Il Pd: “Sul metrobus Widmann non convince”
L’opzione metrobus continua a creare scontento. Dopo le prese di posizione di vari membri della Giunta comunale bolzanina, è lo stesso Partito democratico a prendere una posizione ufficiale per esprimere in modo deciso le sue perplessità. “La linea adottata dall'assessore provinciale Thomas Widmann sulla mobilità extraurbana non convince”, è il chiaro incipit di un comunicato diffuso nel quale vengono elencate una serie di criticità che rischierebbero di ridimensionare l’efficienza del progetto. Per ampi tratti dell’asse stradale dallo svincolo della Mebo uscita Appiano, il bivio Merano/Mendola, l’accesso alla città nella parte sud di viale Druso, “nei momenti di grande congestione del traffico veicolare, la soluzione proposta rischia di non essere risolutiva, restando impantanata nel traffico privato”, si legge nel comunicato. Che continua: “Considerando un tale contesto, la scelta del Metrobus, per evitare un possibile flop, dovrà essere integrata con una serie di soluzioni per mitigare il traffico pendolare attraverso viale Druso, oltre alla predisposizioni di corsie preferenziali. La mancata adozione di tali provvedimenti renderebbe inutilizzabile il Metrobus in città. Per la viabilità urbana il rischio concreto è quello di un ulteriore e non sostenibile appesantimento”. Parole molto dure, che però molto difficilmente faranno cambiare la rotta presa dall’assessore provinciale Thomas Widmann: la differenza dei costi di realizzazione tra le due opzioni sul tavolo è risultata determinante in questo periodo di vacche magre.
Il nodo che il metrobus non riesce a sciogliere è la garanzia sui tempi di percorrenza: non disporre di una sede propria su cui transitare espone questo tipo di mezzo di trasporto pubblico – nei tratti privi di corsie preferenziali – ai capricci del traffico cittadino. Che poi tutti, bolzanini e pendolari, sanno che può diventare esasperante. Il coordinatore cittadino del Pd, Sergio Bonagura, conferma: “Non nascondiamo i nostri dubbi sulla proposta dell’assessore Widmann, il metrobus nasce già vecchio. I problemi non troverebbero una completa soluzione, basterà una giornata di brutto tempo per creare i soliti intasamenti”.
Wahlgeschenk – nein Danke!
Nach 10 Jahren des Nichts-Machen den Lösungsvorschlag auf die aktuelle Finanzierungskrise zu reduzieren klingt nach einer faden Ausrede. Dann hätte es die neue Rittner-Bahn nie geben dürfen und die Wasserstoffbusse wird es nie geben Herr Widmann! Das Überetsch ist mittlerweile Teil des urbanen Raums der Landeshauptstadt geworden. Im Zentrum der Debatte sollte die soziokulturelle und wirtschaftliche Entwicklung dieses Ballungszentrum mit fast 140.000 Einwohnern stehen, um dann – daraus ableitend – eine Lösung zu finden. Auf bestehenden Infrastrukturen einen Metrobus aufzusetzen wird den Anforderungen nicht gerecht werden. Bei solchen Projekten sollte Südtirol Innovation zeigen und Investitionen tätigen, die auch in 30 Jahren noch attraktiv sind. Die Bozner und Überetscher brauchen nach 20 Jahren Wartezeit jetzt kein Wahlgeschenk, sondern eine Lösung, die eine Lösung ist!
cambiando prospettiva...
si può cambiare opinione: I bus lunghi circolano da decenni tra Bronzolo e Bolzano, a Bolzano esistono già da anni alcune corsie preferenziali, le novità sono due: il bus ha sempre precedenza e si ferma su meno fermate, l'ultimo punto è il nocciolo: dove si ferma a Bolzano?