Politik | Trasporto Pubblico

“Un sonoro schiaffo? Non direi proprio”

Caramaschi non si fascia la testa: la bocciatura di una mozione M5S su entrata della Provincia in Sasa per lui “non pregiudica nulla”. E anche Bianchi invita alla calma.
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Foto: Comune Bolzano

Per Renzo Caramaschi la questione del futuro di Sasa e nello specifico il tentativo di evitare per essa una gara europea entro il 2018 è ancora del tutto aperta
Il sindaco di Bolzano replica infatti al Movimento 5 Stelle e al consigliere provinciale Paul Köllensperger che ieri 10 novembre ha presentato in Consiglio Provinciale una mozioneper permettere l’ingresso della Provincia nel capitale sociale di Sasa”. Mozione bocciata con 14 voti favorevoli, 14 contrari e un astenuto e quindi respinta al mittente a causa del regolamento del Consiglio per cui il ‘pareggio’ equivale ad di fatto ad una ‘non approvazione’. 

Köllensperger ieri cogliendo l’occasione della mozione bocciata aveva prodotto un duro comunicato parlando di “guerra tra fazioni Svp e i relativi gruppi di potere”. Un conflitto che - secondo in consigliere provinciale M5S - “rischia di cancellare il futuro di Sasa, stretta come si ritrova tra pesi massimi come la privata SAD di Gatterer, Durnwalder, Kompatscher e Silbernagl”. 
Ed aggiungendo che la bocciatura della sua mozione rappresenta da una parte “un sonoro schiaffo assestato dalla maggioranza ai Comuni di Bolzano, Merano, Laives (soci di Sasa) e ai loro stessi colleghi di partito che nei comuni si sono espressi a favore della proposta” e dall’altra “un sonoro schiaffo all’interesse pubblico”. 

Il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi, raggiunto da salto, mette subito le mani avanti. Ricordando che la mozione del Movimento 5 Stelle in Consiglio Provinciale era costituita di 3 punti e che una cospicua parte di essa era dedicata alla proposta di un impegno d’acquisto da parte della provincia in merito a mezzi di trasporto a mentano (o ibridi) e non diesel.
Caramaschi senza mezzi termini riconduce il tutto al gioco delle opposizioni, addirittura preannunciando che anche Alessandro Urzìsarebbe in procinto di presentare in Consiglio Provinciale una mozione in questo senso che addirittura copierebbe la mozione discussa in Consiglio Comunale a Bolzano”. 
Tutto questo per facilitare le cose naturalmente” aggiunge Caramaschi con tono amaro. Denotando la fatica di questo periodo caratterizzato da un ‘dialogo’ con la Provincia già alquanto vivace per quanto riguarda il sistema di finanziamento al capoluogo, a più riprese ritenuto iniquo dal primo cittadino di Bolzano

In politica c’è chi pensa al bene comune e chi al suo consenso”, dice ancora Caramaschi. Confermando però che a suo avviso ci sono ancora “ampi margini per riprendere riproporre con la Provincia il tema di un suo coinvolgimento in Sasa”. 
Ci sono mozioni in questo senso non solo da parte nostra che siamo stati i primi, ma anche da parte di Merano e Laives”, ricorda il primo cittadino del capoluogo. 
Per fare una mozione non ci vuole nulla e c’è sempre qualcuno che vuole sembrare ‘più bravo degli altri”, riprende poi a polemizzare Caramaschi. Osservando però di non dare nulla per scontato
Se arriveranno altre mozioni da parte dell’opposizione verranno bocciate anche quelle, è logico” aggiunge i sindaco, ricordando che “si tratta di trattative lunghe e complesse e che la decisione non è dentro l’angolo”. E il sindaco conclude la sua presa di posizione con un’affermazione all’insegna della massima franchezza, come suo solito. 

“Non mi nascondo le difficoltà ma neanche mi butto dal ponte perché hanno bocciato una mozione a Köllensperger, per carità”

A Bolzano fa eco anche Laives, attraverso la voce del sindaco Christian Bianchi che si dice dispiaciuto per la sbrigativa bocciatura della mozione di Köllensperger in Consiglio Provinciale ("un po' come accade dappertutto in Italia quando si tratta di proposte dell'opposizione"). Ma Bianchi si dice anche fiducioso che il lavoro comune svolto dalle amministrazioni di Bolzano, Merano e Laives possa creare in breve tempo le condizioni per un incontro in Provincia nel corso del quale il Presidente possa manifestare "una maggiore sensibilità nell'ottica di mantenere Sasa in mano pubblica". Il sindaco di Laives infatti ha confermato di essere molto preoccupato di fronte a quelle che potrebbero essere "le conseguenze dell'ipotesi che il servizio del trasporto pubblico possa essere gestito da privati". Concludendo la sua presa di posizione con un 'accento autobiografico'.

"Nella vita privata sono imprenditore e conosco molto bene certe logiche, per questo a mio avviso è importante che quel servizio resti gestito da chi considera assolutamente prevalente l'interesse pubblico"  

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Michele De Luca Sa., 12.11.2016 - 12:56

Un giochetto delle parti che la Provincia ha deciso già per sé, grazie all'interesse nullo dimostrato dai Comuni azionisti di Sasa negli ultimi dieci anni. Altrimenti la mozione poteva essere tranquillamente approvata riguardo alla società "in-house". Sul fatto che la mozione fosse anche incentrata sul tema della trazione dei bus, mi sembra ormai che si faccia finta di nulla... forse solo per non dare ragione al sottoscritto che da oltre cinque anni chiede chiarezza sulle strategie di trasporto pubblico alternativo e sostenibile. Cos'ha fatto la politica comunale bolzanina negli ultimi dieci anni in merito? Nulla. Ha semplicemente fatto da notaio passivo alle decisioni dettate dalla Provincia a Sasa.
Vediamo cosa succederà alla mozione, peraltro già presentata, dal cons. Urzì. Se arriverà una bocciatura ancora lì, tanti auguri ai tre Comuni. Salvo che non sia un giochetto per non assegnare alle opposizioni il merito di una virata della Provincia. Ma queste sarebbero cose da vecchia politica, incrostata, calcificata e non più al passo coi tempi.

Sa., 12.11.2016 - 12:56 Permalink