Wirtschaft | Crisi del lavoro

Combattere la disoccupazione giovanile: ecco le proposte dei giovani politici locali

Negli ultimi 5 anni la disoccupazione giovanile in Alto Adige è raddoppiata. Ne abbiamo parlato con la giovane generazione della politica locale. Ecco le loro proposte.
Kommt zum ersten Mal nach Südtirol: Die Lienzer Heavy Metal-Band Inner Enemy.
Foto: Inner Enemy

“Prendi i giovani altoatesini dai 15 ai 24 anni d’età e scopri che il loro tasso di disoccupazione è praticamente raddoppiato in 5 anni, passando dal 6% del 2008 all’11,6 per cento del 2012, in termini assoluti da 1.400 a 3 mila persone. E allora che fare per cercare di invertire la tendenza?”
Venerdì scorso iniziava così l’articolo di apertura sul quotidiano locale Alto Adige a firma di Maurizio Dallago, approfondendo poi la tematica con l’aiuto di AFI-IPL e cioé il locale Istituto per la Promozione dei Lavoratori. 
Una cosa è certa: quelli attuali sono tempi di crisi economica e di cambiamenti radicali nel mondo della politica. Abbiamo allora pensato di chiedere direttamente cosa ne pensano e proposte concrete ad alcuni tra i più giovani esponenti affaciatisi di recente nel panorama politico locale.

A lanciare il primo sasso in facebook è stato il giovane U40 del PD Alessandro Huber per il quale andrebbe migliorato l'orientamento scolastico tra le scuole medie e le scuole superiori, ma andrebbero anche sostenuti i giovani nel compiere una scelta universitaria più oculata. Per Huber sarebbero anche da offrire incentivi fiscali alle imprese che assumono giovani aiutandoli a raggiungere prima possibile l'indipendenza abitativa. Huber vorrebbe che venisse sostenuta la mobilità dei giovani non solo quando studiano ma anche quando lavorano.

Quelle citate da Huber sono priorità condivise anche da Philipp Achammer dell’SVP, che però evidenzia alcuni altri aspetti su cui occorerebbe spendersi per arginare la disoccupazione giovanile
Innanzitutto un miglioramento della conoscenza delle lingue: “eine unbedingte Voraussetzung und gleichzeitig ein Potential für den Arbeitsmarkt stellt die Kenntnis mehrerer Sprachen dar”. “Südtirol hat in diesem Bereich noch dringenden Aufholbedarf: insbesondere die Kenntnis der Zweitsprache muss verbessert werden, aber auch möglichst mehrerer Fremdsprachen” aggiunge Achammer, per il quale bisognerebbe però intervenire anche sulla “aufwertung der Lehrberufe”. “Die duale Ausbildung und die Lehrberufe müssen weiter aufgewertet werden, denn der problemlose Übergang zwischen Schule und Arbeitsmarkt ist dort mehr als in anderen Ausbildungsbereichen garantiert” conclude Achammer.

Per il giovane esponente del PDL Alessandro Bertoldi per i primi 5 anni non andrebbero invece tassate (mantenendo solo il versamento dei contributi INPS) le imprese che assumono giovani a tempo indeterminato. Bertoldi sostiene inoltre che dovrebbero essere creati posti di lavoro soprattutto in settori nuovi come la green economy e le nuove tecnologie.

Infine anche Ilaria Piccinotti, “renziana” del PD locale, insiste sulla necessità di diminuire la burocrazia in relazione agli apprendistati. Piccinotti ricorda anche l’importanza degli incentivi per la creazione di nuove aziende, i cosiddetti start-up, affermando che in merito il nostro territorio ha recentemente fornito ottimo esempio tramite il Bando per le start up innovative, promosso dall’Assessorato all’innovazione della provincia.

Queste sono le idee delle generazioni più giovani. Ora tocca alla politica dare a loro finalmente il giusto spazio.