Politik | Copyright

La “tassa sui link” dell'Unione Europea

Con la riforma del diritto d'autore della Commissione europea, condividere articoli dai siti di notizie potrà avere un prezzo. Come salvare la libertà di linkare?

Con alcuni giorni d'anticipo rispetto alla data prevista, il Commissario europeo “per economia e società digitali” Günther Oettinger ha presentato ieri (14 settembre) al Parlamento europeo riunito in seduta plenaria a Strasburgo la proposta di riforma della normativa UE sul diritto d'autore. Le intenzioni della Commissione – svelate da un leak su Statewatch e illustrate in un ampio articolo di Bruno Saetta su Valigia Blu – trovano conferma nelle parole del commissario: tra le soluzioni prospettate vi sarebbe l'introduzione di una “Snippet Tax” a livello europeo, ovvero una tassa sulla condivisione di link ed estratti anche brevi di un articolo, detti snippet. Gli editori avrebbero la facoltà di far pagare a ogni utente di internet che gestisca una pagina web o social network – nonché ad aggregatori e motori di ricerca – un diritto accessorio (l'ancillary copyright) per la pubblicazione di link ad articoli protetti da diritto d’autore, proibendo di fatto ogni forma di anteprima o breve estratto. “Si tratta a tutti gli effetti di una tassa sui link”, spiega Bruno Saetta, “un nuovo diritto esclusivo che viene assegnato agli editori, con notevole estensione del quadro normativo in materia di copyright”. Una misura già rivelatasi fallimentare in Germania e Spagna. La legge tedesca sul link tax (Leistungsschutzrecht für Presseverleger, diritto ausiliario degli editori) tutela i siti d'informazione dall'utilizzo di propri testi e immagini da parte ad es. degli aggregatori di notizie come Google News. Tale normativa ha finito per limitare le entrate dei giornali tedeschi, nonché la condivisione in rete di contenuti, riducendo il pluralismo mediatico rispetto a colossi come Google.

Gli europarlamentari Dan Dalton (ECR, Regno Unito), Marietje Schaake (ALDE, Paesi Bassi), Julia Reda (Greens/EFA, Germania) e Brando Benifei (S&D, Italia) per #SavetheLink.

In Germania si dà grande risalto all'annuncio del (proprio) commissario europeo Oettinger. “Quale link resterà legale? domanda la tv di stato ARD, “un mercoledì nero per internettitola il portale “IGEL – Initiative gegen ein Leistungsschutzrecht” (Iniziativa contro il diritto ausiliario). “Una catastrofe per internetsentenzia la parlamentare europea dei Piraten Julia Reda. “Purtroppo sono stati confermati i nostri timori” sottolinea anche l'europarlamentare del Partito Democratico Brando Benifei, il più giovane della delegazione italiana a Strasburgo. Reda e Benifei con altri colleghi eurodeputati – la liberale olandese Marietje Schaake e il conservatore inglese Daniel Delton – hanno promosso un'iniziativa a sostegno della campagna #SavetheLink, contestando le annunciate regole di copyright sui siti di notizie europei che renderebbe illegale linkare articoli senza averne licenza. Come racconta Benifei ad Affaritaliani (proprio link e citazioni come queste sarebbero soggette alla nuova normativa europea) “le intenzioni della Commissione circolavano da tempo: lo scorso dicembre lanciammo l'allarme con una lettera firmata da oltre ottanta europarlamentari e indirizzata ai commissari europei per l'agenda digitale Günther Oettinger e Andrus Ansip”. Secondo Reda “a chiunque posterà un link sul proprio blog, sarà chiesto di versare la tassa. E questa peserà non solo sui singoli utenti, ma anche sulle start-up che lavorano con contenuti digitali”. L'obbligo di licenza varrà per vent'anni dalla pubblicazione dell'articolo di giornale e per ora non è prevista alcuna esenzione per i privati cittadini. "I contenuti prodotti dagli editori vanno protetti, che siano fotocopiati o linkati in rete" ha ribadito Jean Claude Juncker nel discorso sullo stato dell'Unione pronunciato ieri al Parlamento europeo.

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Martin Daniel Fr., 16.09.2016 - 08:55

Questa Unione non perde proprio il vizio. Anziché aggredire con vigore l'elusione fiscale da parte delle multinazionali si mette a tassare chi contribuisce alla discussione pubblica di temi - spesso politici - trattati sui media. Mi vedo già a discutere su salto un articolo di Spiegel Online, del quale anzichè indicare il link fornisco le parole chiave per trovarlo su googol...

Fr., 16.09.2016 - 08:55 Permalink
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Benno Kusstatscher Fr., 16.09.2016 - 10:32

Antwort auf von Martin Daniel

Halblang mit dem Bashing. Wo steht denn bitte, dass man keine Links mehr platzieren darf? Außerdem ist meines Wissens noch lange nicht entschieden, wie weit man Abstracts benutzen darf bzw. Wie weit die Regelung den nicht-kommerziellen User betrifft. Öttinger will die Rechte der Authoren stärken und die freuen sich natürlich über Clicks. Woher sollen aber die Clicks kommen, wenn nicht über Links mit Appetit anregenden Abstracts? Schließlich ist es bestimmt nicht Ziel der Initiative, die Vormachtstellung von Google zu festigen. Im Gegenteil.

Fr., 16.09.2016 - 10:32 Permalink