Politik | Polemiche

Südtirol sotto attacco?

Ieri a Firenze Forza Italia, Alemanno e Urzì hanno sfilato contro la “colonizzazione tedesca dell’Alto Adige”.
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Foto: Facebook

Niente di nuovo sotto il sole. La cronaca politica altoatesina continua ad registrare nuovi singulti di carattere etnico. Con conseguenti riverberi e ripercussioni sulla stampa locale già di per sé percorsa in questo giorni da scosse telluriche non da poco. 

Ieri la (per molti versi stucchevole) battaglia sulla toponomastica si è addirittura trasferita a Firenze, dopo l’appello dei giorni scorsi di ben 48 professori con la benedizione dell’Accademia della Crusca contro “l’ipotizzata cancellazione di parte delle toponomastica italiana in Alto Adige”. 
Nel capoluogo toscano sono stati infatti inaugurati ieri gli stati generali della lingua italiana nel mondo, alla presenza del premier Renzi. Per questo il deputato di Forza Italia Fabrizio Di Stefano ha scelto le vie attigue per presentare una sua proposta di legge di “tutela della lingua italiana in Italia”, naturalmente supportato da Alessandro Urzì sceso da Bolzano per proseguire la sua battaglia, nonché da un redivivo ex sindaco di Roma Gianni Alemanno

Se la notizia trova spazio oggi solo con un trafiletto sul quotidiano Alto Adige (senza richiami in prima pagina), è con ben altra evidenza che il tema è trattato sulla Dolomiten. Con un titolo che è tutto un programma e che pare lontano mille miglia dalle ‘radici comuni’ evocate da Michl Ebner nei giorni scorsi per calmare gli 'animi italiani’ dopo l’acquisizione da parte di Athesia del quotidiano Alto Adige. 
Il titolo in prima pagina è “Nationalisten machen Truck auf Renzi gegen Südtirol”, mentre il suo corollario nelle pagine interne specifica i termini dell’appello delle ‘Italienische Rechte’ mobilitate a livello nazionale con un “Nein zur deutschen Kolonisierung” ed il ’’PD unter Druck”.

La temperatura degli animi in questi giorni è calda anche a causa di altre prese di posizione. Come quella del giornalista e consigliere provinciale verde Riccardo Dello Sbarba, che dopo aver parlato su salto di vero e proprio “Declino del mondo italiano in Sudtirolo”, con un articolo di fondo sull’Adige di Trento (pure a rischio di acquisizione da parte di Athesia) in cui parla di una vera e propria ‘Annessione’ da parte di un gruppo politico-imprenditoriale "che mette in discussione la convivenza". 

“La convivenza è una relazione tra pari, qui si tratta di un “divide et impera” dove una parte comanda e l'altra deve ringraziare di esistere”

Tra le arroganze politico-imprenditoriali sudtirolesi e le mobilitazioni nazionaliste ‘italiane’ nelle ultime ore si è persino espresso il quotidiano Il Fatto Quotidiano diretto da Marco Travaglio, giusto protagonista qualche settimana di Bolzano di uno di quegli esempi sempre più diffusi in Italia di politica-spettacolo in salsa giornalistica, attraverso il recital ‘Perché NO’ dedicato neanche a dirlo al prossimo referendum costituzionale. 
Sul ‘Fatto’ la notizia dell’appello dei 48 linguisti contro la soppressione della toponomastica italiana in Alto Adige, è stata riportata dalla giornalista Virginia della Sala riferendosi ad una e propria ’svendita dell’italiano per il Sì alle riforme che vedrebbe protagonista la SVP'. Non si tratta di un'accusa da poco.

Druck, nicht "Truck" :-)

Der Fairness halber könnte man ruhig auch erwähnen, dass die Dolomiten erstaunlich lange relativ still gehalten hat, während der Alto Adige in den letzten paar Wochen die Rolle des Anheizers gespielt hat. Gefühlt jeder zweiten Tag Toponomastik-Schlagzeilen auf der Titelseite, wortgetreue Abdrucke jeder Urzì-Presseaussendung, keine inhaltliche Distanzierung...

Di., 18.10.2016 - 19:11 Permalink