Gesellschaft | Cloud: Mito, realtà, autonomia

Sostenibilità digitale in Alto Adige/Südtirol:

Perché gli standard open sono importanti per la democrazia
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Sostenibilità digitale in Alto Adige/Südtirol:
Perché gli standard open sono importanti per la democrazia

È stato uno dei temi affrontati nel dialogo estivo "Cloud: Mito, realtà, autonomia" tenutosi venerdì 29 luglio alla Casa Kolping di Bolzano.
È stato il primo evento pubblico del nuovo gruppo verde „Digital Sustainability", a cui hanno partecipanto una quarantina di persone. Il relatore principale Italo Vignoli, fondatore di The Document Foundation, ha fornito una rapida panoramica sulla storia delle open source, delle loro possibilità di utilizzo e dei loro vantaggi rispetto ai prodotti creati e venduti dalle multinazionali i quali tendono a legare gli/le utenti in maniera esclusiva. Nel corso di una discussione molto interessante sono state affrontate le problematiche legate alla sicurezza, al copyright, agli effetti democratici dell’utilizzo dei software, ai confini della trasmissibilità e della trasmissione dei dati. Markus Mittelberger, Corinna Lorenzi e Anton Auer hanno raccontato di esperienze concrete con l’utilizzo di sistemi Cloud o Telegram come piattaforme di comunicazione per la creazione di documenti comuni. I Verdi bolzanini hanno organizzato tutta la campagna elettorale tramite Telegram.
 

Nel corso della serata si è presentato anche il nuovo gruppo di lavoro verde „Digital Sustainability". Si tratta del quinto gruppo di lavoro accanto ai quattro già esistenti: Donne, Young Greens, verdECOnomia e social&green. È stato creato intorno alla necessità di creare in modo sostenibile il sistema digitale e nei prossimi mesi si occuperà di democrazia, accessibilità, pari opportunità del mondo digitale. I criteri più importanti in tal senso sono stati raccolti nel „Manifesto per la sostenibilità digitale in Alto Adige/Südtirol“, presentato all’inizio della serata.

Il manifesto contiene 10 criteri della sostenibilità e 4 obiettivi:

1) Contenuti liberi: è importante sostenere modelli aperti e partecipativi di produzione culturale (ad es. Wikipedia...) affinché contenuti finanziati con soldi pubblici vengano resi liberamente accessibili.

2) Libero accesso al sapere: risultati di ricerche e attività educative finanziate dalla collettività devono essere resi disponibili quali beni di pubblico dominio.

3) Free Open Source Software (FOSS): grazie al software libero e liberamente modificabile è nata una nuova visione dell'informatica quale infrastruttura strategica in grado di legare trasparenza, indipendenza e sicurezza con efficienza dei costi a lungo termine.

4) Standard aperti, come fondamenta dell'interoperabilità e dell'interscambiabilità nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, le quali devono essere in grado di unire la sicurezza degli investimenti con la loro sostenibilità.

Nel corso del dialogo estivo dello scorso venerdì è stato sottolineato con forza il significato concreto di questi 4 obiettivi per una strategia della “democrazia digitale” come parte di una democrazia moderna, la quale sarà assolutamente necessaria anche per una Autonomia moderna dell’Alto Adige/Südtirol.

A questo primo evento seguirà un „Dialogo autunnale“, dove si parlerà degli aspetti socio-politici della sostenibilità digitale.

 

 

Bolzano, 01.08.2016

 

Copyright


Foto di gruppo da sinistra:
Paolo Dongilli, Italo Vignoli, Corinna Lorenzo, Anton Auer, Brigitte Foppa, Diego Maniacco, Ulli Spitaler, Markus Egger, Martin Mair

 

Contatto: [email protected], Tel. 392104643

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Salto User
Sepp.Bacher Fr., 05.08.2016 - 19:24

Toni, ich frage mich/dich, warum du den Beitrag nicht in deiner Muttersprache geschrieben hast? Gilt das Prinzip der passiven Zweisprachigkeit nicht mehr, dass jeder in seiner Muttersprache schreibt/spricht und der andere versteht es und antwortet in seiner Muttersprache? Warum müssen immer wir Deutschsprachigen uns bemühen zu verstehen , noch dazu in einer speziellen Materie?

Fr., 05.08.2016 - 19:24 Permalink
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Profil für Benutzer anton auer
anton auer Mi., 24.08.2016 - 08:09

Antwort auf von Sepp.Bacher

lieber sepp,
welhen beitrag meinst du ? jedenfalls bedenke , dass die gruppe digitalsustainability viersprachig ist und ich vielleicht eine gemeinschaftsarbeit der gruppe gepostet habe. im meinem derzeitigen alltag gibt es tage, an denen ich mehr englisch als de/it spreche (migranten). adelante: sprechen, um verstanden zu werden, und um sich selber zu verstehen :-)
herzlich
toni

Mi., 24.08.2016 - 08:09 Permalink