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“Areale: il Pd c’è”

Il gruppo di lavoro dei Democratici individua una serie di proposte da affidare al sindaco riguardo il progetto: dall’edilizia agevolata all’ambiente, alla viabilità.
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Foto: Salto.bz

“Accelerare”, è questo il leitmotiv del gruppo di lavoro sui temi dell’urbanistica del Pd riguardo il mega progetto di riqualificazione dell’areale ferroviario di Bolzano (circa 350mila mq) proposto in prima battuta, 17 anni or sono, da Ferroplan. “Il partito democratico ha una visione chiara sull’argomento, visione che si inserisce nel solco già tracciato dal sindaco Caramaschi”, commenta Juri Andriollo che oggi (28 febbraio) insieme a Carlo Bassetti, l’ex assessora all’urbanistica Maria Chiara Pasquali, Peter Morello e Stefano Pagani (del gruppo di lavoro fanno parte anche Carlo Azzolini, Paolo Berlanda, Rosita Izzo, Stefano Fattor, già assessore comunale all’ambiente a Bolzano per i Verdi, Michele Stramandinoli), hanno presentato alcuni spunti utili a velocizzare, appunto, il processo per la chiusura dell’Accordo di programma. Entro l’anno è prevista la pubblicazione del bando.

“Qualsiasi scivolata in questo momento potrebbe far inceppare il progetto, sia a livello politico che tecnico, per questo occorre muoversi nell’alveo della fattività portando contributi utili senza creare inutili criticità”, sottolinea l’architetto Bassetti illustrando le proposte del Pd che riguardano diverse tematiche. A partire dall’edilizia residenziale agevolata con una quota da destinare alle cooperative e la previsione di modelli innovativi come le strutture di co-housing; le garanzie per un adeguato standard nella progettazione e realizzazione degli spazi pubblici e l’inserimento nel progetto degli edifici scolastici. Il gruppo dem chiede inoltre che il Comune si faccia promotore degli interessi della città attraverso una distribuzione di costi e benefici corretta e bilanciata oltre che tramite la definizione dei compiti e del funzionamento di un’autorità di gestione.

Fondamentale è anche il coinvolgimento dell’economia locale (il bando sarà unico con un solo interlocutore, anche se rappresenterà un gruppo di imprenditori), punto su cui, lo scorso gennaio, aveva già dato garanzie lo stesso presidente della Provincia Arno Kompatscher, “la qualità architettonica e la varietà costruttiva devono essere assicurate”, precisa Bassetti. In quanto al commercio l'architetto ricorda che il Masterplan prevedeva inizialmente un’ampia quota da riservare al centro commerciale poi spostata nel quadrante di via Alto Adige, la domanda è dunque quali sono le nuove indicazioni di destinazioni d'uso possibili nello spazio commerciale dell'areale.

 

Particolare attenzione è riservata poi all’ambiente, deve essere specificato - secondo il Pd - che il teleriscaldamento previsto è “collegato alla rete cittadina esistente e che non è un’isola di teleriscaldamento riservata al quartiere”; prioritario, inoltre, approfondire il problema della bonifica dei terreni. Un’occhio infine anche alla viabilità: “il timore - chiosa Bassetti - è che la soluzione transitoria individuata in via Renon per la stazione dei pullman di linea possa essere confermata, sarebbe una scelta strategica drammatica in termini di traffico”. “Il progetto dell’areale è un’occasione da non perdere non solo per Bolzano ma per la Provincia tutta e per questo motivo va sfruttata ma vanno diffuse più informazioni in merito”, avverte Morello aggiungendo che “con l’espansione della città verso ovest si potrà assistere finalmente a un riequilibrio dello sviluppo urbanistico”.

“Necessario - secondo Pasquali - è sottolineare l’unitarietà dell’operazione, la componente provinciale c’è, e Caramaschi avrà bisogno dell’appoggio di tutta la città”. Sulla questione areale, lo ricordiamo, erano sorti alcuni attriti fra il primo cittadino e il vicesindaco Christoph Baur che aveva espresso le sue perplessità riguardo l’investitore unico. “Sfido bonariamente i partner di giunta a presentare un documento in merito, il mio è un invito ad unire i gruppi di lavoro, sempre che ce ne siano altri”, dice Bassetti. A fargli eco Stefano Pagani, presidente dell'azienda di autotrasporto Sasa: “Da quello che mi risulta il Pd è l’unica forza politica che abbia presentato un testo strutturato sul tema, ed è encomiabile l’approccio positivo dimostrato in un clima politico così spesso teso”. 

 

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Albert Hofer Di., 28.02.2017 - 17:45

Von zentraler Parkplatz wäre ein geräumiger Parkplatz für Radfahrer direkt am Bahnhof. Fahrräder werden nämlich ganz gerne von Pendlern am Bahnhof geparkt, um in der Stadt dann schnell und zuverlässig weiterzukommen. Leider zielte die Bozner Stadt- und Landespolitik rund um den Bahnhof in den letzten Jahren eher Richtung Parkplatzvernichtung für Fahrräder: Zuerst wurde der am Taxi-Stand aufgelöst, dann der am Magnago-Platz.

In Denlft baut man für Fahrräder am Bahnhof übrigens direkt schon Parkhäuser (https://images2.persgroep.net/rcs/JhcukaQ3PoSieI7FmUB2p_nXQLc/dioconten…), und das nur nebenbei zusätzlich zum Outdoor-Angebot (http://ourtour.co.uk/home/wp-content/uploads/2012/09/DSC_2159-1024x478…).

Di., 28.02.2017 - 17:45 Permalink