Politik | L'indagine

Il fascino del leader

Un sondaggio di Demos rivela che a otto italiani su dieci, ai giovani in particolare, piace l’“Uomo Forte” al comando.
Trump.jpg
Foto: upi

Donald Trump e Vladimir Putin, sono questi, secondo quanto affermato in un'intervista al settimanale francese Journal du Dimanche dal numero uno del Movimento 5 stelle Beppe Grillo, gli “statisti” che incarnano un modello di leadership di cui la politica internazionale ha bisogno. Un esempio di “muscolarità”, questo, accattivante per una gran parte dei cittadini, specie per i giovani, notoriamente i più delusi e disillusi dai giochi di potere dell’iperuranio politico. Secondo un sondaggio realizzato da Demos, infatti, l’uomo solo al comando, carismatico e campione dell'ars oratoria e che non si lascia trascinare nelle retrovie del plotone, non rappresenta affatto un cancro per la democrazia, ma è al contrario giudicato attraente da circa l’80% degli intervistati (l’indagine si riferisce al novembre 2016). Un balzo significativo tenendo conto del fatto che a pensarla così nel 2006 era il 55% degli elettori e quasi il 60% nel 2010.

L'indagine, come analizza su Repubblica Ilvo Diamanti “riflette, certamente, il declino dei partiti e delle organizzazioni di rappresentanza sociale e degli interessi. Ma anche il processo di ‘personalizzazione’, che si è imposto in ogni ambito della vita pubblica. Non solo in politica. Così il rapporto dei cittadini con i poteri e i potenti è divenuto sempre più ‘diretto’. Anzi, ‘immediato’. Senza mediazioni. E sempre più ‘verticale’. Perché la possibilità dei cittadini di re-agire con i leader, anche al tempo del digitale, non si può paragonare alla tendenza inversa. Che vede i leader comunicare ‘direttamente’ con i (meglio: ‘ai’) cittadini. TV e Social media vengono ormai utilizzati senza soluzione di continuità dai leader, come Renzi”. La filosofia dell’“Uomo Forte” non è invece condivisa, anche se di poco, solo dagli elettori di Sel e da altri esponenti della Sinistra. Quasi totale invece è l’adesione a questa visione, e non è una sorpresa, da parte di Forza Italia (97%), mentre il consenso da parte di Lega e Fratelli d’Italia è del 90%, quello del M5S è del 76% e quello del Pd del 78%.

E a proposito di partito democratico (locale) Alessandro Huber commenta così l’idea di una leadership accentrata: “In un’epoca di pensiero debole e relativismo diffuso, ai limiti della post-verità, dobbiamo stare molto attenti alle derive autoritarie. Anche in casa nostra, dove tanti vorrebbero appiattire nuovamente la complessità al più becero Italiani vs. Tedeschi. Male, molto male. Il futuro è semplicemente da un'altra parte, se le piccole patrie prendono il sopravvento”.