Politik | Centri Sociali

Déjà-vu al Brennero

Manifestazione dei Centri Sociali contro le barriere al confine di Stato. La polizia reagisce e ferma un attivista. Duro il commento dei politici presenti.

Niente da fare. Così come accadde lo scorso 3 aprile, anche la nuova manifestazione contro “il muro” del Brennero, organizzata dai Centri Sociali, è finita con una decisa repressione della polizia austriaca e con la propagazione di un messaggio inequivocabile: il confine di Stato può essere chiuso in ogni momento e nessuna protesta, soprattutto se posta in essere mediante tali tentativi di sfondamento, verrà presa in considerazione.

Su uno degli striscioni era scritto: “Our Europe is without Borders”. Affermazione evidentemente poco gradita dalla polizia austriaca, la quale - schieratasi in forze per impedire ai manifestanti (circa 300) di oltrepassare il limite imposto a difesa del confine di Stato – stavolta non si è limitata ad erigere una barriera di scudi e a spruzzare gas urticante negli occhi dei manifestanti, ma ha anche fermato uno degli organizzatori, Gianmarco De Pieri, per poi rilasciarlo, non prima però di aver eseguito alcuni accertamenti, anche in seguito a un improvvisato sit-in di protesta fatto da un gruppo di partecipanti, tra i quali erano presenti esponenti e parlamentari del partito Sinistra Ecologia Libertà, come Florian Kronbichler e Nicola Fratoianni.

Proprio Fratoianni, commentando l'episodio del fermo, ha fornito all'Ansa una dichiarazione che accusa le autorità austriache di aver assunto un provvedimento incomprensibile (“la manifestazione stava per sciogliersi”) e dichiaratamente “anti-europeo”. “Evidentemente – ha aggiunto il coordinatore nazionale di Sel – la polizia austriaca dimostra molto nervosismo e sta facendo le prove per vedere cosa accadrà allorché si tratterà di fermare i migranti che vogliono passare”.

Amaro, infine, il commento di Guido Margheri, anch'egli presente al Brennero: “Alla vigilia dell'anniversario della liberazione dal nazifascismo, una pacifica manifestazione di cittadine e cittadini ha difeso i valori democratici e solidali dell'Europa, quella sognata e proposta dai padri fondatori, contro la logica dei muri e contro le violazioni del Governo austriaco che si è permesso di sospendere Schengen per un giorno, di schierare al confine con l'Italia un esercito sproporzionato e gratuitamente manesco, pronto a sparare spray urticante in modo ingiustificato e a fermare un manifestante che non stava facendo assolutamente niente”.

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Il numero delle forze dell'ordine sarà stato sproporzionato per i manifestanti presenti ma si era preparato ad un numero equiparabile alla manifestazione precedente.
Questa volta niente fermare treni o salire su terrazze di case private.

Bè, e i manifestanti non erano del tutto pacifici. Davanti a un gruppo di persone che attaccava con ombrelli le forze dell'ordine in un tentativo di passare il blocco stradale l'uso di lacrimogeni può essere anche lecito.

So., 24.04.2016 - 23:07 Permalink