsi una scrollata. Altrimenti il partito seguirà il suo destino.”

Spagnolli mette pericolosamente in relazione la situazione locale del PD al tracollo nazionale di Bersani, tradito dalla resa dei conti dopo il voto. E punta il dito sulla “mancanza di effervescenza" manifestata dall’assemblea del Partito Democratico. 
“Credo che per vincere le elezioni bisogna avere entusiasmo, carica interiore e la convinzione di fare la cosa giusta” ha detto oggi Spagnolli alla stampa, in coda alla consueta conferenza stampa che comunica le decisioni della giunta comunale, osservando che la sua mossa vuole essere “una scossa volta a far nascere l’entusiasmo che manca”. 

Ed ai giornalisti che hanno rincarato la dose chiedendogli se la sua scelta ha reso contento qualcuno all’interno del partito Spagnolli ha risposto scandendo bene le parole e lanciando una vera e propria sfida: “il grado di contentezza di ognuno si misurerà solo dopo le elezioni”. 

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Martin Senoner Di., 14.05.2013 - 23:02

...del gruppo italiano in Alto Adige sono le frammentazioni e Spagnolli ha vinto a Bolzano due volte con una larga coalizione che lo sosteneva. Per questo capisco pienamente il suo punto di vista. Ma la frammentazione è un fenomeno così vecchio come la repubblica e la legge elettorale provinciale non prevede collegamenti di liste come lo prevedono sia il porcellum che la legge elettorale per i comuni.

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