"Shame on you" ?
Sulla scia della mozione passata in Consiglio Provinciale con la quale è stata censurata la dizione ‘altoatesino’, nei giorni scorsi Andrea Di Michele sul quotidiano Corriere dell’Alto Adige aveva di fatto confutato l’origine fascista del termine ‘Alto Adige’, attribuendola invece all’atteggiamento ‘nazionalista’ all’epoca presente sia in Italia che in Austria.
Ebbene: contro la presa di posizione di Andrea Di Michele si scaglia oggi l’esponente di Süd-Tiroler Freiheit e già candidato sindaco a Bolzano Cristian Kollmann, attraverso un Leserbrief pubblicato eccezionalmente in lingua italiana sul sito del partito indipendentista sudtirolese.
Kollmann definisce senza mezzi termini la dizione 'Alto Adige' “un crimine culturale del passato che sussiste nel presente”. Rilanciando quindi la sua tesi che il termine ‘altoatesino’ sia invece emerso solo nel tardo fascismo, visto che “Tolomei ancora nel 1936 preferiva scrivere ‘atesino’”.
In merito al termine 'Alto Adige' Kollmann ne riconosce la genesi in epoca napoleonica, ma ricorda che “sotto Napoleone sia il contesto politico che il territorio al quale il termine si riferiva furono completamente diversi” e che con i francesi il termine fu in uso solo per quattro anni. Per poi resuscitare nel 1904 grazie a Tolomei “che reintrodusse il termine per i suoi obiettivi nazionalistici e per negare ogni relazione del territorio con il Tirolo".
La presa di posizione di Kollmann si conclude con una reprimenda nei confronti non soltanto dei politici ma anche di alcuni storici (Di Michele e Maurizio Ferrandi tra loro) che “con le apparenze della scienza tendono a relativizzare e minimizzare i crimini culturali del fascismo che sussistono nel presente".
Questi sarebbero i "problemi"
Questi sarebbero i "problemi" della nostra terra? Inchiodati da un revanscismo (con un sottile filo d'odio a prescindere, mi pare di capire) d'altri tempi. Toc toc... siamo nel XXI secolo... non ve ne siete accorti?
Anche la questione della "nazionale" di calcio altoatesina, pardon sudtirolese, fa ridere i polli e i tacchini se non che la cosa è stata approvata dal Consiglio Provinciale, roba da riuscire a capire se in quel consesso ci sia stato per qualche momento una pesante assenza di ossigeno che ha annebbiato la materia grigia di non pochi.
Sembrano le consuete polemiche estive per riempire i "buchi d'estate" ma con il retrogusto amaro di taluni che invece di guardare al XXI secolo e alle sfide, corpose, che ci attendono, continuano a guardare indietro, inca**ati duri con la storia, che però non si può modificare ma solo analizzare e studiare, e il mondo e che devono sempre farla pesare a qualcuno come se fossimo oggi in regime oppressivo e antidemocratico.
Ripeto la domanda: e questi sarebbero i problemi di oggi? Ma per favore...
Das Argument "Alto Adige"
Das Argument "Alto Adige" (ehemals Hochetsch) wurde nationalistisch/faschistisch durchgedrückt um den Bezug zu Tirol auszuradieren stimmt. Genauso wurde aber Südtirol (oder Süd-Tirol) früher nicht nicht in der heutigen Form verwendet. Interessanterweise stimmt die geographische Ausbreitung vom "Süden Tirols" vor dem 1. WK mit der in der Grafik grün gezeichneten Fläche überein (also Trentino und Unterland). Zurecht deshalb die Frage ob Südtirol/Sudtirolo angebrachte Namen sind, besonders auch im Hinblick auf die Trentiner (ehemals auch "Tirolo meridionale").
Antwort auf Das Argument "Alto Adige" von Martin B.
Eigentlich müssten wir uns
Eigentlich müssten wir uns auch Tirol nennen und nicht Südtirol. Oder wir heißen uns Mittirol das Bundesland Tirol Nord Tirol und das Trentino Südtirol. Oder wir heißen uns doch lieber Westtirol, denn dann hätten wir alle Himmelsrichtungen abgedeckt.
Dumme Versuche,
Dumme Versuche, wissenschaftliche Erkenntnisse lächerlich zu machen, helfen hier wirklich nicht weiter.