Politik | Bolzano 2016

Primarie centrosinistra: Artioli candidata, anzi no

Colpo di scena: l'esponente di Liberal PD si candida ma viene esclusa per 'incompatibiltà politica'. Escluso anche Zappetti per motivi tecnici legati alle firme.

Tutto è successo nel tardo pomeriggio  di oggi 22 febbraio, in prossimità del termine delle ore 19 fissato per la presentazione della documentazione e delle firme necessarie per validare le candidature
Oltre ai candidati attesi - cioè Renzo Caramaschi, Sandro Repetto, Alessandro Huber e Cristina Zanella - a sorpresa si sono presentati i collaboratori di Elena Artioli presentando la candidatura della consigliera provinciale abbinata alle 100 firme necessarie. 
Con qualche minuto di ritardo è quindi giunto anche Vanja Zappetti, la cui documentazione è stata accolta ‘sub judice’.

Subito dopo il termine delle 19 il comitato dei garanti preposto a garantire il corretto funzionamento delle primarie ha analizzato la documentazione presentata dai 6 candidati. Non trovando nulla da eccepire per quanto riguarda i primi 4 candidati ed invece escludendo dalla competizione Elena Artioli e Vanja Zappetti, seppur per motivi molto differenti. 

Elena Artioli è stata esclusa per motivi politici: secondo i garanti la sua candidatura era sostanzialmenteincompatibile con la proposta politica che fonda le primarie”. Ad aver 'condannato' la consigliera provinciale leader di Team Autonomie e membro di Liberal PD è stato in sostanza l’eccessivo trasformismo che ne ha caratterizzato il percorso politico negli ultimi 10 anni. Il centrosinistra bolzanino, giunto faticosamente ad una sintesi attraverso la carta di intenti che sottende alle primarie del 6 marzo, in pratica non avrebbe potuto reggere l’onda d’urto provocato dalla discesa in campo (anche) da parte dell’Artioli. 
La decisione di escludere la consigliera provinciale dalla competizione è stata assunta all’unanimità da parte del comitato dei garanti presieduto da Primo Schönsberg.

L’esclusione di Vanja Zappetti, pure decisa all’unanimità, è stata causata dalla documentazione fortemente carente a corredo della sua candidatura. Zappetti si è presentato in ritardo seppur di pochi minuti all’appuntamento delle ore 19. Ma a ‘condannarlo’ in questo caso sono state - secondo la segretaria del PD Liliana Di Fede - “la mancanza della dichiarazione ufficiale di presentazione della candidatura, del previsto versamento di 300euro ed anche l’irregolarità delle firme presentate, molte non autenticate e presentate su fogli bianchi”. 
Non c’era un criterio rispettato nella presentazione della candidatura di Zappetti, quindi neanche volendo avrebbe potuto essere accettata” ha aggiunto Di Fede per motivare la scelta adottata dal comitato dei garanti. 

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Massimo Mollica Mi., 24.02.2016 - 13:30

Personalmente concordo con gli argomenti enunciati dall'amica Nadia riguardo all'esclusione. Non mi trovo daccordo però sui tempi. Non ci si poteva chiarire prima? E per prima parlo di quando Elena ha voluto aderire ai liberal del PD.
Scusate ma noi non siamo quelli del dialogo? Non siamo quelli che credono nella convivenza? Noi non siamo quelli che vanno oltre le barriere? Per me non esistono confini e nelle diffrenze ci si parla, ci si confronta. Tu regali speck ai mussulmani? Lo capisci che hai fatto una boiata? Te ne rendi conto? Parliamone. E fse lo ammetti allora passiamo ai problemi veri, alle proposte per questa città.

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